Via libera in decima commissione a delibera sull'abbattimento del valore degli alloggi Erp

Il provvedimento torna in Giunta per l’approvazione definitiva, integrato da sette osservazioni votate oggi.
05/03/2020 - La commissione Urbanistica, politiche abitative, rifiuti, presieduta da Marco Cacciatore (M5s), ha dato oggi parere favorevole (a maggioranza, con l’astensione dello stesso presidente) allo schema di deliberazione di Giunta n.96, con cui vengono individuati i criteri e i pesi di abbattimento del valore degli alloggi Erp in zone di pregio sulla base delle “Direttive per l’attuazione delle procedure di alienazione degli alloggi di elevato pregio immobiliare facente parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica” approvate con la precedente delibera di Giunta n. 410 del 2019.

Si tratta di un provvedimento illustrato nella stessa commissione nella seduta del 9 gennaio da Manuela Manetti, direttore regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica. Manetti aveva spiegato che lo schema di delibera n. 96 fa seguito alla delibera di Giunta n. 410 del 2019 che, unitamente al Piano di risanamento 2019-2023 dell’Ater del comune di Roma, ha definito le direttive per l’attuazione delle procedure di alienazione degli alloggi di elevato pregio immobiliare facenti parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (Erp), indicando non solo le modalità di alienazione e i soggetti legittimati all’acquisto ma anche le garanzie a tutela degli inquilini assegnatari non acquirenti, le modalità di determinazione del valore di vendita mediante l’utilizzo dei valori minimi dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) e le modalità di individuazione e di approvazione dei criteri di abbattimento, fino a un massimo del 50 per cento degli stessi. Quest’ultimo punto è proprio l’oggetto del provvedimento ripresentato oggi in decima commissione, dopo che nella precedente seduta i commissari avevano deciso di rinviare il parere per approfondire alcuni punti della delibera e preparare le relative osservazioni.

Osservazioni che sono state esaminate e votate oggi. Col parere favorevole degli uffici dell’assessorato, ne sono state accolte sei a firma dei consiglieri Enrico Panunzi, Enrico Maria Forte, Emiliano Minnucci, Eugenio Patanè (tutti del Pd) e Paolo Ciani (Centro Solidale–DemoS), più una presentata da Cacciatore. Di seguito, i quattro criteri scelti dalla Giunta – con relative percentuali – per l'abbattimento del valore minimo Omi di alienazione dell’alloggio, sulla base sia della normativa nazionale sia di provvedimenti analoghi emanati in altre Regioni (in grassetto le modifiche proposte con le osservazioni approvate oggi):

a) stato occupazionale dell’alloggio – Abbattimento del 40 per cento (era il 30) qualora l’assegnatario sia regolare nel pagamento dei canoni e del 30 per cento (era il 20) nel caso di morosità superiore a tre canoni di locazione;
b) fabbricati senza ascensori – Abbattimento del 5 per cento (esclusi i fabbricati con altezza pari o inferiore ai due piani);
c) stato conservativo del fabbricato – Abbattimento del 10 per cento per i fabbricati con più di 25 anni (esclusi quelli oggetto di interventi di riqualificazione negli ultimi 10 anni);
d) localizzazione dei fabbricati in contesti degradati – Abbattimento del 5 per cento per le unità con affaccio in contesti degradati, discariche, ferrovie, tangenziali, autostrade, impianti industriali.

Tutti i criteri di abbattimento del valore degli alloggi si applicano in pieno solo ai soggetti il cui reddito complessivo dell’assegnatario e del nucleo familiare, alla data di approvazione del piano di alienazione, sia inferiore al limite di decadenza di cui all’articolo 50 della legge regionale n. 27/2006 (attualmente, con adeguamento annuale Istat, è pari a poco più di 27mila euro). In caso contrario, l’abbattimento è ridotto della metà. Gli abbattimenti non potranno comunque essere superiori al 50 per cento in caso di alloggi privi di ascensore ed al 45 per cento per gli altri.

Viene chiesto di riconoscere, in ogni caso, un abbattimento del 50 per cento del valore di alienazione dell’alloggio ai seguenti soggetti (allegato A della delibera di Giunta n. 410/2019):
a) gli assegnatari, o su richiesta dell'assegnatario, i componenti il nucleo familiare conviventi con l’assegnatario;
b) i figli non conviventi dell’assegnatario, su richiesta dell’assegnatario, purché in possesso dei requisiti per la permanenza nell’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica.


L’osservazione presentata da Cacciatore, infine, propone di eliminare dalla delibera la disposizione che destina una parte dei proventi derivanti dai piani di alienazione degli alloggi di pregio al risanamento delle Ater, lasciando tutto l’utilizzo per la programmazione e l’attuazione di interventi riferiti all’acquisto/realizzazione di nuovi alloggi Erp e alla manutenzione straordinaria e al frazionamento degli stessi.
Presenti alla seduta, oltre a Cacciatore, i consiglieri Panunzi, Forte, Minnucci e Ciani. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio