Audizione in commissione Lavoro dell'assessore Di Berardino sulle misure da Covid-19

Illustrati i provvedimenti già assunti e quelli da assumere per fronteggiare l’emergenza da coronavirus. Accordi su cassa integrazione in deroga e telelavoro.
La presidente della nona commissione, Eleonora Mattia, con l'assessore Di Berardino, durante una precedente audizione. 03/04/2020 - La commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Eleonora Mattia (Pd), ha incontrato oggi in audizione l’assessore regionale Claudio Di Berardino, titolare delle deleghe al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola e diritto allo studio, Politiche per la ricostruzione, in merito ai provvedimenti assunti e da assumere per fronteggiare l'emergenza da Covid-19 negli ambiti di competenza. La seduta si è svolta in modalità telematica.

In apertura di audizione, Di Berardino ha ricordato il decreto del Governo pubblicato il 24 marzo che assegna le risorse alle Regioni per la cassa integrazione in deroga. “Abbiamo subito convocato una riunione con le parti datoriali e i sindacati – ha detto l’assessore – e già il giorno dopo abbiamo siglato l’accordo quadro. Dopo sole 12 ore abbiamo attivato l’iter amministrativo per dare la possibilità a tutte le imprese di poter fare la richiesta per la cassa integrazione in deroga all’Inps tramite la Regione”. L’assessore ha spiegato che il decreto prevedeva per le aziende con numero di dipendenti superiore a cinque di fare accordi con le organizzazioni sindacali più rappresentative entro 5 giorni. Nel Lazio e in altre Regioni si è deciso di ridurre tale termine a tre giorni “perché abbiamo bisogno tutti, soprattutto i lavoratori, di accorciare più possibile i tempi”, ha detto Di Berardino. Scaduti i tre giorni senza accordo, le aziende possono comunque procedere alla richiesta di cassa integrazione in deroga alla Regione. Per quanto riguarda invece le aziende con meno di cinque addetti, il decreto non prevede accordi, ma nel Lazio si è deciso di assicurare una informativa alle organizzazioni sindacali, una comunicazione senza trattativa.

Un altro importante punto dell’accordo, ha spiegato di Berardino, riguarda le aziende artigiane, che secondo il decreto devono prima utilizzare il fondo degli enti bilaterali e poi passare alla cassa integrazione in deroga. Su questo punto la Regione ha trovato una soluzione anche per quelle che non sono in regola con la contribuzione nelle casse settoriali, per tutelare tutti i lavoratori. Si è deciso infatti di consentire agli inadempienti di potersi mettere in regola attraverso una rateizzazione molto lunga e poter così attivare attuali misure di sostegno ai lavoratori.

Per quanto riguarda la procedura, Di Berardino ha chiarito che sono stati potenziati gli uffici regionali e disposti turni anche su sabato e domenica per dare massima velocità alla lavorazione delle pratiche. A tal proposito, l’assessore ha detto che “ad oggi abbiamo avuto 20.336 domande presentate dalle aziende, che coinvolgono 48.798 lavoratori. Il 76,5 per cento delle domande arriva dalla provincia di Roma; il 9,5 per cento da quella di Latina; il 6 per cento da Frosinone; il 5,7 da Viterbo e il 2,2 dalla provincia di Rieti. Domande che al momento vanno a utilizzare circa 90,8 milioni di euro sui 144, 445 milioni complessivi che abbiamo a disposizione, corrispondenti a una prima tranche di risorse stanziate dal Governo”. Secondo i dati raccolti fino ad ora, il 94,4 per cento delle richieste riguarda aziende con meno di cinque dipendenti.

L’assessore ha poi citato i bandi predisposti nei giorni scorsi per agevolare lo smart working, soprattutto nei comuni, e le iniziative per le scuole, subito dopo la chiusura, per agevolare i lavoratori, in particolare quelli che svolgono servizi di assistenza alle persone con handicap. “Si è data ai presidi la facoltà di definire, in questa fase complicata di telelavoro e di lezioni a distanza, la possibilità per i lavoratori di mantenere i rapporti con i ragazzi e allo stesso tempo di rimanere agganciati alla retribuzione.

Dopo la relazione dell’assessore, si sono registrati numerosi interventi dei consiglieri con richieste di chiarimenti o di ulteriori informazioni. In particolare, Roberta Lombardi e Loreto Marcelli del Movimento 5 stelle, ma anche Antonello Aurigemma e Chiara Colosimo di Fratelli d’Italia, hanno chiesto quante richieste di cassa integrazione in deroga si riescono a lavorare in un giorno e hanno espresso perplessità quando hanno appreso dall’assessore che sono 150 da portare a breve a 500. “Più di 20mila domande con 500 risposte al giorno significa che i tempi per i rimborsi sono troppo lunghi”, ha detto Lombardi. Sono intervenuti anche Valentina Grippo (Pd) su scuola e formazione, Marta Bonafoni (Lista Civica Zingaretti) su tirocini, didattica a distanza e assistenza per alunni disabili e Orlando Tripodi (Lega) contro i tempi allungati dalle procedure di accordo con i sindacati per la cassa integrazione.

In chiusura di seduta, la presidente Mattia ha espresso preoccupazione per i dati sulla cassa integrazione, soprattutto quelli relativi alle aziende con meno di cinque dipendenti, “perché – ha detto – faranno fatica a riprendere la normale attività, pensate a quelle con un solo dipendente. Per questo motivo – ha aggiunto Mattia – è necessaria una stretta collaborazione tra maggioranza e opposizione e tutti i corpi intermedi, per lavorare alle misure di contenimento della crisi. La Giunta è stata prontissima con le prime misure di resistenza”. La presidente ha anche annunciato che, a partire dalla prossima settimana, la commissione si riunirà di nuovo con Di Berardino, per valutare insieme anche le misure che interessano le altre deleghe dell’assessore: scuola, formazione, ricostruzione.

Hanno partecipato alla seduta, oltre alla presidente Mattia e ai consiglieri già citati, anche , Daniele Giannini (Lega), Fabrizio Ghera (FdI), Michela Califano (Pd), Eugenio Patanè (Pd) e Valentina Corrado (M5s). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio