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Seduta straordinaria sulla sanità, gli ordini del giorno approvati

Sono stati sette gli atti di indirizzo votati favorevolmente dal Consiglio al termine dei lavori di giovedì 4 maggio.
Una ricercatrice al lavoro.05/05/2017
La seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata ai temi della sanità si è conclusa con l'approvazione di sette ordini del giorno, presentati da varie forze politiche.

Dai banchi della maggioranza è arrivato un documento a sostegno della relazione con cui Nicola Zingaretti aveva aperto i lavori, in qualità di commissario ad acta per il piano di rientro dal deficit sanitario. Tutti a firma di esponenti delle opposizioni i restanti sei ordini del giorno approvati.

In virtù del via libera a questi atti, il Consiglio regionale del Lazio ha dato mandato al presidente della Giunta di accelerare il processo di digitalizzazione delle ricette cartacee per l’acquisto di prodotti senza glutine anche presso la grande distribuzione e i negozi specializzati; nonché a predisporre un piano per la riorganizzazione della fisica sanitaria, individuando la tipologia delle unità operative necessarie presso ogni azienda sanitaria al fine di garantire l'appropriatezza, la qualità e la sicurezza nell'uso diagnostico e terapeutico delle radiazioni nelle prestazioni erogate dal sistema sanitario regionale.
Altro atto di indirizzo ha riguardato la garanzia di piene prestazioni del centro trasfusionale di Anzio.

Un ulteriore ordine del giorno approvato impegna poi il presidente Zingaretti a prevedere, tra gli interventi regolatori dell'attività di libera professione intramoenia, la sua obbligatoria nonché immediata riduzione o sospensione in tutti i casi in cui i tempi di attesa delle prestazioni erogate da una struttura pubblica superino quelli massimi indicati alla programmazione regionale. Al contempo, il Consiglio chiede di rendere maggiormente stringenti le misure sanzionatorie in capo ai direttori generali delle Asl in tutti i casi sussista un sistematico superamento dei tempi d'attesa massimi.
Rispetto al percorso di accreditamento di strutture private, si è poi proceduto alla votazione di un documento che impegna il presidente della Giunta a concludere entro tre mesi i processi di accreditamento dei soggetti erogatori in possesso dei necessari requisiti.

L'ultimo ordine del giorno approvato prima dello scioglimento della seduta ha infine riguardato il richiamo al rispetto della legge 191/2009 e di recenti pronunce della Corte Costituzionale e del Tar Calabria in merito al potere legislativo esclusivo di un Consiglio regionale in materia di tutela della salute anche in fase di commissariamento del comparto sanitario. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa