La Consulta Femminile scrive ai Rettori: istituire un corso di specializzazione in medicina di genere
Istituire un corso di specializzazione in medicina di genere e inserire nel piano di studi un approfondimento delle patologie femminili. E' questa la richiesta rivolta dalla Consulta Femminile del Lazio in una lettera inviata a tutti i Rettori degli Atenei regionali.
Nella missiva la Consulta rileva la carenza, evidenziata anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, di una tutela adeguata della salute delle donne all'interno dell'attuale sistema sanitario. Una carenza, si sottolinea, in gran parte addebitabile proprio alla scarsa conoscenza e, in alcuni casi, alla sottovalutazione delle differenze di genere nel campo della ricerca e dell'approfondimento negli studi teorici e pratici.
"La necessità di dedicare attenzione specifica alla medicina di genere è legata a doppio filo - ha dichiarato Donatina Persichetti, Presidente della Consulta femminile - alla consapevolezza che, stante il ruolo di responsabilità che la donna è chiamata ad assumere all'interno nella società, la tutela della salute femminile è oggi divenuta vincolante per il benessere collettivo, nonché per la trasmissione ereditaria di eventuali patologie.
Il raggiungimento dell'obiettivo prefissato, si conclude nella lettera, è pertanto fondato sulla convinzione che la sfida del benessere collettivo sia il presupposto fondante per la crescita e lo sviluppo delle società moderne.