Legge sui biodistretti: consensi dal mondo agricolo
Audizione in ottava sulla pl 56, d'iniziativa di alcuni consiglieri regionali
07/05/2019 - L’ottava commissione consiliare permanente, Agricoltura, ambiente, ha ascoltato oggi alcuni rappresentanti del mondo agricolo del Lazio, in merito alla proposta di legge regionale n. 56, “Disposizioni per la discliplina e la promozione dei biodistretti”.
Gli auditi hanno espresso apprezzamenti lusinghieri per il testo con il quale s’intende promuovere l’agricoltura biologica e l’agroecologia (applicazione dei principi ecologici alla produzione di alimenti, carburante, fibre e farmaci nonché alla gestione di agrosistemi), l’eco-turismo, il turismo culturale e gastronomico, incentivando la creazione dei “biodistretti”, vale a dire “sistemi produttivi locali a vocazione agricola” (così sono definiti dalla normativa nazionale).
I proponenti la pl 56 così definiscono i biodistretti: aree geografiche omogenee dove aziende, enti locali, istituzioni di ricerca, associazioni e cittadini stringono una sorta di patto, per la gestione del territorio, partendo dal modello biologico di produzione e consumo. A un comitato promotore, costituito tra enti locali, soggetti pubblici e privati, spetta il compito di individuare il biodistretto, promuovendone la costituzione presso la Giunta regionale che a sua volta potrà erogare contributi per la realizzazione di progetti di sviluppo. Ed è proprio il comitato promotore del distretto etrusco romano che in audizione ha illustrato le grandi potenzialità insite nella proposta di legge all’esame dell’ottava commissione. Sei aziende nel comune di Fiumicino, mille ettari, settanta addetti e cinque milioni di fatturato fanno parte del progetto. Due comuni, Fiumicino e Cerveteri, hanno aderito, altre dodici aziende agricole hanno chiesto di entrare nel distretto etrusco romano, segno evidente delle grandi potenzialità del settore, secondo i promotori. Il rappresentante di Confagricoltura Lazio dal canto suo ha auspicato una maggiore armonizzazione normativa con il piano agricolo regionale.
L’iniziativa legislativa è assolutamente condivisibile per il rappresentante della Confederazione coltivatori agricoli (Copagri) e per quello del biodistretto Via Amerina. Quest’ultimo, in particolare, ha posto l’accento sulla necessità di definire la governance del biodistretto. Il rappresentante della Schola Campesina Aps (centro di formazione e ricerca) ha evidenziato che l’agricoltura biologica rappresenta un impulso importante d’innovazione nel settore agricolo.
Nel pomeriggio, l'ottava commissione è tornata a riunirsi, stavolta in seduta ordinaria, per dare parere favorevole a maggioranza dei presenti allo schema di decreto del presidente della Regione n. 36, concernente la nomina di un membro del consiglio direttivo con funzioni di presidente dell'ente regionale Parco di Veio, ai sensi dell'articolo 14, comma 1, lettera a, della legge regionale n. 29 del 6 ottobre 1997.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio