Cittadinanza U.E. - Partecipa alla consultazione. "Cittadinanza dell'Unione europea: dite la vostra su valori comuni, diritti e partecipazione democratica"

Il Consiglio regionale del Lazio invita a partecipare alla Consultazione pubblica della Commissione europea "Cittadinanza dell'Unione europea: dite la vostra su valori comuni, diritti e partecipazione democratica" rivolta ai cittadini, alle organizzazioni della società civile ed ai portatori d'interesse.

Il Consiglio regionale - spiega il consigliere Piero Petrassi, presidente della Commissione Affari europei - intende rafforzare azioni di informazione e partecipazione del territorio nell'ambito delle iniziative promosse dall'Unione europea in attuazione della legge regionale n. 1 del 2015 che disciplina la partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio

Ambito ed oggetto della Consultazione

I cittadini dell'Unione europea (UE) godono di una serie di diritti importanti. Ad esempio, hanno il diritto di spostarsi liberamente e risiedere all'interno dell'Unione europea. Hanno anche il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni europee e comunali in un altro paese dell'UE nel quale risiedono alle stesse condizioni dei cittadini di tale paese. Inoltre, hanno il diritto di non essere discriminati per motivi di nazionalità.

La Commissione europea è impegnata a tutelare e rafforzare i loro diritti. Nel 2013 ha pubblicato una relazione sulla cittadinanza dell'Unione europea che elenca 12 azioni per aiutare i cittadini ad esercitare i loro diritti UE in sei settori chiave: rimuovere gli ostacoli per lavoratori, studenti e tirocinanti UE; ridurre la burocrazia negli Stati membri; tutelare i membri più vulnerabili della società; eliminare gli ostacoli a fare acquisti nell'UE; fornire informazioni accessibili e mirate sui diritti nell'Unione europea e accrescere la partecipazione alla vita democratica dell'UE.

La Commissione europea intende conoscere gli eventuali ostacoli che si possono incontrare nella vita quotidiana in quanto cittadini di un paese dell'Unione europea che vivono, studiano, lavorano, fanno acquisti o semplicemente si recano in altri paesi dell'Unione europea. Intende inoltre conoscere le idee su come eliminare tali ostacoli, rendere più semplice la cittadinanza dell'Unione europea ed esercitare i propri diritti nella vita di tutti i giorni.

In quanto cittadini di un paese dell'Unione europea si è anche cittadini europei. Questo conferisce una serie di diritti importanti tra cui:

- circolare e soggiornare in qualsiasi paese dell'Unione europea;

- non subire discriminazioni sulla base della nazionalità;

- votare ed essere candidati alle elezioni comunali ed europee nel paese dell'UE di residenza;

- se il vostro paese non è rappresentato, di essere assistiti dall'ambasciata di un altro paese dell'UE o da un consolato di fuori dell'UE, alle stesse condizioni di un cittadino di quel paese.

Per la Commissione europea è importante conoscere le idee e le esperienze dei cittadini dell'Unione europea. Questa Consultazione pubblica offre la possibilità di condividere la propria opinione e esperienza sulle questioni relative ai diritti di cittadini dell'Unione europea nonché su cosa la Commissione europea potrebbe fare per rendere più semplice la vita ai cittadini quando esercitano i loro diritti nell'Unione europea rispondendo al questionario online al seguente link https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/76c39c36-3936-4aaf-a925-0bee0896facd?draftid=cf84d555-d874-4fe9-81ea-81cf313c16f6&surveylanguage=IT&serverEnv

È possibile partecipare alla Consultazione pubblica, compilando il questionario, fino al 7 dicembre 2015

Testo tratto dal sito web della Commissione europea

Per maggiori informazioni sulla Consultazione pubblica è possibile rivolgersi all'area "Adempimenti derivanti dall'appartenenza all'Unione europea" del Consiglio regionale e consultare i seguenti siti web:

http://ec.europa.eu/justice/citizen/index_it.htm

http://ec.europa.eu/justice/newsroom/citizen/opinion/150826_en.htm