Consulta Femminile Lazio. Viterbo: coinvolgere le donne per rilanciare le politiche sociali e lo sviluppo
Attivare una rete locale di donne per ridare fiducia nelle possibilità femminili di contribuire al rilancio delle politiche sociali e di sviluppo di cui proprio le donne sono protagoniste.
Attivare una rete locale di donne per ridare fiducia nelle possibilità femminili di contribuire al rilancio delle politiche sociali e di sviluppo di cui proprio le donne sono protagoniste.
E' questa la conclusione cui si è giunti questa mattina nel corso dell'incontro svoltosi presso la sede della Provincia di Viterbo in occasione della presentazione della guida ai servizi sociali "Quando, dove, perché?", realizzata dalla Consulta Femminile per le Pari Opportunità del Lazio.
"L'incontro - ha dichiarato la Presidente della Consulta, Donatina Persichetti - ha rappresentato un'occasione utilissima per approfondire la situazione esistente in Provincia di Viterbo e evidenziarne peculiarità e criticità. E' emersa, soprattutto, una seria difficoltà di coinvolgimento e partecipazione delle donne in processi che direttamente le riguardano. E' pertanto necessario uno sforzo collettivo che consenta di superare questo stallo e restituisca alle donne spazi e strumenti adeguati e efficaci".
"Il raggiungimento di tali obiettivi - ha evidenziato la vicepresidente della Consulta, Patrizia Germini - non può però prescindere da una messa a sistema e quindi da un collegamento in rete, non solo delle donne, ma anche e soprattutto degli enti e delle istituzioni che, a diverso titolo, hanno fra i loro compiti la rappresentanza delle istanze femminili".
In tal senso è stato significativo l'intervento della delegata alle pari opportunità del Comune di Viterbo, Antonietta Russo, che ha illustrato l'iter attraverso il quale l'amministrazione comunale è riuscita ad ottenere la possibilità di costituirsi parte civili in tutti i processi di violenza contro le donne, nonché la moratoria emessa sempre dal Comune di Viterbo contro le pubblicità lesive della dignità femminile che cittadine e cittadini sono inviati a segnalare.
Un allarme, infine, è stato lanciato dalla consigliera di parità, Daniela Bizzarri, in merito alla impossibilità, dopo le recenti restrizioni decise in sede nazionale, a seguire in modo appropriato le problematiche inerenti le discriminazioni sul lavoro subite dalle donne.