Donne. Lunedì 26 novembre, premiazione quinta edizione bando: "mai più violenza: esci dal silenzio!"
Preoccupazione per l'agghiacciante numero di delitti registrati in Italia in questi ultimi mesi
Si svolgerà, lunedì 26 novembre a partire dalle 9.30 fino alle 14.00 nella ex Chiesa di Santa Marta in Piazza del Collegio Romano, 5 a Roma, la cerimonia di premiazione della quinta edizione del bando "Mai più violenza: esci dal silenzio!" indetto dalla Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunità del Lazio.
Ad accogliere e premiare le ragazze e ragazzi delle scuole partecipanti al concorso, oltre alla presidente Donatina Persichetti e le due vice presidenti Federica De Pasquale e Patrizia Germini, il presidente del Consiglio regionale del Lazio Mario Abbruzzese e le altre autorità istituzionali, nonché le rappresentanze scolastiche e le tante Associazioni femminili della Consulta Femminile.
La premiazione avverrà il giorno successivo alla "Giornata internazionale contro la violenza delle donne", celebrata in tutto il mondo il 25 di novembre.
Il bando di concorso ha coinvolto le allieve e gli allievi delle scuole medie superiori di secondo grado, statali e paritarie e dei percorsi triennali di istruzione e formazione del Lazio, allo scopo di diffondere tra le nuove generazioni la cultura del contrasto ad ogni forma di violenza.
"L'agghiacciante numero di donne uccise in questi ultimi mesi - dichiara la presidente Consulta feminile Donatina Persichetti-
deve far riflettere tutta la comunità, ed in particolare le istituzioni, sulla mancanza di un incisivo piano antiviolenza e sulla necessità di ratificare con urgenza la Convenzione di Istambul sulla prevenzione e la lotta contro i soprusi nei confronti delle donne e la violenza domestica. Fondamentale è agire sulla cultura e sulla prevenzione. L'azione di sensibilizzazione delle nuove generazioni avviata dalla Consulta femminile con il bando "mai più violenza: esci dal silenzio", per contribuire a far conoscere e riconoscere il fenomeno della violenza e le sue terribili conseguenze per poterla sradicare, ha fatto rilevare una crescente consapevolezza dei giovani a dover contribuire, ciascuno per la sua parte, ad arrestare una barbarie che rappresenta la negazione dei fondamentali diritti umani".La Consulta femminile ritiene quindi questo appuntamento particolarmente importante per dare il segno alle nuove generazioni che la collettività tutta: forze dell'ordine, istituzioni, donne e giovani sono unite ad affermare una nuova stagione di civiltà.
Gaetano Orticelli
Addetto stampa Consiglio regionale del Lazio