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Il Consiglio approva la legge sul cinema e l'audiovisivo

Il provvedimento è passato con 36 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astenuti.
14/03/2012
Con 36 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astenuti, il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese, ha approvato la legge: "Interventi regionali per lo sviluppo del cinema e dell'audiovisivo", di iniziativa della Giunta.

La legge prevede l'istituzione del Fondo Regionale previsto in assestamento di bilancio per ciascuna annualità 2012, 2013 e 2014 di 15 milioni di euro, come da emendamento Giunta all'art. 28, al fine di sostenere attività di produzione, distribuzione, esportazione, promozione, esercizio cinematografico, conservazione, studio e diffusione delle immagini.
Contributi sono previsti anche per la formazione, l'aggiornamento e la riqualificazione professionale degli addetti al settore e per la ricerca, raccolta e conservazione della documentazione prodotta nel territorio regionale, anche attraverso l'istituzione di un'apposita mediateca.

Al termine della seduta l'assessore Fabiana Santini ha dichiarato: "L'approvazione della legge regionale per lo sviluppo del cinema e dell'audiovisivo è stata un successo dovuto ad un intenso lavoro di squadra che ha caratterizzato l'iter della discussione sin dalla presentazione della proposta un anno fa. Il frutto di queste collaborazioni e di queste sinergie è una legge che istituisce il primo vero Film Fund di taglio europeo di cui la Regione di sia mai dotata in linea con grandi e consolidati fondi delle principali regioni europee ad alta vocazione cinematografica ed audiovisiva, come per esempio Parigi/Ilé de France. Una legge e un fondo, quindi, che porteranno la Regione Lazio al passo con le altre regioni europee".

"Con l'approvazione di questa legge - ha commentato a margine il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese - siamo riusciti a superare la frammentazione degli interventi fatti negli anni passati mettendo ordine alle importanti attività di sostegno e supporto al settore del cinema e dell'audiovisivo. Il tutto è stato fatto con la consapevolezza che l'intero comparto risulta essere di notevole importanza per la crescita e la competitività del nostro territorio, dal momento che gran parte della produzione cinematografica ed audiovisiva nazionale ha sede proprio nel Lazio".


L'opposizione ha sollevato più volte, nel corso delle sedute in cui si è discusso il provvedimento, la questione della copertura finanziaria della norma.

Giulia Rodano (Idv) "il testo approvato, ulteriormente 'mutilato' dall'eliminazione della norma finanziaria sancita nel pomeriggio in Commissione Bilancio, conferma tutte le nostre denuncie. Questa legge quadro, annunciata da mesi in pompa magna dalla Giunta, non avrà alcun capitolo di spesa corrente nel bilancio regionale: siamo di fronte ad un assurdo politico e giuridico. I quarantacinque milioni di euro di cui parla la Giunta sono stati stanziati solo in conto capitale: non sono spendibili per contributi".

"Il Lazio con la nuova legge per il cinema e l'audiovisivo ha finalmente uno strumento per dare nuovo impulso ad un settore che oggi può essere occasione per una occupazione qualificata e tendenzialmente in crescita". Ha sostenuto Pier Ernesto Irmici (Pdl).

"Da domani contribuiremo alla crescita di un settore importante per il Lazio" ha dichiarato Francesco Storace (La Destra).

Nel corso della discussione della legge, l'assessore Fabiana Santini ha espresso "la volontà di ricollocare i lavoratori della Fondazione Rossellini un atto che però prevede procedure specifici, abbiamo inserito, con la presidente della Giunta, Renata Polverini - ha continuato la Santini - la salvaguardia dei loro posti del lavoro, e del loro reinserimento".

SCHEDA

La proposta di legge in sintesi


Centro regionale per il Cinema e l'Audiovisivo
La legge istituisce il Centro regionale per il Cinema e l'Audiovisivo, quale ente strumentale per la realizzazione degli interventi. Per lo svolgimento dei suoi compiti, in particolar modo per coordinare i servizi a supporto delle produzioni sul territorio e per analizzare l'efficacia degli interventi ai fini della programmazione, il Centro si doterà di due strutture di supporto: la Film Commission e l'Ufficio studi e ricerca sul cinema e l'audiovisivo.
Contestualmente viene soppresso il Carl, il Centro audiovisivo della Regione Lazio istituito nel 1996.

