Ptpr, in audizione le associazioni dei costruttori
Per Ance, Aniem e Federlazio approvazione doverosa ma quale strumento di sviluppo per l’economia, nel rispetto dei beni vincolati.
16/05/2019 - Ancora un’audizione in commissione Urbanistica, politiche abitative, rifiuti del Consiglio regionale del Lazio in merito alla proposta di deliberazione consiliare n. 26 relativa all’approvazione del Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr).
Nel pomeriggio sono stati ascoltati Ance Lazio (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili), Aniem Lazio (Associazione Nazionale Imprese Edili Manifatturiere), Federlazio Edilizia (Associazione Piccole e Medie Imprese), Cars (Consorzio associati Roma sud).
Ance, Aniem e Federlazio hanno presentato un documento condiviso che, partendo dalla premessa che l’approvazione del Ptpr sia essenziale e doverosa, debba essere altresì uno strumento di sviluppo per l’economia, nel rispetto dei beni vincolati.
Anche per i costruttori, però, andrebbe aggiornata la cartografia, in quanto ci sono dei disallineamenti importanti tra lo stato reale dei luoghi, evolutisi nel tempo, e le tavole A e B. Queste ultime però, come più volte spiegato nel corso delle numerose audizioni, non possono essere modificate senza il ricorso ad una nuova fase pubblicistica che farebbe iniziare da capo tutta la procedura. Ai costruttori è stato altresì spiegato che è stato il Mibac, in sede di intesa con la Regione, a voler lasciare le cartografie non aggiornate. E comunque l’aggiornamento cartografico non equivale a condono. La soluzione al problema del disallineamento, quando non trattasi di opere abusive, sarà, una volta approvato il Ptpr, di procedere con varianti puntuali che non incideranno sull’intero Piano ma solo su piccole porzioni di esso.
Secondo le tre associazioni, andrebbe inoltre coordinata la normativa tecnica con l’evoluzione che, dal 2007, anno di adozione del Piano attualmente in vigore, ad oggi, ha investito sia la normativa nazionale che quella regionale.
Quanto al Consorzio associati Roma sud, si tratta di trovare delle soluzioni alle incongruenze relative a tre “toponimi” nel IX Municipio, nuclei di edilizia ex abusiva sull’Ardeatina.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio