Appia antica, ok da Consiglio Lazio a nuovo Piano
Provvedimento approvato a maggioranza. Passa ancheun ordine del giorno sull'ampliamento delle aree da sottoporre a tutela.
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da
Daniele Leodori (Pd), ha approvato a maggioranza la proposta di deliberazione consiliare riguardante l’approvazione del Piano di riassetto del parco dell’Appia antica, che interessa i territori di Roma, Marino e Ciampino. Il documento era atteso da alcuni decenni: gettava infatti le sue radici nel 2002, quando ci fu una prima deliberazione a riguardo da parte del consiglio direttivo dell'ente parco. L’accelerazione dell'iter di approvazione è dovuto anche al commissariamento avvenuto con ordinanza del Tar n. 5786 del 2018.
L’Aula, al termine della seduta, ha anche dato l’ok a due ordini del giorno. Il primo, frutto di un lavoro di sintesi tra vari gruppi politici, impegna la Giunta e il presidente della Regione “a porre in essere tutte le azioni finalizzate ad approvare, nel primo provvedimento legislativo utile, l’ampliamento della perimetrazione del parco dell’Appia antica”, così da salvaguardare un'area di ulteriori 1.500 ettari, che include, tra gli altri, i terreni del santuario del Divino Amore. L’atto, presentato dal consigliere
Marco Cacciatore (M5s), è stato sottoscritto da
Davide Barillari (M5s),
Marta Bonafoni (Lista Zingaretti),
Mauro Buschini (Pd),
Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali),
Paolo Ciani (Cs),
Gino De Paolis (Lista Zingaretti),
Francesca De Vito,
Roberta Lombardi,
Valerio Novelli,
Loreto Marcelli (tutti del Movimento 5 stelle),
Daniele Ognibene (Leu),
Eugenio Patanè (Pd),
Sergio Pirozzi (Lista Pirozzi) e dal vicepresidente del Consiglio,
Devid Porrello. Rappresenta un primo passo nella direzione di un ampliamento dell’area protetta del parco, auspicato tra l’altro dalla gran parte di comitati, associazioni e portatori di interessi ascoltati dalla ottava commissione durante l’iter di esame del provvedimento votato dall’Aula.
Il secondo ordine del giorno, a firma del capogruppo di Forza Italia,
Antonello Aurigemma, impegna la Giunta a: “realizzare una pianificazione territoriale attiva dei servizi e delle infrastrutture”, “lanciare un grande progetto europeo e dell’Unesco” per le aree archeologiche; “creare punti di accoglienza strategici”, “precisare meglio i rapporti tra il parco e la città”.
“È un importante traguardo raggiunto da tutti noi - ha dichiarato l’assessore
Enrica Onorati, che ieri aveva illustrato all’Aula il provvedimento -: dopo oltre quindici anni, il parco dell’Appia antica ha il suo Piano, basato su un sereno connubio tra tutela ambientale, paesaggistica e archeologica e le esigenze di sviluppo di un territorio protetto, sulla valorizzazione e sulla promozione di ogni attività compatibile e sostenibile, partendo proprio dalle attività agricole che caratterizzano un paesaggio unico della campagna romana, al cui interno, non dimentichiamolo, abbiamo un vero e proprio tesoro archeologico".
Tra i gruppi che hanno dichiarato il proprio voto contrario, Fratelli d’Italia, per bocca del capogruppo
Fabrizio Ghera: “Non condividiamo l’eccessivo entusiasmo di altre parti politiche: si tratta di un documento il cu iter è stato dettato dai tempi dalla magistratura. Vi sono degli atti, dei ricorsi, delle cause pendenti, che hanno fatto sì che si arrivasse alla nomina di un commissario ad acta a giorni. Di fatto, questo è un fallimento, perché si va a legiferare solamente perché si è mosso un altro potere importante, come la magistratura. Probabilmente abbiamo perso un’occasione di partecipazione, di ragionamento e studio sulla valorizzazione di siti così importanti”.
Roma, 18/07/2018
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