A Rebibbia il messaggio di "Ada e le Fly Girls" sul tema della violenza contro le donne

Il 03/03/2014 alle ore: 11:34
Un'altra tappa del progetto "Mai più violenza - Mai più complici" promosso dalla Consulta Femminile.

Dopo essere stato rappresentato in due teatri romani, "Ada e le Fly Girls", spettacolo di teatro e danza sul tema della violenza contro le donne, è approdato venerdì scorso al Teatro della Sezione femminile dell'Istituto Penitenziario di Rebibbia.


"Questa straordinaria esperienza - dichiara la Presidente Donatina Persichetti - è stato di grande impatto emotivo per ciascuno di noi. Sfiorando storie vissute e percepite, è emersa la dimensione umana e la ricchezza del confronto per dare un nuovo corso ai diritti umani. Insieme le donne, i giovani e le istituzioni, travalicando anche le barriere della reclusione, hanno voluto ribadire il proprio impegno al contrasto di ogni forma di violenza".


I ragazzi si sono esibiti danzando e raccontando con il loro fresco linguaggio una storia d'amore che sfocia nel patologico quando non si riconosce la libertà dell'altra, fino ad arrivare al femminicidio. Tra ironia e leggerezza è passato il messaggio forte e corale rivolto a tutti, nessuno escluso, a non tacere e a non essere complici di una barbarie ma ad agire per essere fautori del cambiamento.


Lo spettacolo, originato dalla riflessione proposta dalla pièce teatrale di Cristina Comencini "L'amavo più della sua vita", è una rielaborazione dei ragazzi e ragazze degli Istituti di Istruzione Secondaria "Quarenghi-Braschi" di Subiaco e "Giorgio Ambrosoli" di Roma che hanno aderito al progetto "Mai più violenza - Mai più complici" promosso dalla Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunità della Regione Lazio, dal Movimento "Se non ora quando?", con il sostegno del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Presidente del Senato e del Presidente della Camera.