Commissione Bilancio, illustrato il Defr 2025

Via libera a riconoscimento debiti fuori bilancio, rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2023 e assestamento di bilancio.
Un momento della seduta della commissione Bilancio. 11/07/2024 - La commissione Bilancio del Consiglio regionale, presieduta da Marco Bertucci, ha esaminato oggi 4 provvedimenti: riconoscimento di debiti fuori bilancio, Rendiconto consolidato Giunta Consiglio 2023, assestamento del Bilancio 2024-2026 e Documento di economia e finanza regionale 2025 (Defr).
I primi tre hanno avuto il via libera della commissione e passano adesso all'esame del Consiglio regionale, per quanto riguarda il Defr 2025, dopo l'illustrazione dell'assessore Giancarlo Righini, si procederà con le audizioni delle parti sociali, previste per martedì 16 luglio.
La proposta di legge per il riconoscimento di debiti fuori bilancio, riguarda complessivamente circa 689mila euro, per incarichi legali, servizi relativi a Porta Futuro di Testaccio e rimborsi alla Città metropolitana di Roma. La proposta di deliberazione consiliare che contiene il rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2023 è in pratica data dalla somma dei due rendiconti separati: il risultato dell'esercizio è pari a circa 540 milioni, mentre il risultato finanziario consolidato risulta negativo per 274 milioni.
L'assestamento di Bilancio 2024-2026 è un provvedimento di natura esclusivamente tecnica, dato dalla ridertiminazione di residui attivi e passivi, dall'accertamento del fondo vincolato, dall'avanzo di cassa e dagli assestamenti di bilancio degli enti dipendenti. Secondo quanto riferito dall'assessore Righini, per quanto riguarda la parte disponibile è presente un disavanzo di 283 milioni. I dati assestati di entrate e spese si attestano a 39 miliardi in termini di competenza, 34 in termini in cassa per il 2024. L'assessore ha ribadito il mancato ricorso al mercato finanziario. L'assestamento, a termini di legge, viene presentato in attesa del giudizio di parifica della Corte dei conti che potrebbe comportare variazioni nelle varie voci e quindi si renderebbe necessario un ulteriore manovra di bilancio.

Infine il Defr 2025, che riguarda il triennio 2025-2027. Righini, dopo aver rilevato che per la prima volta viene presentato rispettando le scadenze di legge, è partito dall'analisi del quadro economico, descritto a partire dal livello internazionale per scendere fino alla situazione del Lazio. L'economia globale continua ad essere caratterizzata dall'orientamento restrittivo delle banche centrali, orientamento teso ad evitare il riprendere di dinamiche inflattive. Nella prima parte dell'anno è confermata una fase di espansione, mentre le prospettive di crescita restano deboli per gli anni seguenti, secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale.
Per quanto riguarda il Lazio, continua una dinamica positiva con le stime di crescita riviste al rialzo, la previsione è dell'1 per cento annuo, nel triennio in esame. La bilancia commerciale regionale rimane negativa, prosegui il calo della popolazione, positive le previsioni sull'occupazione.
Le politiche illustrate nel Dfer ricalcano il programma di governo illustrato dal presidente della Regione Francesco Rocca a inizio legislatura. la manovra prevista per il prossimo triennio è di circa 10 miliardi. Le misure della spesa pubblica previste dalla manovra che imprimono variazioni più elevate del PIL regionale sono state quantificate in 3,6 miliardi nel triennio (circa 0,6 punti di Pil all'anno) e riguardano le risorse di parte corrente della spesa elastica e quelle di parte capitale. Quest'ammontare della spesa – secondo le previsioni dei modelli econometrici adottati – genererebbe un incremento aggiuntivo del Pil regionale di 0,8 punti percentuali in più in media nel triennio rispetto alla dinamica a legislazione vigente. La crescita risulterebbe trainata, prevalentemente, dalla performance dei consumi sostenuti dalla spinta delle retribuzioni e dall'aumento degli occupati.
L'assessore ha rilevato come la sospensione del pagamento delle rate del debito regionale prevista fino al 2026 influenzi positivamente la capacità di spesa della Regione, aumentando di fatto le risorse non vincolate. Per quanto riguarda la spesa sanitaria, da rilevare l'incremento della quota del Fondo nazionale dedicata al Lazio.
Dalla ricognizione effettuata a marzo 2024 è emerso un risultato di gestione positivo per il 2023 per 181,7 milioni.
Procede, infine l'azione per la riduzione dello stock del debito, la previsione è di passare dai 22,7 miliardi di inizio legislatura a meno di 20, con una riduzione del 2,7 per cento annuo, aumentando al contempo la spesa corrente con maggiori risorse non vincolate a disposizione.
Il consigliere Cosmo Mitrano (FI) si è complimentato con l'assessore per i risultati raggiunti, con particolare riferimento "alle azioni messe in campo che porteranno a una forte riduzione del debito" e ha proposto di proseguire l'esame del Defr senza presentare emendamenti pensando che comunque in autuno ci sarà la nota di aggiornamento sulla quale si potranno proporre modifiche. Una proposta respinta dalle opposizioni, rappresentate da Emanuela Droghei (Pd) e Adriano Zuccalà (M5s). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio