Regolamenti Tari e commissioni agrarie oggetto di due audizioni in ottava
Doppio appuntamento in modalità telematica oggi per l'organismo presieduto da Valerio Novelli.
18/02/2021 - Due audizioni oggi in tema di agricoltura si sono tenute presso la commissione ottava, presieduta da Valerio Novelli, la prima in merito all'adeguamento dei regolamenti comunali sulla Tari rispetto alla diversificazione agricola, la seconda sul tema “funzionalità delle commissioni agrarie”. Il presidente Novelli ha iniziato dicendo che non è stato possibile contattare Anci Lazio ai fini di queste audizioni ma l’associazione sarà messa a conoscenza di quanto emerso dai lavori in forma scritta al fine di poter acquisire anche il suo parere.
Il presidente ha dato il via ai lavori, dicendo che si sta cercando di trovare una soluzione condivisa, per quanto riguarda l’adeguamento dei regolamenti comunali sulla Tari, argomento della prima audizione, per evitare il ricorso alle vie giurisdizionali.
Sara Paraluppi di Coldiretti Lazio ha riferito in merito alla richiesta di trovare una strada comune tra agriturismi e agricoltura a proposito della Tari, che rappresenta un'urgenza nella situazione di crisi determinata dal Covid; anche per Confagricoltura Lazio, Andrea Virgili ritiene che superare questo ostacolo diventi un elemento fondamentale, se necessario anche ponendo mano all’articolo 22 della legge 14 del 2006 . Per Cia Lazio, Alessandro Mezzi si è detto sulla stessa linea dei colleghi che lo hanno preceduto. Per Copagri, lo stesso ha fatto anche Pierpaolo Pitoni.
Per la direzione regionale agricoltura, Fabio Genchi ha fatto presente che ci sono alcuni problemi: in primo luogo quello dell’ampiezza differente delle superfici per le diverse attività; non si può comunque penalizzare le aziende che vogliono fare diversificazione agricola, altrimenti non si va molto lontano, ha aggiunto.
Dal lato dei consiglieri, sia per Laura Cartaginese (che ha fatto rimarcare come non sia la prima volta che Anci risulta assente a questo tipo di appuntamenti), della Lega, che per Eugenio Patanè, del Partito democratico, il problema è molto chiaro nelle sue dimensioni e l’unica via è quella del tavolo indicato in apertura dal presidente Novelli per risolvere la questione. Novelli ha preso atto di quanto emerso e ha annunciato che Anci sarà messa al corrente di quanto detto in questa audizione.
La seconda audizione, in merito al tema "Funzionalità delle Commissioni agrarie", è stata introdotta da Novelli dicendo che è stato ritenuto necessario un passaggio in commissione su questo tema. Anche qui il ruolo dei comuni è quello che viene in rilievo, ha detto il presidente.
Sara Paraluppi di Coldiretti Lazio, ribadendo che sarebbe stata importante la presenza di Anci anche su questo tema, ha detto che si registrano difformità di azione tra varie commissioni agrarie dei diversi comuni. Una maggiore linearità e una sburocratizzazione complessiva sono necessarie su questa tematica, a suo avviso. Per Virgili bisogna anche comprendere il motivo originario di questa inefficienza e da questo punto di vista bisogna risalire alla legge n. 38 del 1999 e all’operatività dei Pua, piani di utilizzazione aziendale per l’edificazione in zona agricola, lasciando ai comuni le funzioni in materia di edilizia. Una nuova sussidiarietà, più orizzontale si rende necessaria per superare l’impasse secondo il rappresentante di Confagricoltura. Meno sovrapposizioni di competenze, è la raccomandazione di Mezzi di Cia Lazio sul tema. D’accordo anche Pitoni di Confagri.
Per la direzione regionale, Genchi ha concordato sul fatto che, sulla base della sua esperienza di servizio, il Pua non è un procedimento edilizio ma di carattere agricolo, quindi la competenza della direzione Agricoltura sembra innegabile. Semplificazione forse non è il termine adatto, ma standardizzare è sicuramente necessario e auspicabile, ha detto ancora Genchi.
Il presidente Novelli si è chiesto a questo punto se la Regione sia in grado ad oggi di accentrare le funzioni delle commissioni agrarie per quanto riguarda la disponibilità, soprattutto, di personale, senza cadere in una situazione di mancanza di operatività. Positiva in proposito è stata la risposta del rappresentante della direzione Agricoltura Genchi.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio