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Esaminati primi emendamenti a pl 90 di riordino società regionali

03/12/2013
Si è chiusa in orario notturno la terza seduta del Consiglio regionale del Lazio dedicata alla proposta di legge di riordino delle società regionali operanti nel settore dello sviluppo economico e imprenditoriale (pl 90). Si tratta, come è noto, della normativa che dovrebbe portare sotto il controllo di Sviluppo Lazio le attività finora svolte da Filas, BIC, Unionfidi Lazio e Banca Impresa Lazio. Si prosegue oggi, martedì 3 dicembre, dalle ore 15, come disposto dal presidente Daniele Leodori (Pd), con la trattazione e il voto sulle altre proposte di modifica.

Nel complesso sono circa 1.800 tra emendamenti, subemendamenti e proposte di articoli aggiuntivi le modifiche da esaminare per i tre articoli di cui è costituita la proposta di legge. Nel corso dei lavori odierni si è effettuato l'esame di alcune delle variazioni proposte all'articolo 1. In tutto sono stati votati, e respinti, 13 emendamenti più un subemendamento. Tutti promossi dall'opposizione. Primi firmatari, ciascuno per atti diversi, Fabrizio Santori (Misto), Francesco Storace (La Destra verso An), Gianluca Perilli (M5S), Giancarlo Righini (Fratelli d'Italia) e Pietro Sbardella (Misto). Al centro del dibattito sempre il ruolo da riconoscere al Consiglio in termini di indirizzi e controllo sulla Giunta nel corso delle attività di riordino. Presenti alla seduta gli assessori Guido Fabiani e Concettina Ciminiello.

A margine della seduta, con ripetute eco in Aula, si è aperta una polemica a proposito del termine "ostruzionismo" circa il riordino delle società regionali utilizzato in una nota stampa di Nicola Zingaretti e da altri esponenti della maggioranza in merito all'atteggiamento dell'opposizione durante i lavori. Dai banchi di minoranza si è tenuto a precisare che non si vuol ostacolare il riordino, bensì il fatto che il Consiglio possa essere privato dei poteri che gli spettano.

A questo ultimo proposito Righini ha chiesto se la procedura vìoli l'articolo 23 dello Statuto della Regione Lazio e, come ha osservato Storace, possa - per questo - essere impugnata. Riccardo Valentini (Per il Lazio) ha replicato che i poteri della Giunta di impartire indirizzi sono previsti sempre statutariamente, ma all'articolo 48. Gian Paolo Manzella (Per il Lazio) ha invece richiamato l'articolo 56 dello Statuto. Il presidente del Consiglio, Daniele Leodori, ha annunciato una risposta scritta.

Nel corso dei lavori hanno inoltre preso la parola, per la maggioranza Oscar Tortosa (Psi), Michele Baldi (Lista Zingaretti), Mario Ciarla (Pd) e Fabio Bellini (Pd). Per l'opposizione sono intervenuti più volte nel dibattito, oltre ai presentatori degli emendamenti, Pietro Di Paolo (NCD), Luca Gramazio (Pdl), Giuseppe Simeone (Pdl), Olimpia Tarzia (Lista Storace), Marino Fardelli (Lista Bongiorno - Udc), Adriano Palozzi (Pdl), Silvana Denicolò, Valentina Corrado, Devid Porrello, Gaia Pernarella, Silvia Blasi, Davide Barillari del M5S e Pino Cangemi (Pdl). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa