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La Consulta femminile del Lazio lancia il progetto "Mai più violenza - Mai più complici"

30/09/2013
E' stato presentato oggi alla Sala Nassirya di Palazzo Madama il progetto "Mai più violenza - Mai più complici" sul tema della violenza sulle donne promosso dalla Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunità, gli Istituti di istruzione secondaria "Quarenghi Braschi" di Subiaco e "Giorgio Ambrosoli" di Roma e il Movimento "Se non ora quando?".

L'iniziativa, promossa dalla Consulta femminile a seguito degli sconcertanti episodi di femminicidio che investono la nostra società, coinvolge gli studenti per far conoscere i risvolti sociali, culturali ed il dramma umano delle donne violate, interagendo con le famiglie e la cittadinanza e per ricercare formule nuove capaci di diffondere la cultura della non violenza.

Motivare le giovani generazioni a essere protagoniste del cambiamento e nel contempo inviare un messaggio forte all'intera cittadinanza sono gli obiettivi primari del progetto, approvato dal Ministero dell'Istruzione, e che ha ricevuto l'adesione del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Presidente del Senato e del Presidente della Camera.

All'incontro hanno partecipato i ragazzi e le ragazze dei due istituti accompagnati dai docenti che hanno portato le loro testimonianze, e la regista Cristina Comencini, autrice della pièce teatrale "L'amavo più della sua vita", atto unico scritto per il Movimento "Se non ora quando?" nell'ambito della campagna contro la violenza sulle donne "Mai più complici". "Penso sia fondamentale che siamo qui al Senato - ha dichiarato - il femminicidio non è una questione solo privata, è profondamente politica nel senso che riguarda il modo in cui è organizzata la nostra società."

"Il decreto legge 93 recentemente approvato è un importante passo, speriamo possa essere migliorato nell'ambito dell'iter parlamentare e trovati fondi, altrimenti non è possibile erogare servizi", ha detto Donatina Persichetti, organizzatrice del progetto per la Consulta. "Ma le istituzioni da sole non vanno da nessuna parte - ha aggiunto - è necessario che ognuno faccia la sua parte, per questo abbiamo promosso questa iniziativa di prevenzione. Anche nella Regione Lazio, di cui la Consulta è un organismo, si sta lavorando per mettere in piedi alcuni strumenti importantissimi per superare questa fortissima criticità. Sono infatti stati presentati alcuni disegni di legge contro la violenza sulle donne che spero verranno affrontati presto in Commissione."

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa