Il documento era stato previsto dalla riforma del welfare approvata in Consiglio nel 2016. Sono 423 i milioni di euro che finanzieranno gli interventi previsti fino al 2019, ai quali si aggiungeranno ulteriori risorse statali e comunitarie.
Per la redazione del Piano la Giunta si è avvalsa del supporto tecnico ed operativo di un organismo scientifico esterno, invitando ad una specifica gara ad evidenza pubblica otto università del Lazio. È stato l’ateneo di Roma Tor Vergata, in associazione temporanea con il Forum del terzo settore e l’associazione Oasi, ad aggiudicarsi l’appalto. Parallelamente, si è intrapreso un percorso ad alto grado di partecipazione e trasparenza, durato sette mesi, in grado di coinvolgere tutti gli attori sociali e di acquisirne i contributi.
Il Piano all’esame della commissione introduce un nuovo modello di governance delle politiche sociali fondato sulla centralità della persona, sulla partecipazione e sulla integrazione. Tra gli obiettivi specifici : superare la soglia delle povertà, rinforzare le reti aumentando la coesione delle comunità locali, ridurre l’isolamento e la solitudine delle persone a maggior rischio di esclusione sociale, assicurare servizi di qualità in tutti i territori in modo omogeneo, agevolare i percorsi di accesso e di presa in carico integrata, aumentare l’appropriatezza degli interventi in una logica di welfare generativo volto a superare forme di dipendenza, migliorare l’efficienza del sistema, migliorare la conoscenza degli stati di bisogni per una più rispondente ed efficace programmazione e gestione del sistema integrato dei servizi sociali e sociosanitari.
Per la piena realizzazione degli obiettivi sopra elencati, saranno utilizzate le risorse finanziarie già stanziate dalle leggi regionali e dagli atti amministrativi relativi al bilancio regionale per il triennio 2017-2019, per un totale di 423 milioni di euro, dei quali circa duecento sono risorse statali. In aggiunta, si attingerà anche i fondi provenienti dal Por Fse 2014-2010 (132 milioni di euro), ulteriori risorse statali erogate per l’attuazione della legge 112/2016 “Dopo di noi”, le risorse concesse al Lazio per il finanziamento di programmi distrettuali per la vita indipendente delle persone con disabilità, relative ai bandi ministeriali 2014-2015-2016 la cui attuazione va a regime nel 2017.
Il Piano individua infine degli obiettivi minimi di servizio da garantire su tutto il territorio regionale e chiamati Livelli essenziali delle prestazioni. "Intendiamo così - ha spiegato l'assessore Visini - superare gli squilibri finora esistenti, ispirandoci a valori di universalità e omogeneità degli interventi".
Roma, 30/05/2017
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