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Lazio. Il collegato al bilancio è all'esame dell'Aula

L’assessore Sartore ha illustrato il provvedimento. 2,8 milioni di euro per prevenire il dissesto dei comuni e numerose nuove norme. 246 gli emendamenti presentati.

Con la relazione dell’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, si sono aperti nell’Aula del Consiglio regionale, presieduta dal vicepresidente Francesco Storace (Mns), i lavori per l’esame del cosiddetto collegato al Bilancio, vale dire la proposta di legge regionale n. 381 del 24 aprile 2017, "Disposizioni concernenti misure integrative, correttive e di coordinamento in materia di finanza pubblica regionale". Il provvedimento si compone di quattro articoli, arricchiti durante i lavori in commissione Bilancio con oltre 30 emendamenti: cinque di Giunta su riformulazione di emendamenti fatti da opposizione e maggioranza, cinque di maggioranza, diciannove di opposizione e quattro firmati da opposizione e maggioranza, come ha riferito l’assessore Sartore. Per l’esame nell’Aula, sono stati presentati altri 246 emendamenti. Di questi, oltre un terzo sono della maggioranza, come ha evidenziato polemicamente Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia), durante il proprio intervento in qualità di relatore di minoranza, come Antonello Aurigemma (Pdl-FI) e Pietro Di Paolantonio (Cuoritaliani). Per la relazione di maggioranza è intervenuto il presidente della commissione Bilancio, Simone Lupi (Pd), il quale ha dichiarato: “Potrebbe essere uno degli ultimi atti di natura economico-finanziaria che questa amministrazione presenta all’Aula. Fiore all’occhiello di questo provvedimento è senza dubbio l’istituzione del fondo per la prevenzione del dissesto finanziario dei comuni e il rientro virtuoso dalle diseconomie. Ha un forte valore politico, per il segnale di vicinanza che il governo di questa regione vuole sancire verso tutti i comuni, a prescindere dal colore politico delle amministrazioni locali”.

 “In questo collegato – ha detto invece Aurigemma - ci sono tanti aspetti di tante leggi, di tante promesse e di tanti impegni che l’amministrazione Zingaretti puntualmente prende per poi puntualmente disattendere. Abbiamo un’amministrazione regionale che punta soltanto ad equilibrare i numeri e non a pensare che dietro quei numeri c’è un tessuto sociale, un tessuto produttivo fatto di persone. Con i tagli riportati – ha concluso Aurigemma - sicuramente questa amministrazione verrà ricordata per aver sanato il deficit della sanità, ma noi forse la ricorderemo per la mancanza di fondi che arrivano ai comuni, che non sono in grado di svolgere l’ordinaria amministrazione, come la manutenzione dei boschi e delle foreste, che puntualmente prendono fuoco”.

Per Dipaolantonio, “la cosa più interessante che c’è stata in questo dibattito, è che abbiamo scoperto esserci un convitato di pietra che aleggiava sui lavori della commissione, che aleggiava sui gruppi di maggioranza e che ciclicamente riemergeva scatenando più o meno nervosismi. Ebbene, questo convitato di pietra è rappresentato dalle dimissioni del presidente Zingaretti, minacciate, annunciate, ventilate, proposte, immaginate. A me non è dato sapere se su tale argomento è calato il silenzio ed è stato risolto o meno, fermo restando che il mio assoluto auspicio è che prima il presidente si dimette e, quindi, ci dà la possibilità di andare al voto, e meglio facciamo per il futuro della regione e dei territori che amministra questa Regione”.

 

Dal canto suo, Righini ha posto l’accento sui tempi ristretti per l’esame in commissione e nell’Aula - due settimane in tutto - e ha evidenziato che rispetto ai “246 emendamenti presentati, la cosa singolare è che i gruppi consiliari del centrodestra non raggiungono i cento emendamenti e il Gruppo consiliare del Movimento 5 stelle – mi riferiscono – non raggiunge i cinquanta emendamenti. Il maggior numero di emendamenti per area politica proviene dalla maggioranza. Questa è un’altra singolarità”.

 

Dopo l’intervento dei relatori, i lavori sono proseguiti con i primi interventi della discussione generale. Il vicepresidente Storace ha poi interrotto i lavori e aggiornato la seduta alle ore 12 di domani, mercoledì 3 agosto.

 

 

LA RELAZIONE DELL’ASSESSORE SARTORE

 

L’articolo 1 si propone l’obiettivo di fornire un sostegno finanziario da parte della Regione agli enti locali che versano nella procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, il cosiddetto predissesto. La novella modifica la legge regionale n. 12 del 13 agosto 2011, a cominciare dalla composizione della commissione incaricata di valutare le domande di concessione che da adesso sarà composta soltanto da personale regionale e rifinanzia l’apposito fondo.  Come ha ricordato l’assessore Sartore, nel corso dei lavori della commissione Bilancio sono state individuate ulteriori risorse per il finanziamento di tale fondo, in modo che lo stanziamento complessivamente previsto per il triennio 2017-2019 è pari a 2,8 milioni di euro.

 

L’articolo 2 introduce disposizioni per la valorizzazione del patrimonio disponibile della Regione, intervenendo nelle procedure di alienazione e di locazione di una parte residuale e molto particolare del patrimonio immobiliare regionale caratterizzata innanzitutto da scarsa o assente redditività delle locazioni che non consentono di equilibrare i cospicui investimenti necessari per mantenere gli immobili “L’assenza di una disposizione normativa specifica – ha spiegato l’assessore - che ha di fatto generato una situazione di incertezza amministrativa sta determinando disagio sociale e perdite patrimoniali per la Regione. Grazie ad alcuni emendamenti, molti dei quali presentati anche dall’opposizione, sono stati circoscritti alcuni aspetti ritenuti impliciti dalla proposta normativa originaria, consentendo una formulazione maggiormente chiara”. Sono stati puntualizzati i requisiti di accesso agli istituti giuridici già previsti dal regolamento regionale vigente in materia di valorizzazione del patrimonio regionale, quali la tipologia dei provvedimenti che legittimano il possesso degli immobili da parte degli abitanti, la sussistenza, alla data di entrata in vigore della disposizione, del requisito della residenza, o dello stabilimento della sede delle attività per un decennio.  Si prevede inoltre l’adeguamento del regolamento 5/2012 recante “Disposizioni in materia di patrimonio regionale” e stabilisce i criteri per la stima del valore della compravendita dei beni, per i quali è possibile esercitare il diritto d’opzione. Il comma 3 prevede una ricognizione da effettuarsi entro la fine del 2017 dei beni immobili degli Ater e degli eventuali contratti di locazione in essere. Altre norme riguardano disposizioni relative ai terreni già edificati appartenenti al patrimonio regionale e quelle in materia di piani di cessione per alloggi di edilizia residenziale pubblica.

 

L’assessore Sartore è passata poi all’elencazione delle “Disposizioni varie” contenute nell’articolo 3, che “in aggiunta a quanto inizialmente proposto dall’iniziativa della Giunta regionale sono frutto di un proficuo lavoro svolto in commissione Bilancio”.

Il comma 2 incrementa di 100 mila euro per il 2018 il fondo speciale per il sostegno al reddito delle persone che abbiano fruito di specifici percorsi o progetti individuali, volti al raggiungimento di condizione di vita indipendente.

Il comma 3 posticipa al 31 luglio 2018 il termine previsto dall’articolo 3, comma 12, della legge n. 17/2016 per la cessazione delle attività dell’Agenzia regionale per la mobilità (Aremol).

Il comma 4 adegua la disciplina relativa al settore del commercio, ampliando l’arco temporale previsto per le autorizzazioni e per l’esercizio e la vendita su aree pubbliche dei prodotti tipici stagionali estivi.

I commi 5 e 6 concernono la disciplina relativa alla vendita dei fondi rustici facenti parte del patrimonio pro indiviso delle Aziende, alla vendita o locazione del patrimonio pro indiviso delle Aziende sanitarie locali e alle modalità di rinnovo dei relativi contratti di affitto scaduto, sopprimendo l’ulteriore aumento previsto ai sensi della lettera c-bis) del succitato comma e l’adeguamento del relativo regolamento regionale di attuazione.

I commi 7 e 8 introducono, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza regionale, la disciplina dei mercati di valenza storica, per i quali si prevede inoltre la possibilità di promozione di iniziative volte alla riqualificazione, valorizzazione e mantenimento.

Il comma 9 dispone l’istituzione del Fondo per la promozione delle manifestazioni fieristiche, nel quale confluiscono 100 mila euro per l’anno 2017.

Il comma 10 si pone l’obiettivo di ridurre l’esposizione al rischio della Regione Lazio consentendo compensazioni di debiti e crediti con i comuni considerando le società del gruppo Regione Lazio come un unico soggetto;

Il comma 11 ridefinisce in maniera puntuale i termini temporali previsti per l’addestramento e l’allenamento dei cani da caccia.

Al comma 12, si stabilisce la creazione nel sito istituzionale della Regione di un collegamento ipertestuale con l’elenco delle associazioni professionali degli amministratori di condominio pubblicato sul sito del Ministero dello sviluppo economico.

Il comma 13 reca una corposa modifica della legge n. 32/98 relativa alla disciplina di raccolta e commercializzazione dei funghi epigei spontanei e di altri prodotti del sottobosco.

Il comma 14 intende garantire il pieno diritto alla mobilità ai cittadini con disabilità, prevedendo a tal fine l’obbligo per le società operanti nel settore del trasporto pubblico regionale di adeguare il parco mezzi con l’installazione di apposite tecnologie per favorire l’accesso al servizio delle persone con disabilità o mobilità ridotta.

Il comma 15 trasferisce in capo ai Comuni l’esercizio delle funzioni amministrative concernenti le concessioni di spiagge lacuali, superfici e pertinenze dei laghi, nonché di porti lacuali.

Il 16 specifica alcune attribuzioni dei commissari dei Consorzi di bonifica concernenti il corretto addebitamento ai consorziati dei costi per i lavori di bonifica.

Il comma 17 apporta modifiche alla legge regionale n. 8/2015 in materia di demanio marittimo dirette a garantire che una quota pari almeno al 50 per cento dell’arenile di propria competenza sia riservata alla pubblica fruizione.

Al fine di garantire la conservazione della biodiversità e del patrimonio naturale regionale, il comma 18 introduce, nell’ambito della legge regionale n. 39/2002, una disciplina ad hoc per la tutela delle cosiddette “foreste vetuste”.

Il comma 19 dispone un’autorizzazione di spesa pari a 100 mila euro a decorrere dall’anno 2017 per gli interventi previsti dalla legge n. 12/2016 relativa all’istituzione della riserva naturale della Sughereta di Pomezia.

Il comma 20 prevede, senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale, che la Commissione speciale per il terremoto, istituita ai sensi dell’articolo 3, comma 159, della legge n. 17/2016, si avvalga della struttura di diretta collaborazione prevista per i presidenti delle commissioni permanenti e speciali, composte esclusivamente da personale regionale nella misura di tre unità.

I commi da 21 a 29 recano disposizioni dirette a favorire la regolarità e la legalità degli operatori economici mediante l’introduzione di princìpi etici nei comportamenti aziendali e dando valore al rating di legalità delle imprese.

Il comma 30 dispone la riqualificazione professionale del personale di Lazio Crea Spa, già inquadrato in Lazio Service Spa.

I commi 31 e 32 recano alcune modifiche della disciplina regionale in materia di geotermia.

Infine, i commi da 33 a 36 disciplinano i criteri per il calcolo del reddito derivante dall’attività lavorativa agricola, con particolare riferimento ai parametri per la definizione del reddito globale dal lavoro degli imprenditori e dei giovani agricoltori.

 

Roma, 01/08/2017


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