Fondo regionale per il Cinema e l'Audiovisivo
E' lo strumento finanziario per assicurare l'attuazione degli interventi regionali a sostegno del settore ed è dotato di uno stanziamento complessivo di 45 milioni di euro per il triennio 2012-2014.

Programmazione
Secondo quanto previsto dalla riforma, entro il 31 ottobre dell'anno precedente a quello di riferimento la Giunta approva il Programma operativo annuale che definisce gli interventi da realizzare ed i relativi beneficiari, le priorità e i tempi di realizzazione, le modalità ed i criteri di concessione degli aiuti, le risorse strumentali e finanziarie necessarie.
Il Piano annuale viene realizzato all'interno della cornice programmatica rappresentata dal Documento programmatico triennale.
Sulla definizione dei programmi di intervento è chiamata ad esprimere pareri e formulare proposte la Consulta regionale per il Cinema e l'audiovisivo, composta da 15 membri designati dalle associazioni ed organizzazioni di categoria, dalle organizzazioni sindacali, dal Comitato regionale di coordinamento delle Università del Lazio (Crul), dall'assessore regionale alla Cultura, dal Comitato regionale per le Comunicazioni (Corecom) (come emendato integralmente da proposta di Antonio Paris.

Tipologie e modalità di intervento
Sono previste forme di sostegno per le attività cinematografiche ed audiovisive di produzione, distribuzione, esportazione, promozione, esercizio cinematografico, conservazione, studio e diffusione delle immagini in movimento, con particolare interesse verso l'innovazione tecnologica dei supporti e dei formati.
In particolare è riconosciuto specifico sostegno alla produzione ed alla distribuzione di opere: di interesse regionale, di animazione (emendamenti a firma del consigliere Pier Ernesto Irmici), per ragazzi, prodotte in teatri di posa localizzati nella regione, di genere e in particolare a basso costo, per disabili sensoriali attraverso la sottotitolatura o la sovrascrittura ed altre forme di fruibilità offerte dalla tecnologia, prime e seconde, di ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi multimediali e interattivi inclusi i cross mediali e i multi piattaforma, di produttori indipendenti, prodotte da micro e piccole imprese.
Contemplati anche contributi per gli esercenti cinematografici destinati a: promuovere la programmazione e la circuitazione, in particolare, di opere cinematografiche prime o seconde, di interesse regionale e di rilevante interesse artistico-culturale che trovano difficoltà nella distribuzione; migliorare le condizioni di accessibilità, di sicurezza e di adeguamento tecnologico-strutturale negli spazi adibiti a pubblico spettacolo. Previste, inoltre, forme di sostegno alle attività di pre-produzione, produzione e post produzione cinematografica e audiovisiva.
Tra gli interventi declinati, ci sono poi operazioni di internazionalizzazione, marketing e comunicazione relative all'intera filiera dell'industria cinematografica e audiovisiva regionale, a location regionali, alle opere di interesse regionale ed al cineturismo. E ancora interventi per la formazione, l'aggiornamento e la riqualificazione professionale del personale artistico e tecnico e di sostegno a percorsi di alta formazione, specializzazione e stages all'estero, anche attraverso la concessione di borse di studio a favore, in particolare, di giovani avviati alle professioni tecnico-artistiche del settore. Previste, infine, attività di ricerca, raccolta, catalogazione, conservazione, restauro ed analisi della documentazione cinematografica ed audiovisiva prodotta nel territorio regionale.
Il testo prevede che gli interventi potranno essere realizzati anche avvalendosi di società a partecipazione regionale che si occupano di attività, programmi o progetti riconducibili al settore del cinema o dell'audiovisivo o che operano nel settore del credito delle imprese. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa