Rendiconti enti e organismi strumentali della Regione 2023, via libera dal Corecoco
Approvata la relazione della presidente Mattia, rilievi su tempi di presentazione e revisione contabile.
23/07/2024 - Il Comitato regionale di controllo contabile, presieduto da
Eleonora Mattia, ha esaminato oggi i rendiconti generali degli enti e degli organismi strumentati della Regione relativi al 2023. A conclusione della seduta il Corecoco ha approvato la relazione presentata dalla presidente, che contiene numerosi rilievi e mette in evidenza problemi di gestione e di controllo sull’attività di enti e società regionali.
Nel corso della lunga illustrazione, Mattia ha puntato l’attenzione su diversi elementi. Particolare attenzione sull’attività dei revisori contabili, essenziale per garantire la veridicità dei dati, su cui è stata evidenziata “la totale mancanza di verifiche a campione che la legislazione impone. Il Comitato regionale di controllo contabile richiama la vigente normativa in tal senso e sarebbe opportuno rendere noti gli esiti analitici e i criteri di campionamento impiegati, elemento quest’ultimo di assoluta rilevanza ai fini di una corretta valutazione delle operazioni”. Non solo, nel caso della Riserva naturale Monti Cimini – Lago di Vico, la relazione, salvo i dati contabili risulta esattamente identica a quell’anno precedente. Da notare che i due documenti sono stati redatti da revisori differenti.
Quanto al rispetto dei tempi di presentazione dei rendiconti, nella relazione Mattia ha fatto notare che soltanto Arpa, Arsial, ente parco Monti Lucretili, ente parco di Veio, e Roma natura hanno rispettato la scadenza prevista per la trasmissione dei documenti alla direzione regionale Ragioneria generale. Di particolare gravità il caso dell’Istituto regionale per le ville tuscolane e della Riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia, per i quali manca all’appello addirittura il rendiconto del 2022 e dunque non sono stati approvati neanche i bilanci successivi.
Altro tema sotto i riflettori è quello del fondo rischio contenzioso, anche in questo caso, è stato rilevato nel corso della seduta, il lavoro dei revisori “non può risolversi nell’enunciazione di un giudizio valutativo, ma serve una ricognizione puntuale del contenzioso, in maniera da valutare la congruità del fondo.
Rilievi, inoltre, sono fatti sulla tempestiva della trasmissione alla banca dati della pubblica amministrazione e sui residui attivi. Il Corecoco auspica l’apertura di tavoli tecnici che accertino quale parte dei residui attivi sia effettivamente esigibile, in particolare, ci sono enti che iscrivono a bilancio crediti risalenti alla fine degli anni ’90 del secolo scorso.
Dopo una breve discussione sull’opportunità di chiedere la revoca dei commissari degli enti completamente inadempienti rispetto ai tempi di presentazione previsti dalla legge regionale, la relazione della presidente Mattia è stata approvata all’unanimità.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio