Gli agenti hanno scoperto casi di criminalità organizzata soprattutto nel corso dei controlli sugli abusivi. Ritenuto utile l’accesso alla banca dati interforze. Torna in primo piano il nodo della carenza di personale
Audizione oggi in commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata del Consiglio regionale, presieduta da Baldassarre Favara, del comandante della polizia municipale di Roma Diego Porta. Il capo della Municipale ha insistito sulla carenza di organico del Corpo, che conta su circa cinquemila e 800 addetti in luogo dei circa ottomila e 450 previsti dalla pianta organica. A breve dovrebbe sbloccarsi il concorso per 300 nuovi agenti e vedere la luce il nuovo regolamento di polizia urbana della Capitale, che è strumento imprescindibile per la lotta a tutta una serie di fenomeni di illegalità. Porta ha anche parlato della necessità di una formazione omogenea per la polizia locale a livello regionale, per la quale si potrebbe sfruttare la Scuola di polizia municipale del comune di Roma.
La carenza di organico, secondo Porta, è aggravata dall’età media molto alta (53 anni) degli uomini in servizio. Si è appena provveduto all’accorpamento dei gruppi in linea con quello avvenuto nei municipi e sono stati fatti ruotare i comandanti di gruppo. Quanto al tema specifico dell’audizione, vale a dire la sicurezza pubblica e le attività di contrasto al crimine nel territorio di Roma, il comandante ha precisato che la conoscenza da parte della polizia municipale di fenomeni di criminalità organizzata è sempre occasionale, in quanto collegata alle attività istituzionali della Municipale, specie a quella di polizia amministrativa, nei confronti dei venditori ambulanti non autorizzati.
Si tratta di un’attività indefessa degli agenti, ma purtroppo anche contingente, senza la possibilità, il più delle volte, di risalire alla filiera che rifornisce gli abusivi. I venditori sono di norma extracomunitari, che bisogna poi identificare in strutture di altri corpi, visto che la polizia locale non ne dispone. Così come la Municipale non ha la possibilità di accedere alla banca dati delle altre forze di polizia, con conseguente ritardo e pregiudizio delle attività di istituto. “Attività di contrasto alla criminalità è più propriamente quella svolta dal nucleo di polizia giudiziaria (circa 130 agenti) distaccato presso la procura della Repubblica”, ha affermato Porta. Impegnativo è anche il contrasto all’abusivismo alberghiero ed extralberghiero, specie per ciò che riguarda l’evasione del contributo di soggiorno. Il servizio “Io segnalo” poi, per quanto utile, è una fonte di lavoro notevole per la polizia locale che si estende a tutte le materie, ma esso dà luogo anche ad abusi da parte degli utenti.
Il presidente Favara ha chiesto se emergano riscontri sulla presenza della criminalità organizzata anche dai controlli sulle attività commerciali in sede fissa. La risposta da parte del comandante è stata affermativa poiché queste ultime attraggono sicuramente più appetiti criminali rispetto all’ambulantato, che ha un carattere più minuto. Tra i consiglieri, Michele Baldi (lista Zingaretti) ha elogiato il comandante per il clima nuovo che a suo avviso ha creato nel Corpo e si è detto in disaccordo sulle rotazioni, che secondo Baldi privano determinati settori di personale di esperienza, sia per materie che per territorio. Riciclaggio e usura, insieme alla droga, sono i problemi di criminalità della Capitale, secondo Baldi. Collegamento alla centrale interforze e nuove tessere di riconoscimento (già pronte) da consegnare al personale sono, ad avviso del consigliere, i primi passi da fare.
Olimpia Tarzia (lista Storace) ha posto la questione della prostituzione e quella delle slot machines. Sulla prima, Porta ha detto di confidare molto nel nuovo regolamento di polizia urbana, in via di aggiornamento, come strumento di lotta al fenomeno. Un problema di competenze che si incrociano con quelle dei Monopoli di stato è invece ciò che impedisce un’azione più efficace contro le ludopatie.
A Giampaolo Manzella (Pd), che ha chiesto come la Regione possa aiutare la polizia municipale, Porta ha risposto con l’urgenza delle problematiche della formazione e dell’auspicato albo dei comandanti della polizia locale. Su un altro spunto di Manzella, il coordinamento tra municipio e gruppo di polizia municipale, il comandante ha ammesso un problema di doppia dipendenza del comandante di gruppo dal comandante generale e dal presidente del municipio, con potere di direttiva. Importante per Fabrizio Santori (FdI) sarebbe cambiare la normativa sul commercio, per dare migliori strumenti alla polizia locale. Il contrasto al terrorismo - ha poi risposto Porta a Santori - non compete alla polizia locale e il problema del rovistaggio potrebbe anch’esso risolversi con il nuovo regolamento di polizia urbana. A Gianluca Perilli (M5s), secondo cui sarebbe utile recuperare gli uomini distaccati presso la procura, Porta ha risposto che il patrimonio di professionalità di questo personale lo rende indispensabile ai magistrati.
Roma, 30/03/2017
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