Il Garante dei detenuti della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, esprime apprezzamento, per la delibera del Consiglio comunale di Viterbo che ha istituito la nuova figura di garanzia
“L’istituzione del Garante dei detenuti da parte del comune di Viterbo è un importante segno di attenzione dell’amministrazione viterbese al mondo del carcere cittadino, ai detenuti, al personale, alla polizia penitenziaria. La garanzia dei diritti dei detenuti è garanzia di un buon funzionamento dell’istituzione penitenziaria e di valorizzazione delle professionalità e delle competenze del personale amministrativo, di polizia, sanitario e pedagogico che in essa opera”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale di Lazio e Umbria e Portavoce della Conferenza dei garanti territoriali delle persone private della libertà, Stefano Anastasìa, commenta la delibera con la quale il Consiglio comunale di Viterbo ha istituito la nuova figura di garanzia. Nella casa circondariale “Mammagialla” di Viterbo si trovano 530 detenuti, a fronte di una capienza effettiva di 404 posti, con un tasso di affollamento del 130 per cento.
“L’ente locale - prosegue Anastasìa - ha importanti attribuzioni nell’esecuzione penale e nel perseguimento delle finalità che la Costituzione assegna alla pena, dall’accesso ai diritti civili al sostegno sociale e all’inserimento lavorativo. Tutte condizioni per una efficace politica di sicurezza, che si misura sulla inclusione sociale degli autori di reato a fine pena in condizioni di sicurezza e legalità. Per questa ragione, a partire dal 2003, ben 54 comuni, oltre a 18 regioni, una provincia autonoma, nove province e tre aree metropolitane hanno istituito il Garante dei detenuti o delle persone private della libertà, e lo Stato ha riconosciuto l’importanza di questa funzione riconoscendo per legge ai Garanti territoriali la facoltà di visita degli istituti e di colloquio con i detenuti che possono rivolgerci reclami e doglianze”.
“Sono certo – conclude Anastasìa - che i detenuti, il personale penitenziario e la comunità viterbese non potranno che trarre giovamento da questa nuova presenza istituzionale del comune di Viterbo nella vita della casa circondariale di Mammagialla una delle più importanti – per funzioni e dimensioni – dell’intero territorio regionale”.
Roma, 04/12/2020
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