Lazio, ok a criteri finanziamenti per riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità
La commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Rodolfo Lena, ha approvato all’unanimità lo schema di deliberazione n.72 concernente direttive, criteri e modalità per la concessione di finanziamenti per la promozione di interventi volti a favorire il riutilizzo e la fruizione sociale dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata per le annualità 2019 e 2020.
Oltre un milione 112mila euro le risorse disponibili a favore degli enti locali e delle associazioni del Terzo settore per interventi di ristrutturazione o recupero di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata acquisiti al patrimonio indisponibile degli enti locali. Di questi, 280mila euro sono destinati a finanziamenti per progetti presentati da Roma Capitale, oltre 552mila euro per progetti presentati dai comuni del Lazio, dalle province e dalla Città metropolitana di Roma, mentre i restanti 280mila euro sono destinati a finanziamenti presentati dalle organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, comunità terapeutiche e centri di recupero e cura dei tossicodipendenti e altre tipologie di cooperative di aiuto e assistenza.
“I beni confiscati nel Lazio sono 790 – ha spiegato il direttore della Direzione regionale affari istituzionali, personale e sistemi informativi, Alessandro Bacci – dei quali 448 in provincia di Roma, ubicati in 36 comuni; 208 in provincia di Latina (17 comuni); 97 in quella di Frosinone (13 comuni); 30 in provincia di Viterbo (6 comuni) e 7 in provincia di Rieti (2 comuni), per un totale di 74 comuni. Roma Capitale detiene 262 beni già assegnati ed altri in corso di assegnazione, mentre stiamo cercando di censire le assegnazioni che i comuni hanno dato in concessione alle associazioni del Terzo settore. Tuttavia non si deve pensare che i 790 beni siano solo ville e palazzi ma anche box. Un conto quindi è un bene riutilizzabile a fini sociali un conto una particella infinitesimale”.
Il relativo bando, ha confermato
la dirigente dell’Area affari generali, sicurezza integrata e beni confiscati alla mafia, Maria Calcagnini, sarà pronto per fine agosto.
“Un bene non ristrutturato diventa una sconfitta”, ha detto il presidente Lena che ha proposto di aumentare le risorse disponibili nel prossimo bilancio.
Alla seduta, ultima prima della pausa estiva, erano presenti i consiglieri Sara Battisti (Pd), Chiara Colosimo (FdI), Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali), Valentina Corrado (M5S) e Marta Leonori (Pd).
Roma, 07/08/2019
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