In XII commissione il punto su zone terremotate e dissesto idrogeologico

A due anni dal sisma, focus su ricostruzione, finanziamenti, rimozione macerie e messa in sicurezza, strumenti urbanistici e interventi economici per il rilancio del territorio. Sessione dedicata anche alla tutela del sistema idrogeologico.
Un momento dell'audizione 07/06/2018 - La commissione “Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione” del Consiglio regionale del Lazio ha effettuato oggi una serie di audizioni sulla situazione nelle zone colpite dal sisma di due anni fa e una sullo stato dell’arte degli interventi in tema di dissesto idrogeologico.

Sulla prima questione, dalle relazioni di due assessori regionali, emerge un quadro fatto di luci e ombre. Il presidente della commissione denuncia ritardi nella ricostruzione a causa soprattutto di procedure complicate. L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, commercio e artigianato, start-Up, "Lazio Creativo" e innovazione ha parlato di contributi e fondi destinati ai comuni del cratere, elencando tutte le risorse economiche stanziate da Stato e Regione, con relativi bandi e leggi di riferimento. Per quanto riguarda i fondi europei, si è deciso di spostare i 56 milioni di euro del POR FESR, inizialmente previsti per la ricostruzione, sulle azioni di prevenzione sismica. Con riferimento ai finanziamenti esclusivamente regionali, l’assessore ha illustrato gli interventi per sostenere le imprese operanti nei 15 comuni del Lazio rientranti nell’area del cratere sismico (circa 16,5 milioni), più altre iniziative tese a rilanciare le attività produttive (delocalizzazioni temporanee, contributi integrativi e di solidarietà, servizio “pronto spesa e non solo”). Poi ci sono gli interventi messi in campo con risorse statali attribuite alla Regione Lazio, ex articoli 20 e 20bis del decreto legge 189/2016: sostegno agli investimenti produttivi (4,9 milioni di euro) e contributi a fondo perduto per danni economici indiretti alle imprese (4,6 milioni di euro). L’assessore ha anche annunciato la creazione di una task force composta da Lazio Innova e Ufficio speciale della ricostruzione per favorire l’accesso a queste misure.

L’assessore regionale alle Politiche abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero ha invece fatto il punto sullo stato di attuazione di rimozione e smaltimento delle macerie nelle aree del sisma, soffermandosi anche sulla situazione attuale e sugli scenari futuri in merito agli strumenti urbanistici in deroga. Su questo punto il presidente della commissione ha posto una serie di quesiti e di spunti che hanno suscitato un ampio dibattito cui hanno partecipato tutti e sette i consiglieri membri della dodicesima commissione. L’altro tema oggetto delle audizioni odierne, quello del dissesto idrogeologico, è stato trattato insieme all’assessore regionale ai Lavori pubblici e tutela del territorio, Mobilità, con particolare riferimento allo stato di attuazione degli interventi di messa in sicurezza delle aree a rischio R4 e R3 del territorio regionale. L’assessore ha elencato tutte le risorse finanziarie attualmente impegnate per la prevenzione, l’abbattimento dei rischi e la messa in sicurezza. Ci sono 90 milioni di euro di provenienza europea, attraverso l’attuazione dell’Azione 5.1.1. del Por-Fesr 2014-2020: 55 milioni per dissesti gravitativi e 35 per dissesti idraulici, per un totale di 72 interventi. A questi vanno sommati 10 milioni di euro di interventi regionali per l’attuazione del Programma straordinario per il dissesto idrogeologico previsto dal decreto legge 30 dicembre 2015, n. 210 (Delibere di Giunta n. 229 e 511 del 2016), per un totale di 58 interventi. Infine, l’assessore ha elencato tutti gli altri interventi ricadenti in aree R3 e R4, finanziati con altre risorse (fondi del Ministero dell’Ambiente; Fondi per lo sviluppo e la coesione; delibera di Giunta n. 741 del 2015).

La programmata audizione conclusiva con l’assessore alle Politiche per la ricostruzione è stata aggiornata, anche alla luce dei molteplici temi emersi. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio