Audizione in sesta commissione per l'anagrafe elettronica dei contrassegni per disabili
Le associazioni chiedono di accelerare sulla creazione della banca dati nazionale e di trasferire risorse ai comuni per adoperare tecnologie appropriate.
22/02/2021 - La commissione Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti, presieduta da Eugenio Patanè (Pd), ha svolto oggi un’audizione in modalità telematica sull’istituzione della piattaforma unica nazionale informatica dei Cude (Contrassegno unificato disabili europeo) e fondo per l'accessibilità e la mobilità delle persone con disabilità, alla quale hanno partecipato le associazioni Fand (Federazione associazioni nazionali dei disabili), Anglat (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti) e Fish (Federazione italiana per il superamento dell'handicap).
In apertura di seduta, Patanè ha ricordato che le associazioni hanno chiesto l’audizione per sensibilizzare le istituzioni sull’esigenza di portare a termine la creazione di una anagrafe nazionale delle targhe delle autovetture che usufruiscono del permesso per la sosta per le persone disabili.
Vincenzo Falabella, presidente di Fish, e
Roberto Romeo, presidente nazionale Anglat, intervenuto anche a nome della Fand, hanno ricordato che non c’è reciprocità tra i comuni sui contrassegni dei disabili, non c’è una valenza su tutto il territorio nazionale e può quindi capitare che un permesso rilasciato in un comune poi non sia riconosciuto in altri, con conseguente contravvenzione e contenziosi con le amministrazioni. A tal proposito, Falabella ha detto che i contrassegni sono stati adeguati alle indicazioni europee e che è aperto un dialogo con i ministeri competenti per la creazione in tempi rapidi di una banca dati nazionale, andando oltre le discipline interne di ciascun comune, che possa servire a superare problematiche che hanno un impatto significativo sulla qualità della vita di tanti cittadini con disabilità. Ad oggi, infatti, i cittadini con disabilità sono costretti a comunicare il numero della targa, data e orario dei loro spostamenti agli altri comuni per ottenere le autorizzazioni alla sosta e all’accesso alle zone a traffico limitato e, nonostante ciò, non sempre questa informazione evita le contravvenzioni (Falabella ha fornito il dato del 27 per cento di multe, nonostante le comunicazioni preventive). Su questo punto, Romeo ha aggiunto che la creazione di una banca dati unica avrebbe anche il vantaggio di eliminare tanti contenziosi che appesantiscono l’azione amministrativa. “L’Italia sarebbe il primo paese in Europa a creare l’anagrafe nazionale – ha detto Romeo – e ci sono già 5 milioni di euro stanziati che vanno impegnati”. Il presidente di Anglat ha concluso con l’auspicio che vengano fornite ai comuni le risorse economiche necessarie per attivare una banca dati regionale dei Cude e per adottare tecnologie appropriate, utili anche a evitare gli abusi e le irregolarità.
Orlando Tripodi (Lega) è intervenuto per sottolineare l’importanza della tematica e per proporre alla commissione di fare una legge regionale in materia o, in alternativa, di prevedere una norma
ad hoc nel prossimo “collegato”.
Hanno partecipato all’audizione, oltre a Patanè e Tripodi, i consiglieri: Gino De Paolis (Lista Civica Zingaretti), Enrico Cavallari (gruppo Misto), Emiliano Minnucci (Pd), Valerio Novelli (M5s) e Devid Porrello (M5s).
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio