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Al via in prima commissione l'esame del "Taglia leggi" del Lazio

Approvati i primi due articoli della proposta di Giunta. Prossima seduta il 21 aprile.
Con l’approvazione dei primi due articoli su quattro, è iniziato oggi nella commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale del Lazio l’esame della proposta di legge n. 68 “Disposizioni per la semplificazione normativa e procedimentale e abrogazione espressa di leggi regionali”, di iniziativa della Giunta regionale. Si tratta, in altre parole, del “taglia leggi” del Lazio.

Il provvedimento, infatti, si inserisce nel percorso già avviato da alcuni anni a livello europeo e nazionale che intende semplificare e migliorare la qualità della produzione normativa. In particolare, si fa riferimento all’articolo 14 della legge n. 246 del 2005, che ha introdotto a livello nazionale lo strumento del cosiddetto taglia leggi, per la riduzione del numero delle leggi presenti nell’ordinamento italiano attraverso tre fasi: la prima, volta alla ricognizione di tutte le norme in vigore; la seconda, volta all’abrogazione delle leggi inutili; la terza, infine, tesa a razionalizzare e riordinare tutte le norme esistenti, attraverso l’accorpamento per materia in testi unici. In tal senso, quindi, la proposta di legge n. 68 interviene sulle le norme relative alle materie di competenza regionale ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione italiana.

Oggi la prima commissione, presieduta da Fabio Bellini, ha dunque approvato i primi due articoli del provvedimento, presente l’assessore regionale ai rapporti con il Consiglio, Mauro Buschini. Il primo riguarda l’azione di ricognizione annuale delle disposizioni regionali da abrogare, affidata alla Giunta regionale che poi dovrà presentare al Consiglio un’apposita legge recante l’elenco delle disposizioni sulle quali intervenire. Con l’approvazione di due emendamenti, la commissione ha inserito in questo procedimento anche l’attività del Comitato per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali (istituito con la legge regionale 8 giugno 2016, n. 7), sia in fase di ricognizione (emendamento del presidente dello stesso Comitato, Pietro Sbardella) e sia nella fase successiva, tramite un parere da trasmettere alla commissione competente prima di iniziare l’esame della proposta di legge (emendamento del Movimento 5 stelle).

L’articolo 2 (approvato con cinque emendamenti), fa riferimento alla terza fase dell’attività della semplificazione, prevedendo l’adozione di testi unici volti a organizzare in modo coerente e facilmente consultabile le disposizioni relative alla regolamentazione di ciascun settore, anche attraverso la semplificazione del linguaggio normativo. La seduta è stata sospesa durante l’esame dell’articolo tre e verrà ripresa venerdì 21 aprile, come ha annunciato il presidente Bellini.

 

[LuS]

Roma, 10/04/2017


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