Il Consiglio approva la legge per la semplificazione
Il “collegato” si compone di quasi cento articoli che vanno a snellire la legislazione regionale in tutti i campi, dall’agricoltura al turismo, dagli enti locali alle politiche abitative e alla sanità.
25/09/2018Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da
Daniele Leodori (Pd), ha approvato, con 27 voti a favore, 18 contrari, la proposta di legge n. 55, “Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale”, vale a dire il cosiddetto “collegato” al bilancio. Ai trentacinque articoli del testo base si sono aggiunti circa 60 articoli in più approvati nel corso della seduta, formalmente iniziata lo scorso 10 settembre. Dopo il voto, Leodori
ha aggiornato i lavori a giovedì 27 settembre, alle ore 10, per l’esame degli ordini del giorno collegati al provvedimento.
Nell’ultima sessione di lavoro, iniziata ieri nel primo pomeriggio e conclusasi alle ore 6,45 di stamane, il Consiglio ha approvato una modifica, proposta dal Movimento 5 stelle, al trattamento previdenziale dei consiglieri regionali, che introduce per gli eletti a partire dalla decima legislatura il trattamento previsto per i dipendenti pubblici, basato sul sistema contributivo. Dopo una serrata discussione è stato approvato l’emendamento presentato da
Marco Cacciatore (M5s) e altri sull’ampliamento della perimetrazione del Parco regionale dell’Appia antica: favorevole, oltre al gruppo 5 stelle, la maggioranza, contrario il centro destra con accenti diversi (Simeone, Parisi). Un articolo aggiuntivo presentato dall’assessore
Gian Paolo Manzella assegna alla Giunta il compito di deliberare “azioni strategiche per il rilancio e la riqualificazione del settore estrattivo”. Un emendamento presentato da
Fabio Refrigeri (Pd), riformulato, interviene nella disciplina dei consorzi per lo sviluppo industriale del Lazio.
Tra gli articoli aggiuntivi approvati nei giorni scorsi, quello presentato da
Sergio Pirozzi (Lista Pirozzi) e dai membri della commissione regionale Ricostruzione da lui presieduta, a favore di coloro che hanno visto la loro seconda casa distrutta nei terremoti del 2016 ad Amatrice e Accumoli, i quali grazie alla nuova norma potranno installare una casa amovibile, non più grande di 60 metri quadri, in attesa che venga ricostruita la casa distrutta.
Un emendamento illustrato dal presidente della commissione Agricoltura e ambiente,
Valerio Novelli (M5s), e sottoscritto da tutti i membri della commissione stessa, va a modificare in maniera significativa la legge 14/2006, “Norme in materia di multifunzionalità, agriturismo e turismo rurale”.
Il primo articolo della legge prevede una specifica sezione del sito istituzionale della Regione, denominata “Lazio Semplice”, suddivisa per aree tematiche, nella quale dovranno essere riportate le proposte di semplificazione normativa e procedimentale avanzate da soggetti pubblici e privati. L’articolo prevede anche lo sviluppo di una piattaforma volta a condividere la conoscenza e l’utilizzo del patrimonio informativo della Regione Lazio, con l’obiettivo di migliorare l’interoperabilità e lo scambio dei dati tra pubbliche amministrazioni e promuovere la diffusione degli open data verso cittadini e le imprese.
Il capo secondo detta disposizioni per la semplificazione in materia di ambiente, agricoltura, caccia e pesca e tutela del territorio e tra l’altro contiene: misure volte a semplificare la procedura relativa alla ricostituzione dei soprassuoli percorsi da incendio; disposizioni sui tempi di approvazione dei piani di assetto delle aree naturali protette; l’istituzione del Registro unico regionale dei controlli presso la direzione regionale competente in materia di agricoltura; disposizioni per semplificare il procedimento relativo all’indennizzo dei danni causati dalla fauna selvatica. L’ente regionale di diritto pubblico “Riserva naturale regionale Nazzano, Tevere, Farfa” subentrerà alla Città metropolitana di Roma Capitale nella gestione della riserva naturale del Monte Soratte. Nuove disposizioni assegnano alla Regione il compito di promuovere l’esercizio delle funzioni ausiliarie di polizia locale ai guardiaparchi all’interno delle aree naturali protette e di trasferire temporaneamente proprio personale agli enti di area vasta per svolgere funzioni amministrative e in materia ambientale. La nuova legge istituisce anche il Ruca – Registro unico regionale dei controlli in agricoltura. Uno degli emendamenti approvati dall’Aula introduce una serie di divieti volti a contrastare il bracconaggio ittico. Alcune norme introducono semplificazioni in materia della certificazione e di controllo degli impianti termici preposti al risparmio energetico e la copertura finanziaria per la promozione degli interventi per la realizzazione di impianti solari ed eolici negli edifici condominiali.
Al capo terzo sono previste disposizioni per la semplificazione in materia di lavoro, attività produttive e cultura. In particolare, si disciplina l’introduzione di specifiche clausole sociali all’interno dei bandi di gara indetti dalla Regione Lazio e dai relativi enti strumentali, al fine di promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato nel precedente appalto e la salvaguardia delle professionalità garantendo la continuità occupazionale dei lavoratori coinvolti nel cambio appalto. Altre norme prevedono: l’abrogazione della Consulta regionale dei servizi per l’impiego; l’attribuzione a tutti i comuni del Lazio della qualifica di località turistica, al fine di consentire a ciascun comune la facoltà di applicazione dell’imposta di soggiorno; nuove disposizioni per l’attività di somministrazione di alimenti e bevande; disposizioni per la formazione del personale addetto agli Sportelli unici per le attività produttive (Suap).
Una norma è finalizzata a incoraggiare l’ammodernamento tecnologico e la promozione a livello locale e internazionale delle imprese artigiane, un’altra interviene per consentire al maggior numero di imprese possibile di partecipare ai processi di internazionalizzazione e di adeguarsi ai procedimenti europei. Approvati anche gli articoli che modificano la normativa riguardante il fondo per la creatività e introducono alcuni meccanismi di semplificazione in materia di cultura. Sono previste modifiche alla legge n. 2/2012 in materia di cinema e audiovisivo che adeguano l’ordinamento regionale alle nuove disposizioni statali in materia, eliminando in particolare ogni riferimento all’autorizzazione amministrativa preventiva per l’attività di esercizio cinematografico. Si modifica la legge n. 8/2016, in materia di dimore, ville, parchi e giardini di valore storico e culturale, semplificando la composizione e il funzionamento dell’attuale Comitato tecnico-scientifico, e la legge regionale sugli ecomusei regionali.
Al capo quarto sono previste disposizioni per la semplificazione in materia di enti locali, enti strumentali e società regionali. In attuazione della direttiva europea 2014/24/Ue in materia di appalti pubblici, a partire dalla data del 18 ottobre 2018 tutte le stazioni appaltanti siano obbligate, salvo adeguata motivazione dei motivi di deroga, ad avvalersi esclusivamente dei mezzi telematici nelle comunicazioni con gli operatori economici mediante l’uso, ai fini di garantire il rispetto dell’integrità dei dati e riservatezza delle offerte, delle piattaforme elettroniche di negoziazione. Le strutture regionali delle aziende sanitarie e ospedaliere e gli altri enti regionali, nonché le società in house, dovranno obbligatoriamente avvalersi della piattaforma di e-procurement della Direzione centrale acquisti regionale. Un’altra norma di questo capo intende snellire le procedure d’accesso al fondo per prevenire il dissesto dei comuni. S’interviene anche per semplificare la modalità di pagamento dei tributi regionali, assicurando, accanto alle forme tradizionali, il pagamento on-line dei tributi, delle imposte o, comunque, di concessioni di competenza della Regione. Altri articoli di questo capo riguardano: disposizioni finalizzate a favorire il rilancio del tratto metropolitano del fiume Tevere, attraverso un ruolo attivo della Regione; disposizioni per semplificare la disciplina concernente le modalità e i termini di scadenza per l’ottenimento dei benefici e provvidenze previsti dalle leggi regionali; disposizioni per semplificare le modalità di accesso al fondo per prevenire il dissesto finanziario dei Comuni; la costituzione dell’Osservatorio regionale sui Piani di zona quale organismo di supporto dell’amministrazione riguardo ai programmi di edilizia agevolata.
La legge prevede anche interventi di sostegno alle politiche abitative a favore dei coniugi separati e divorziati in condizione di disagio economico. Si prevede che la Regione assorba il personale in servizio presso i centri per l’impiego della Città metropolitana di Roma Capitale e delle province laziali e che rafforzi i servizi e le misure di politica attiva del lavoro mediante il supporto del personale della società Capitale Lavoro Spa. Si provvede al rifinanziamento del Fondo in favore dei soggetti interessati dal sovra indebitamento o dall’usura, con uno stanziamento di due milioni e mezzo di euro per il 2018. Il capo quinto prevede disposizioni per la semplificazione in materia di tutela della salute e politiche sociali, semplificando la casistica relativa alla presentazione dei certificati medici per assenza scolastica di più di cinque giorni, mediante l’abolizione del certificato di riammissione a scuola. Il capo sesto contiene gli articoli finali: il 34 con la clausola di non onerosità, il 35 con l’entrata in vigore.
Gli articoli aggiuntiviTra gli altri articoli aggiuntivi approvati c’è quello presentato dai consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia,
Chiara Colosimo, Fabrizio Ghera e Giancarlo Righini, che prevede interventi a favore delle detenute madri con figli di età non superiore ai sei anni e la costituzione di un gruppo interistituzionale con le amministrazioni competenti, per individuare gli immobili regionali da destinare agli Istituti di custodia attenuata per detenute madri (Icam).
Altri articoli aggiuntivi riguardano: la liquidazione del consorzio di gestione delle grotte di Pastena e Collepardo (
Sara Battisti, Pd); una modifica a prima firma
Eugenio Patanè (Pd), con cui si regolamenta la vendita di alcune tipologie di alloggi di edilizia residenziale pubblica; una della consigliera
Valentina Grippo (Pd) sulle barriere architettoniche, e una di
Enrico Cavallari (Misto) che interviene sulla disciplina del commercio nelle aree di pregio storico artistico, in favore dei cosiddetti “urtisti”. E ancora un emendamento, illustrato all’Aula dalla consigliera
Roberta Lombardi (M5s), prevede l’istituzione di un ufficio di coresidenza delle Aziende territoriali per l’edilizia residenziale (Ater), per favorire la mobilità in quegli alloggi detenuti in sottoutilizzo, prevedendo forme di coabitazione, laddove ci sono assegnatari che vivono in case troppo grandi e con camere inutilizzate. Un emendamento che vede primo firmatario
Stefano Parisi (Lazio 2018), riformulato dalla Giunta, permette a determinate condizioni di evitare il definanziamento delle opere degli enti locali.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio