Turismo Lazio, presentato in commissione il Piano triennale 2019-2021
L’assessore al turismo Lorenza Bonaccorsi ha presentato oggi in Commissione regionale Cultura, spettacolo, sport e turismo, presieduta da Pasquale Cicciarelli, il Piano turistico triennale 2019-2021 della Regione Lazio. Il documento definisce gli obiettivi più importanti per il futuro del settore turistico della destinazione Lazio, strumento cardine per la programmazione previsto dalla legge regionale n. 13 del 2007.
“Il testo finale - ha spiegato l’assessore – è frutto di un percorso partecipato attraverso gli Stati generali del Turismo con cinque incontri, uno per provincia, 43 tavoli di lavoro e circa 80 contributi scritti. Il turismo è un settore in costante crescita – ha proseguito - costante crescita in Italia e nella nostra regione. Al primo posto per paesi di provenienza ci sono gli Stati Uniti (3,4 milioni di presenze), al secondo la Germania (1,6 milioni) e al terzo il Regno Unito (1,4 milioni). Importante è il flusso da tutto il nord Europa. Rispetto al piano precedente 2015-2017 si sono definite 9 aree territoriali e non più 7, aggiungendo Roma perché con caratteristiche a sé stanti e istituito l’area Litorale del Lazio per fotografare meglio bisogni e criticità del litorale”.
Dai dati, si evince infatti che Roma rappresenta l’80% delle presenze in regione, segue il litorale che riesce ad attrarre l’11% delle presenze mentre tutte le altre aree sono racchiuse nel restante 9% delle presenze turistiche.
Se “Roma è un brand fortissimo, una delle parole più ricercate su Google”, occorre rafforzare il brand Lazio, ma “per pensare di costruire un brand Lazio con le risorse che abbiamo porta a mettere in campo strategie particolari”, ha detto l’assessore, spiegando inoltre che “tutto il Piano è costruito in relazione agli obiettivi prioritari del Piano strategico nazionale: sostenibilità, innovazione, accessibilità, intersecate con tutte le azioni”.
Obiettivo “la crescita economica delle comunità laziali scegliendo un modello di turismo sostenibile che crea ricchezza ma la deve lasciare sui territori, sostegno alla delocalizzazione e destagionalizzazione, sempre rispetto alla centralità di Roma oggi invasa da un turismo massificato.".
Sono stati quindi individuati quattro ambiti strategici, definiti
cluster: turismo culturale e identitario; grandi eventi; turismo
outdoor; salute, enogastronomia e turismo rurale.
“E’ un Piano onesto, costruito sulle risorse che questo assessorato ha a disposizione e avrà, molto concreto e mirato alle cose più urgenti che si possono fare. Non è un libro dei sogni che non servirebbe a nessuno”, ha concluso l’assessore.
“Ben venga il Piano triennale ma smettiamo di ragionare per compartimenti stagni”, ha detto
Francesca De Vito (MS5) per la quale occorre una visione complessiva, sollecitando una programmazione che presenti il “Lazio della neve” nelle opportune fiere e di tener conto anche dei flussi del turismo locale e non solo internazionale. “Quando si parla di Roma la fotografia è impietosa, Roma fagocita tutto. Lavorare in maniera più concreta nella consapevolezza che si sta in un quadro limitato di risorse”, l’invito di
Marietta Tidei (Pd). Una forte critica è venuta da
Gaia Pernarella (MS5): “il Piano è bellissimo, non ho nulla di dire, è sicuramente una bella operazione creativa ma continua a non dare risposte alle imprese, che sono in ginocchio”. Rimettendo mano in continuazione ai regolamenti, secondo la consigliera pentastellata “non ci sono certezze, non c’è chiarezza”. Inoltre “questo Piano arriva a un anno dall’inizio della legislatura, presentato a maggio con una possibile approvazione prima della pausa estiva che forse slitterà a causa del “collegato” (ovvero le disposizioni di metà anno concernenti misure integrative, correttive e di coordinamento in materia di finanza pubblica regionale,
ndr) e forse il 2019 ce lo siamo perso”, annunciando quindi “un serio lavoro sul turismo nel collegato perché questo lavoro l’assessorato non l’ha fatto”.
“Non ci dobbiamo dimenticare da dove veniamo – ha ricordato
Sara Battisti (Pd) – senza neanche l’assessorato di riferimento nella scorsa legislatura. Aver scelto di costruire il piano attraverso i cinque appuntamenti raccogliendo tutti gli attori protagonisti è una modalità che non dobbiamo perdere. Questo piano è costruito con l’intenzione di lavorare sul lungo periodo; costruire un brand, un sistema turistico integrato può essere portato avanti solo se c’è la collaborazione di tutti gli enti”.
“I fondi sono molto esigui – ha rilevato il presidente
Ciacciarelli – dobbiamo supportare l’assessore per una programmazione seria e cercare risorse adeguate per far funzionare nel modo migliore questo comparto che secondo me è il
core business della Regione Lazio. Non posso immaginare che nella Regione Lazio non si riesca a trovare risorse adeguate”.
“Il percorso fatto è stato di ascolto dei territori, ora noi abbiamo l’onere di riascoltare alcuni attori sapendo che è un settore in grande trasformazione”, ha detto
Marta Leonori (Pd) ricordando le audizioni che ora attendono la commissione, auspicando “audizioni esaurienti ma rapide e lavorando anche sugli altri settori” che hanno a che fare con il turismo e “anche con le risorse perché se non abbiamo quelle è tutto più difficile, ma no a interventi a pioggia per micro iniziative che non arricchiscono i territori”.
Intanto è stato fissato a giovedì 27 alle ore 16 il termine per presentare l’elenco delle audizioni richieste.
Roma, 25/06/2019
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