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Piano turistico triennale, iniziato l'esame in Consiglio regionale

FdI chiede il ritiro del provvedimento: “Misure straordinarie per l’emergenza coronavirus”. Leodori replica: “Gli stessi operatori del settore ci hanno chiesto di andare avanti”.
Una spiaggia del litorale laziale.04/03/2020
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto a turno da Giuseppe Cangemi e Devid Porrello, ha iniziato oggi l’esame del Piano turistico triennale. Il provvedimento è stato illustrato dall’assessora Giovanna Pugliese che ha ripercorso le tappe che hanno portato all’elaborazione del documento, con la premessa che si tratta di un Piano che programma e avanza proposte per una situazione ordinaria: “Per gestire l’emergenza generata dal coronavirus serviranno altri interventi a carattere straordinario, concertati con il Governo”, ha spiegato Pugliese.

“Si tratta di un Piano molto partecipato – ha spiegato l’assessora – abbiamo organizzato incontri in tutte le Province, tavoli di lavoro, coinvolto oltre 1.600 operatori. Lo stesso è avvenuto nel percorso nella commissione consiliare. Il fatto che alla fine sia dato parere favorevole all’unanimità sta a testimoniare il grande lavoro di squadra che abbiamo fatto”.

Entrando nel merito, lo scopo principale è la promozione del brand Lazio. “L’80 per cento del turismo nella nostra Regione interessa soltanto Roma – ha sostenuto Pugliese - che noi dobbiamo utilizzare come fosse un portale attraverso il quale far conoscere le tante eccellenze che abbiamo. Come farlo? Intanto con le tre linee guida che abbiamo mutuato dal piano nazionale: sostenibilità, innovazione e accessibilità. Con il piano, che riguarderà il trienno 2020/22, vogliamo innanzitutto rafforzare la partecipazione degli operatori, promuovere la crescita economica, puntare alla destagionalizzazione e delocalizzazione dei flussi turistici”.

Il dibattito generale è stato introdotto dal presidente della commissione Turismo, Pasquale Ciacciarelli, che ha ribadito il “grande lavoro di squadra che sta dietro al Piano triennale” e la necessità di puntare sulla promozione del brand Lazio, anche con uno sforzo in assestamento di bilancio per aumentare le risorse a disposizione”. Di un “Piano solido, costruito sui dati”, ha parlato Marta Leonori (Pd) che ha ricordato come “il 13 per  cento del Pil del nostro paese arrivi da questo settore. Serviranno interventi mirati per fronteggiare la crisi attuale, ma con questo provvedimento diamo già un primo segnale”. Di parere opposto Chiara Colosimo (FdI), che ha chiesto di “ritirare la delibera e preparare un piano interamente dedicato al’emergenza coronavirus. Mi sembra assurdo stare qui a discutere come se nulla fosse successo”. Per Marta Bonafoni (Lista Zingaretti) “l’allarme è molto forte, ma attraverso la pianificazione diamo una prima importante risposta, anche sbloccando i fondi previsti in bilancio”. Positivo il giudizio di Marietta Tidei (Gruppo Misto) che parla di “punto di partenza e non di arrivo” e di “un Piano ben congegnato”. Gaia Pernarella (M5s) ha puntato l’attenzione “sulla necessità di rimettere mano alla legge di settore, subito dopo aver licenziato questa delibera: latita da almeno una legislatura, dobbiamo lavorarci il prima possibile. Tanti i temi ancora da risolvere, a partire dal nodo dei trasporti”. Giuseppe Simeone ha parlato di “un documento importante, che però affronta soltanto la punta dell’iceberg, restano intatti i deficit strutturali della nostra Regione”.

Per Antonio Aurigemma (FdI) “non viene minimamente recepito cosa sta accadendo nel mondo: siamo all’azzeramento di un intero settore produttivo, servono provvedimenti straordinari”. Stessa visione di Massimiliano Maselli (FdI): “In bilancio ci sono appena 600mila euro per il turismo, per l’emergenza serve un  piano studiato appositamente, magari partendo dall’azzeramento dell’addizionale regionale Irpef e dell’Irap”. Giancarlo Righini (FdI) ha parlato di “immagine dell’Italia completamente da ricostruire, altrimenti le aziende non arriveranno proprio al 2021”. Stefano Parisi (Lazio 2018) ha criticato il Piano “perché non interviene nei problemi strutturali di una regione che ha nel turismo una grande ricchezza. L’epidemia finirà, dobbiamo già adesso guardare al dopo, da soli non possiamo affrontarla”.  Al contrario Fabrizio Ghera (FdI) ha ribadito la linea del suo gruppo: “Ritirate questa delibera – ha chiesto – e lavoriamo a un piano per superare l’emergenza”.

La replica finale è stata affidata al vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori. “Gli stessi operatori del turismo, che abbiamo incontrato ieri, ci hanno chiesto di approvare questo Piano comunque, malgrado la situazione di emergenza - ha spiegato – al tempo stesso,  anche in queste ore, siamo impegnati per concertare insieme al governo misure straordinarie. Quelle misure che da soli non siamo in grado di sostenere: dalla sospensione dei mutui per le imprese alla detassazione”.

Dopo la conclusione del dibattito la seduta è stata aggiornata. L’esame del Piano triennale riprenderà lunedì 9 marzo alle 10.30. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa