Recupero fabbricati agricoli e condono edilizio, illustrate tre proposte di legge
Tripodi e Grasselli propongono due testi sul cambio di destinazione d'uso nelle aree rurali, Corrotti chiede la modifica delle norme regionali sulla sanatoria del 2004.
08/04/2024 - La commissione Urbanistica del Consiglio regionale, presieduta da
Laura Corrotti, ha iniziato oggi l'esame di tre proposte di legge.
Le prime due, di iniziativa dei consiglieri
Orlando Tripodi (FI) e
Micol Grasselli (FdI), riguardano il cambio di destinazione d'uso dei fabbricati rurali, la terza, proposta dalla presidente Corrotti, prevede la possibilità di regolare gli immobili su cui successivamente alla domanda di sanatoria sono intervenuti vincoli
Tripodi ha spiegato che si tratta di una "proposta molto aperta, che prevede il recupero ad uso abitativo di edifici abbandonati in area rurale, puntiamo a non consumare suolo, sono previste norme per l'adeguamento antisismico e il risparmio energetico, e a ripopolare zone rurali, abbandonate quando i costi per mandare avanti le aziende agricole sono diventati insostenibili".
La seconda, illustrata dalla consigliera Grasselli prevede la possibilità del cambio destinazione d'uso di fabbricati rurali che potranno passare a residenziale, turistico ricettivo, socio-assistenziale o anche asili nido. "È prevista una superficie minima di 45 metri quadri e massima di 300 – ha spiegato – l'altezza standard di 2,70 metri. Per avere il permesso si dovrà pagare il contributo di costruzione, a cui si va ad aggiungere anche un contributo straordinario pari al 50 per cento dio quello canonico. Proponiamo che ogni unità abitativa abbia come minimo un impianto fotovoltaico da 3 kw".
La presidente Corotti ha spiegato che l'ufficio di presidenza, sentiti i presidenti, stabilirà se esaminare i due testi in forma abbinata o procedere separatamente. Tripodi ha precisato che "si tratta di leggi completamente diverse tra loro".
Secondo
Massimiliano Valeriani (Pd) "entrambe le proposte puntano a un cambio di destinazione d'uso, considero queste leggi culturalmente sbagliate, portano a una deregulation del territorio, eliminano qualsiasi concetto di specificità urbanistica nella Regione Lazio. Leggi fatte con superficialità e leggerezza che fanno a fette la diversificazione urbanistica che esiste in tutto il mondo. Consentire cambi di destinazione d'uso, ovunque e comunque equivale a non fare più i piani regolatori. Qui addirittura stiamo parlando di recuperare a fini abitativi o commerciali non vecchi casali abbandonati ma i magazzini per gli attrezzi".
Disponibile a discutere la prima proposta, ma assolutamente contrario sulla seconda
Adriano Zuccalà (M5s), che ha invitato la maggioranza "a modificare la legge sulla rigenerazione urbana, invece di continuare a produrre nuove leggi.
La presidente Corrotti ha precisato che "l'assessore sta lavorando alla semplificazione della legge sulla rigenerazione urbana". Zuccalà, a sua volta, ha dichiarato che proprio perché "la Giunta sta lavorando a una rielaborazione della rigenerazione urbana, queste norme devono essere comprese in quella proposta".
La commissione ha poi iniziato l'esame della proposta di legge di modifica alle norme sul condono edilizio del 2004. Corrotti ha spiegato che "la legge regionale ha recepito in maniera più restrittiva le norme nazionali, creando disparità tra cittadini che hanno la medesima situazione". In sostanza se il Comune aveva già esaminato la pratica al momento dell'entrata in vigore delle norme regionali l'edificio è stato sanato, altrimenti la pratica non è stata accettata.
Secondo Zuccalà si tratta di una "proposta non accettabile in nessuna forma, nel momento in cui viene apposto un vincolo c'è un motivo, si tratta di un atto amministrativo molto importante. Se ci sono abusi non possono essere sanati.
Valeriani ha precisato che questa proposta riguarda "i grandi abusi, perché i piccoli interventi eseguiti in difformità dalla legge hanno già un percorso previsto dal codice Urbani".
Favorevole alla proposta, al contrario, il consigliere Tripodi: Ci sono vincoli e vincoli - ha spiegato - Bisogna valutare caso per caso". E anche Corrotti ha precisato che "ogni pratica andrà valutata, non è una legge libera tutti".
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio