Bilancio Lazio. Il Consiglio approva il defr 2020-2022
Via libera al Documento di economia e finanza regionale per il prossimo triennio con 55 emendamenti. Sette gli ordini del giorno approvati
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto dal vicepresidente
Devid Porrello (M5s), ha approvato, a maggioranza, la proposta di deliberazione consiliare n. 37 presentata dalla Giunta regionale, “Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2020, Anni 2020-2022”. Il provvedimento, propedeutico ai lavori per l’esame del prossimo bilancio di previsione e della legge di stabilità regionale, è stato approvato con 55 emendamenti delle opposizioni, in gran parte riformulati dall’assessore al Bilancio,
Alessandra Sartore. Il Consiglio ha inciso sul documento presentato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e dall’assessore al Bilancio, con un’intensa attività emendativa, in commissione Bilancio prima (62 emendamenti approvati) e poi nell’Aula.
Il Consiglio regionale ha approvato anche sette ordini del giorno presentati da consiglieri del Movimento 5 stelle. Il primo odg approvato impegna la Giunta ad agire per “la ricognizione del personale in servizio presso le aree naturali protette regionali, con particolare riguardo alle figure professionali dei guardaparco” e “all’inserimento del relativo programma di assunzioni nel nuovo piano triennale di fabbisogno del personale regionale”, nonché all’attivazione di procedure concorsuali per il reclutamento di personale. Il secondo ordine del giorno approvato impegna la Giunta a implementare i finanziamenti destinati all’ammodernamento delle opere idrauliche di competenza del consorzio di bonifica dell’Agro Pontino, mentre il terzo è finalizzato al recupero del complesso monumentale del convento di San Francesco nel comune di Terracina e a promuovere al suo interno l’istituzione dell’ecomuseo del litorale pontino.
Un ordine del giorno a prima firma
Gaia Pernarella impegna la Giunta a promuovere tutte le azioni volte alla definitiva istituzione del parco archeologico della villa di Domiziano a Sabaudia. Un altro, con la stessa consigliera Pernarella prima firmataria, impegna la Giunta ad attivare tutte le procedure per il ripristino e la messa in sicurezza della tratta Priverno-Terracina della linea Roma Formia. Un altro ordine del giorno, sempre con prima firma Pernarella e sottoscritto da consiglieri di tutti gli schieramenti della provincia di Latina, impegna la Giunta a predisporre gli atti necessari alla sottoscrizione di una convenzione tra Regione, comune di Monte San Biagio, parco regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi e Università della Tuscia, volta a combattere un agente patogeno presente all’interno della sughereta di San Vito nel comune di Monte San Biagio.
Silvia Blasi è la prima firmataria dell’ultimo odg approvato oggi, che impegna presidente e assessori competenti a garantire: in almeno un punto nascita per provincia l’erogazione del servizio di parto in analgesia epidurale h24, gratuito per tutti i giorni dell’anno; in tutti i punti nascita almeno una metodica non farmacologica di contenimento del dolore; la formazione di tutti gli operatori sanitari dei reparti interessati, adeguando organici e strutture. Respinti invece due ordini del giorno.
Di documento “superato”, “un consuntivo della programmazione vecchia del 2010”, nel suo intervento prima del voto ha parlato
Valentina Corrado, annunciando il voto contrario al Defr. A nome di tutto il centrodestra è intervenuto in dichiarazione di voto
Giancarlo Righini (FdI), il quale ha parlato di un testo “scarno”, che guarda “più al passato che al futuro”, sul quale non si può non dare un voto contrario.
Il Defr in sintesiIl Documento di economia e finanza regionale (Defr) della Regione Lazio analizza e sintetizza i risultati dell’attuazione delle politiche regionali (in tema economico, sociale, territoriale e finanziario) del medio periodo, e descrive gli obiettivi del prossimo triennio sostenuti dai tre pilastri strategici definiti per l’attuale legislatura: politiche per la redistribuzione e la riduzione delle disparità, politiche per la crescita sostenibile nell’ambiente, nella società, e nell’economia e, infine, politiche per la gestione controllata del bilancio e di razionalizzazione della spesa.
Il Defr descrive i risultati raggiunti in questi anni nel risanamento dei conti pubblici e nel miglioramento della gestione amministrativa: una maggiore tempestività dei pagamenti; la rinegoziazione di ampie quote del debito regionale con tassi più vantaggiosi e un risparmio di oltre 200 milioni; la riduzione del 94 per cento del portafoglio dei derivati; il passaggio da un disavanzo consistente a un avanzo di poco più di sei milioni di euro nel settore sanitario, prefigurando la conclusione della fase di commissariamento; la riduzione dei tempi – e delle procedure – per l’attuazione delle politiche co-finanziate con i fondi strutturali d’investimento europei per la realizzazione della Strategia Europa 2020.
Si tiene conto della cornice macroeconomica internazionale, per delineare gli scenari di crescita regionale per il prossimo triennio. Considerando che la manovra nazionale dovrebbe avere effetti sull’economia regionale, secondo il governo nazionale l’espansione media programmatica del Pil sarebbe, mediamente, pari a circa 0,2 punti percentuali; a quest’incremento si aggiungerebbe l’effetto della manovra regionale che avrebbe un volume complessivo di 7,1 miliardi di euro (4,9 mld di parte corrente e 2,2 miliardi di parte capitale). Tali effetti sono stati stimati in circa 0,9 punti percentuali in media d’anno tra il 2020 e il 2022.
Sulla base delle stime econometriche, Il Pil programmatico del Lazio dovrebbe, dunque, progredire dell’1,9 per cento nel 2020, dell’1,7 per cento nel 2021 e dell’1,3 per cento nel 2022. Il tasso di disoccupazione, nel 2019 pari al 10,4 per cento, dovrebbe scendere al 9,5 per cento già nel 2020.
Gli elementi della prossima manovra regionale, riportati nel Defr, sono riconducibili alla prosecuzione delle misure di riduzione dell’Irpef per le famiglie, alla disapplicazione della maggiorazione dell’Irap, all’intensificazione degli investimenti, per complessivi 2,2 miliardi, nel settore ambientale, in ambito di tutela del territorio, sulle reti infrastrutturali, nel settore della ricerca, nel settore dello sport, per lo sviluppo economico e per lo sviluppo rurale.
Va ricordato che, in materia di addizionale regionale Irpef, lo scorso anno si confermava, per il triennio 2019-2021, il ri-finanziamento del fondo per la riduzione della pressione fiscale, per complessivi 970 milioni di euro, e si anticipava il percorso di riduzione della pressione a carico delle imprese con la disapplicazione della maggiorazione pari allo 0,92 per cento dell’Irap nei confronti di specifiche attività economiche, per le imprese femminili di nuova istituzione e per le imprese operanti esclusivamente in determinati comuni montani, con un onere a carico del bilancio regionale di circa 20 milioni.
Per il prossimo triennio, al fine di garantire un’idonea copertura finanziaria agli sgravi fiscali prospettati, sono previsti interventi di ristrutturazione del debito finanziario e l’introduzione di nuove azioni di consolidamento delle entrate e di razionalizzazione delle spese.
In termini di indicatori di finanza pubblica, gli effetti della manovra 2020-2022 impatteranno sull’indebitamento netto (programmatico) che, rispetto allo scenario tendenziale, risentirà di un minor ricorso al mercato per complessivi 140 milioni di euro. Nello stesso periodo, il saldo primario si attesterà su valori positivi compresi tra 308 e 324 milioni, garantendo una significativa capacità di autofinanziamento degli investimenti per lo sviluppo. Conseguentemente, anche il profilo di breve-medio periodo dello stock di debito accentuerà il ritmo di riduzione (-1,3 per cento all’anno), rispetto al quadro tendenziale.
Roma, 02/12/2019
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