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Sisma, i consigli delle regioni colpite in audizione alla Camera

Edifici pubblici, viabilità ed edilizia scolastica al centro degli interventi dell’Ufficio di presidenza della Pisana.
foto dell'incontro09/11/2016
Iniziative sugli edifici pubblici, sui beni culturali, sull’edilizia scolastica e sulla viabilità dei comuni colpiti. E ancora: interventi di ricostruzione, dopo ogni calamità, codificati da una legge quadro. Sussidiarietà e responsabilizzazione delle comunità locali. Una zona franca o, comunque, un fisco più vantaggioso che favorisca la ripresa e freni lo spopolamento. Un piano di prevenzione del rischio sismico per l'intera Penisola.

Sono questi alcuni degli argomenti sollevati oggi nel corso dell'audizione in commissione Ambiente e territorio di Montecitorio dagli uffici di presidenza (Udp) dei consigli delle Regioni colpite dalla sequenza sismica iniziata il 24 agosto scorso, vale a dire Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. L'incontro si è svolto nel quadro di un’indagine conoscitiva sulla prevenzione antisismica e sui modelli di ricostruzione regionali.

Per quanto riguarda il Lazio è stato sottolineato che per la messa a norma degli edifici pubblici servirebbero somme ingenti. Le chiese laziali hanno un numero molto elevato di beni culturali chiusi o transennati proprio a causa del terremoto che ha colpito Marche e Valnerina dieci giorni fa. Altro punto delicato, toccato nel corso dell'audizione, le opzioni di intervento sull’edilizia scolastica. Sottolineata infine l’emergenza viabilità su Accumoli ed Amatrice, epicentro nel Reatino del sisma di agosto. Senza strade la ricostruzione diventa impossibile. L'Udp del Consiglio regionale del Lazio era rappresentato dal presidente Daniele Leodori, dal vicepresidente Mario Ciarla e dal consigliere segretario Giuseppe Simeone. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa