home / archivio notizie / dettaglio notizia

Il Consiglio rilancia le iniziative della Regione Lazio contro la violenza sulle donne

Nella seduta dedicata agli atti d'indirizzo, l'Aula impegna la Giunta a mantenere alta la guardia
Foto di Gerd Altmann da Pixabay.25/11/2020
Nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini (Pd), ha approvato la mozione n. 370, che vede come primo firmatario il capogruppo del Pd, Marco Vincenzi, che impegna il presidente e la Giunta, per quanto di loro competenza, a continuare a promuovere le iniziative volte al contrasto della violenza sulle donne e dei femminicidi, avvalendosi delle associazioni presenti sul territorio regionale, a coinvolgere maggiormente gli enti locali nel rilancio della strategia della Regione contro la violenza di genere, a sostenere  sul piano nazionale la necessità di istituire un osservatorio e un sistema di monitoraggio, concertato con i centri antiviolenza, e a rappresentare in sede di Conferenza delle Regioni e della Conferenza Stato-Regioni la necessità di “un impegno di pianificazione e finanziario adeguato alla sfida strategica di superare la violenza contro le donne, a valere sulle risorse del Recovery fund”.

“Questa mozione – ha dichiarato Vincenzi nel presentare l’atto d’indirizzo - ribadisce l’impegno dell’istituzione Regione nella lotta contro la violenza sulle donne, sempre di grandissima e drammatica attualità, tenuto conto che è necessario mantenere sempre altissima l’attenzione e aumentare sempre gli sforzi su questo tema”. Vincenzi ha ricordato alcune iniziative messe in campo su questo tema. La Regione: ha implementato la rete dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio nel nostro territorio; ha istituito un contributo di libertà per le donne che hanno subito violenza; ha istituito un premio annuale rivolto alle studentesse e agli studenti dedicato alla memoria di Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, vittime nel 1975 di un brutale e barbaro eccidio; ha istituito il progetto “Io non odio”; ha approvato il protocollo d’intesa per definire le modalità di accesso al patrocinio legale; ha istituito il finanziamento per iniziative pubbliche volte alla valorizzazione dei luoghi della memoria delle donne.

Il dispositivo della mozione è stato votato per parti separate su richiesta del capogruppo di Fratelli d’Italia, Fabrizio Ghera, il quale si è dichiarato contrario su due punti, “perché si parla di genere trasversale o di gender mainstreaming, chiaramente temi che nulla hanno a che fare con la violenza sulle donne, tema questo che invece ci trova totalmente concordi”.

Hanno dunque ottenuto tre voti contrari l’impegno della mozione volto “ad approvare quanto prima ogni provvedimento necessario a completare il quadro legislativo regionale con una prospettiva di genere trasversale” e quello finalizzato “ad adottare, a partire dalla legge di bilancio regionale, lo strumento del bilancio di genere che, nell’ottica del gender mainstreaming, consente di determinare l’impatto delle politiche pubbliche su donne e uomini e persegue obiettivi di equità, efficienza, trasparenza e partecipazione”.

Presente in sala Etruschi il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori (Pd), il Consiglio regionale, riunito in modalità telematica “mista” (ufficio di presidenza in sede, consiglieri in remoto), oltre alla mozione Vincenzi ha approvato altri dieci atti di prerogativa dei consiglieri, volti a concorrere all’indirizzo politico, sociale ed economico della Regione, così come previsto dalla Statuto regionale.

Le mozioni in campo sanitario

La prima mozione approvata dopo il question time, è stata la numero 355, illustrata all’Aula virtuale dalla consigliera Laura Cartaginese (Lega), che impegna la Giunta ad autorizzare i medici del lavoro a effettuare i test antigenici rapidi contro il Covid-19. In campo sanitario è anche la mozione 364, che vede come primo firmatario il consigliere Loreto Marcelli (M5s), volta ad avviare la procedura di manifestazione di interesse e acquisizione di disponibilità da parte di pediatri (o altri specialisti in pediatria) e infermieri, “al fine di costituire unità speciali di pediatria distrettuale che possano alleviare le strutture ospedaliere già in affanno, dai ricoveri dei minori alleviando altresì questi ultimi dalle delicate implicazioni psicologiche connesse con la degenza”. Riguarda i turni ad alta intensità dell’assistenza domiciliare integrata la mozione della consigliera Chiara Colosimo (FdI) che impegna la Giunta ad attuare “un tempestivo intervento a garanzia della continuità di cura domiciliare mirata a salvaguardare la vita dei pazienti ad alta complessità” e a supportare le famiglie “che nonostante siano state colpite dalla malattia e dal dolore continuano ad andare avanti ogni giorno con forza, tenacia, amore e una grande, grande dignità nell’assistere con amore i loro cari”.

Sempre in campo sanitario è la mozione 356 – primo firmatario Emiliano Minnucci (Pd) e con un emendamento della consigliera Gaia Pernarella (M5s) – che impegna la Giunta a supportare i comuni nell’identificare strutture adeguate per effettuare test diagnostici rapidi da parte di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. L’emergenza sanitaria Covid-19 nelle carceri è il tema della mozione 372 del consigliere Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali) e della consigliera Marta Bonafoni (Lista Zingaretti), finalizzata alla piena attuazione delle disposizioni contenute nel decreto legge 137/2020, per ridurre il sovraffollamento negli istituti di pena del Lazio, attraverso la concessione di pene alternative a coloro ai quali restano da scontare pene inferiori ai diciotto mesi. “La prima ondata –ha detto Capriccioli - aveva in qualche modo risparmiato quei luoghi, nella seconda ondata i contagi sia fra il personale della polizia penitenziaria che fra i detenuti sono in aumento, fra l’altro in una situazione in cui non c’è scampo e non c’è possibilità di fare quello che facciamo noi, cioè di isolarsi in casa e di mettersi al riparo dalla possibilità di contagio”.

Cultura, sport, piano paesistico

La mozione n. 366 del consigliere Paolo Ciani (Centro solidale Demos) impegna la Giunta a prevedere nuove misure per sostenere gli operatori culturali e “a porre in essere, per quanto di competenza, ogni più utile azione e/o attività volta a ristorare le ingenti perdite subite dagli operatori e associazioni culturali presenti sul territorio”.

La mozione n. 365 del vicepresidente Giuseppe Cangemi (Lega), poi sottoscritta da diversi consiglieri, “è un invito alla Giunta e al presidente della Regione – come ha spiegato Cangemi -  a un’attenzione un po’ più concentrata su una serie di attività legate al sostegno del comparto dello sport che, come tanti, ha subìto, in questo periodo drammatico che stiamo vivendo, una serie di chiusure, riaperture e poi ancora chiusure nonostante le strutture, le tante strutture, si erano un po’ adeguate per il rispetto delle disposizioni”.

La consigliera Bonafoni è anche la prima firmataria della mozione 374, finalizzata al riconoscimento dell’Agro romano quale paesaggio rurale storico, da iscrivere nell’apposito Registro nazionale istituito presso il ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali. Porta la firma di tutti e sei i consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia la mozione 359, approvata all’unanimità, che impegna il presidente della Regione Lazio e la Giunta “a porre in essere i necessari provvedimenti affinché l’Associazione teatri comunali del Lazio sia intitolata alla memoria del maestro Gigi Proietti”. La mozione n. 368 della consigliera Gaia Pernarella (M5s) impegna la Giunta ad “avviare nel minor tempo possibile tutti gli atti e le azioni necessarie a dotare la Regione Lazio di un Piano territoriale paesistico”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio

Ufficio Stampa