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Spending review. Buschini: "Tempi non facili, il nostro compito è oggettivamente più difficile"

Di Paolantonio (Pdl): "Nella Pl 9 nessuno spunto degno di nota. E' il recepimento di norme nazionali"
19/06/2013
La proposta di legge n. 9 sulla riduzione dei costi della politica e di razionalizzazione della macchina amministrativa regionale è all'esame deI Consiglio regionale presieduto da Daniele Leodori (Pd). Nel corso del dibattito generale è intervenuto anche il presidente della IV commissione consiliare, Mauro Buschini (Pd), relatore di maggioranza, il quale dopo aver ringraziato l'assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, "per la sua competenza e disponibilità al dialogo", ha relazionato all'Aula sui lavori svolti dalla commissione da lui presieduta. "13 sedute di lavoro intenso - ha ricordato Buschini - per un totale di quasi 50 ore complessive, in cui abbiamo approvato 76 dei 342 emendamenti presentati e 28 sub emendamenti dei 64 presentati". "Il mio auspicio - ha dichiarato Buschini - è quello di proseguire la legislatura con questo metodo e con questa collaborazione. Infatti, questi non sono tempi facili, e non lo saranno nemmeno per l'immediato futuro. (...) I tempi della spesa facile sono terminati e il nostro compito è, oggettivamente, più difficile: dobbiamo invertire la rotta, aiutare a creare sviluppo, lavoro, garantire i diritti allo studio, alla salute, alla mobilità, utilizzando le scarse risorse pubbliche in modo mirato ed efficace. Per me e per tanti altri è stata la prova del fuoco - ha concluso Buschini -, in quanto consiglieri per la prima volta, ma siamo riusciti a superarla, credo, per la voglia che abbiamo di ripristinare al più presto un dialogo con i cittadini, dopo le tristi vicende che hanno segnato la storia recente di questa Regione.".

E' intervenuto anche il vicepresidente della IV commissione Bilancio, Pietro Di Paolantonio (Pdl), il quale ha così spiegato all'Aula l'astensione del suo gruppo: "Nonostante l'attento lavoro e l'ormai rinnovata disponibilità dell'assessore Sartore in commissione bilancio - ha dichiarato Di Paolantonio -, il nostro voto in commissione è stato un voto d'astensione che ha lasciato una sensazione e un sentimento di rammarico, perché l'intenzione del Popolo della libertà (ma credo di interpretare il sentimento di un po' tutti i gruppi delle opposizioni) era quello invece di arrivare a un voto favorevole, in maniera anche convinta rispetto al testo che stiamo discutendo.". Di Paolantonio ha spiegato che il rammarico è dovuto all'eccessiva e ingiustificata demagogia che ha accompagnato il varo della Pl 9. "Gran parte del telaio con cui è stato costruito questo provvedimento non nasce da una produzione originale del presidente Zingaretti o della Giunta, ma è un po' una crasi fra alcuni provvedimenti presi sul finire della scorsa consiliatura e soprattutto il recepimento di produzioni normative nazionali e di accordi presi all'interno della Conferenza Stato-Regioni, che di fatto hanno reso cogenti alcuni passaggi. Non c'è stata nessuna produzione originale - ha concluso Di Paolantonio - nessuno spunto degno di nota, nessuna idea che potesse caratterizzare un taglio razionale e oculato rispetto a quelle che potevano essere aspettative decisamente maggiori. Invece, alcune proposte emendative che sono state lungamente discusse all'interno della commissione non a caso sono state sistematicamente bocciate dalla maggioranza.".

Il dibattito si è concluso sotto la presidenza del vicepresidente del Consiglio regionale Massimiliano Valeriani (Pd) il quale ha aggiornato la seduta a domani, giovedì 20 giugno, alle ore 12.
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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