Frosinone. Consorzio industriale: Cda ridotto a 5 membri
Via libera dall’ottava commissione alle modifiche statutarie del Consorzio per lo sviluppo industriale di Frosinone, al Piano triennale per la cooperazione e alle nuove regole per il Nucleo di valutazione dei progetti di ricerca e innovazione
La commissione Sviluppo economico, presieduta da
Daniele Fichera (Psi), ha dato parere favorevole allo schema di deliberazione della Giunta regionale 223, contenente alcune modifiche dello statuto del Consorzio per lo sviluppo industriale di Frosinone. Approvate dall’assemblea del consorzio il 6 ottobre 2016,
“le modifiche statutarie - ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico,
Guido Fabiani - nascono essenzialmente dall’esigenza di procedere ad un adeguamento dello statuto dell’ente alla normativa vigente in materia, specificatamente per quanto concerne la riduzione del numero dei componenti degli organi e la disciplina della proroga degli organi scaduti”. Fabiani ha riferito che “anche gli altri consorzi industriali del Lazio stanno procedendo nell’adeguamento dei propri statuti”.
Le nuove norme prevedono la riduzione da sette a cinque del numero massimo dei componenti del consiglio d’amministrazione. Il rinnovo degli organi del Consiglio dovrà avvenire entro 45 giorni dalla scadenza. Inoltre, in tutti i casi di sostituzione di un membro del Cda, i soggetti che surrogano un amministratore resteranno in carica limitatamente al periodo in cui sarebbero rimasti in carica i predecessori. Altre modifiche riguardano la nomina del direttore del consorzio e le sue attribuzioni in materia di personale: viene cassata la previsione che all’organizzazione e alla disciplina del personale il direttore provvede “unitamente al Presidente”.
La commissione è passata a dare il via libera definitivo per l’Aula al “Piano triennale per la cooperazione”, oggetto dello schema di deliberazione consiliare n. 76 del 19 dicembre 2016, approvato lo scorso 8 maggio con una dozzina di emendamenti, esaminato l’altro ieri dalla commissione Bilancio per la parte finanziaria (4,8 milioni di euro, nel triennio). Sul via libera si sono astenute le due consigliere del Movimento 5 stelle,
Silvana Denicolò e
Silvia Blasi. “Anche se le audizioni qui in commissione sono state molto costruttive – ha dichiarato Denicolò – riteniamo che la legge 20/2003 sulla cooperazione da cui discende la stesura del piano triennale debba essere aggiornata in modo significativo. Il tema della cooperazione è importante ma qui è stato stravolto. Inoltre, i dati su cui si basa il piano sono senz’altro da aggiornare”. Relatore per l’Aula è stato designato il vicepresidente della commissione
Riccardo Valentini (Pd).
Infine, la commissione ha esaminato lo schema di deliberazione della Giunta regionale n. 230, riguardante alcune modifiche al funzionamento del Nucleo di valutazione e ai criteri per l’individuazione dei revisori, per l’esame dei progetti di ricerca, sviluppo, innovazione. “Con le nuove regole intendiamo valorizzare le risorse interne a Lazio Innova”, ha spiegato il vicepresidente della Regione Lazio,
Massimiliano Smeriglio, intervenuto a illustrare il provvedimento che ha poi ottenuto il parere favorevole, a maggioranza, da parte della commissione.
Roma, 16/11/2017
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