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Il Consiglio avvia l'esame della legge sulla soppressione di Ardis e Arp

L'agenzia regionale per i parchi e quella per la difesa del suolo saranno cancellate. Risparmi stimati per 250 mila euro l'anno. Il personale passerà agli uffici regionali
14/10/2015
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd), ha avviato l'esame della proposta di legge regionale n. 244, concernente la soppressione dell'agenzia regionale dei parchi e di quella per la difesa del suolo. Nel corso della seduta odierna l'Aula ha discusso e approvato, con alcuni emendamenti, il primo dei quattro articoli che compongono il provvedimento. In serata il vicepresidente Francesco Storace (La Destra) ha aggiornato i lavori a domani, giovedì 15 ottobre, alle ore 10.

L'assessore alle Infrastrutture, alle politiche abitative e all'ambiente, Fabio Refrigeri, ha illustrato all'Aula le finalità del provvedimento con il quale la Regione intende "perseguire l'obiettivo di un ulteriore snellimento della struttura amministrativa regionale, eliminando sovrapposizioni e problemi di coordinamento, e riportando all'interno delle strutture amministrative della Regione le funzioni oggi svolte da Ardis e Arp.".

I 10 dirigenti e le 106 unità di personale in forza alle due agenzie, appartenente ai ruoli della Regione, saranno riallocati negli uffici regionali. Con la soppressione di entrambe le agenzie si otterrà dalle spese di funzionamento un risparmio di spesa non inferiore a circa 250.000 euro ai quali "vanno ad aggiungersi ulteriori risparmi, non quantificabili allo stato attuale, derivanti dalla soppressione di posizioni apicali la cui esatta misura sarà quantificabile a consuntivo", come ha spiegato Refrigeri. Altri risparmi dovrebbero essere possibili "in seguito al venire meno di duplicazioni e sovrapposizioni tra strutture regionali e al conseguente coordinamento unico delle attività amministrative delle agenzie soppresse, a seguito dell'accentramento in un unico soggetto di determinate funzioni, ivi comprese quelle dirigenziali apicali.".

Entro 45 giorni dall'entrata in vigore della legge, la Giunta, con proprie deliberazioni, dovrà effettuare le ricognizioni dei rapporti giuridici attivi, delle risorse umane e strumentali, nonché delle risorse finanziarie iscritte a bilancio per le attività delle due agenzie e l'individuazione delle strutture organizzative alle quali saranno attribuite le competenze delle soppresse agenzie. Nel corso della sua relazione Refrigeri ha anche ricordato che nel corso dei lavori della Commissione bilancio sono stati approvati due nuovi articoli a firma del presidente della commissione stessa, Mauro Buschini (Pd), che hanno un duplice obiettivo proseguire l'opera di efficientamento e semplificazione di enti direttamente o indirettamente collegati alla sfera regionale e di sanare un vuoto normativo che si è creato in sede di approvazione della legge n. 7 del 2014, riguardante l'accorpamento delle due riserve dei parchi regionali delle antiche città di Fregellae, Fabrateria Nova e Lago di San Giovanni Incarico e quella del Lago di Canterno, che perderanno i rispettivi enti di gestione (CdA).
"Con questi due articoli - ha spiegato Refrigeri - si consente, quindi, un miglioramento complessivo della gestione delle aree importanti di interesse regionale attraverso l'allargamento dei confini di interesse dei due parchi regionali, come quello dei Monti Ausoni e del lago di Fondi, e dei Monti Simbruini, al perimetro delle attuali riserve.".

A inizio di seduta è stato annunciato il ritiro degli oltre 240 emendamenti dei consiglieri del Pdl. Nel corso della discussione nell'Aula sono intervenuti diversi consiglieri i quali, da posizioni diverse e con le dovute precisazioni, si sono detti stanzialmente favorevoli all'intervento di razionalizzazione contenuto nella pl 244. "Siamo, ovviamente, favorevoli, - ha dichiarato Valentina Corrado (M5s) nel corso del suo intervento durante la discussione generale -, tant'è che anche dalle audizioni fatte in Commissione con i vari direttori è emersa l'esigenza di dover chiudere queste agenzie che, per un certo verso, operavano con funzioni duplicate rispetto alla già esistente direzione regionale.".
Per quanto riguarda le competenze dell'Ardis, Fabio De Lillo (Ncd) ha auspicato nel passaggio delle funzioni maggiore chiarezza "soprattutto riguardo il Fiume Tevere dove c'è l'assoluta incapacità di poter decidere in quanto sono troppi soggetti ad avere la loro porzione di interesse", ricordando all'Aula "come nell'ambito del Fiume Tevere e dell'Aniene, nello specchio dell'acqua, nei bordi dell'Aniene, dei fiumi e lateralmente a questi ci sono almeno quattro o cinque organi che hanno competenze completamente differenti". Il provvedimento è stato salutato con un "finalmente" da Fabrizio Santori (Gruppo Misto), autore di numerosi emendamenti discussi nel corso della seduta odierna. "Di certo, - ha dichiarato Santori - ci aspettavamo di più, molto di più in termini di intervento normativo sullo snellimento reale delle varie procedure, perché di fatto qui si fa una soppressione e si passa tutto al Dipartimento ambiente, ma ci sono ancora lacci e lacciuoli che comunque rimangono tali anche con questo tipo di soppressione.". Cristiana Avenali (Pd) ha voluto sottolineare "che noi non andiamo a sopprimere le funzioni importantissime che in particolare l'Ardis svolgeva, ha svolto e svolgerà fino a quando non approveremo questa legge.".

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

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