In commissione Agricoltura il passaggio dall'ex Consorzio di bonifica interregionale Aurunco a quello del Sud Pontino

Per finalizzare il processo “manca davvero poco per addivenire a un atto di giunta”, ha assicurato l’assessore Onorati.
Un campo agricolo. 08/06/2020 - La commissione Agricoltura, ambiente, presieduta da Valerio Novelli (M5s) ha tenuto oggi un’audizione con l’Assessore all’Agricoltura Enrica Onorati e il Commissario Straordinario per i Consorzi di bonifica “Agro Pontino” e “Sud Pontino” Sonia Ricci in merito alla ristrutturazione e all'ammodernamento delle opere idrauliche di competenza del Consorzio di Bonifica, le attività per la manutenzione dei fossi e dei canali, la fornitura dei servizi essenziali agli agricoltori, il compimento delle previsioni della legge regionale 50/1994 relativamente all'ex Consorzio di bonifica interregionale Aurunco.

L’audizione, richiesta dai consiglieri Gaia Pernarella (M5s) e Giuseppe Simeone (FI), ha riguardato in particolare la situazione degli imprenditori agricoli dei comuni del sud Pontino di Castelforte, Santi Cosma e Damiano e Minturno. Il passaggio burocratico amministrativo dal Consorzio Aurunco di Bonifica di Sessa Aurunca (ubicato nella regione Campania) al Consorzio di Bonifica Sud Pontino, deciso due anni fa dalla Regione Lazio che ha recepito le istanze dei sindaci, degli agricoltori e delle comunità interessate, non è ancora avvenuto, con la conseguenza che i terreni ricadenti nei comuni laziali di competenza del Consorzio Aurunco, pari a 4mila799 ettari, si trovano, come ha detto Pernarella, in un “limbo”.

Una audizione che – come ha spiegato Pernarella – nasce su sollecitazione degli agricoltori più a sud della provincia, “per risolvere definitivamente la situazione” di questi agricoltori “che non sono più nel consorzio campano ma non sono neanche stati assorbiti dal consorzio della provincia di Latina”, mettendo nel contempo in rilievo la vetustà delle infrastrutture gestite dal Consorzio del Sud Pontino, che hanno necessità di manutenzione.

“Devono partecipare a pieno titolo nel Consorzio agrario di Latina e Fondi”, ha ribadito anche Simeone, che, porgendo gli auguri per la nuova nomina di coordinatore di tutti i consorzi laziali al Commissario Straordinario Sonia Ricci, ha messo in luce il problema dell’irrigazione di quei terreni.

“Non stiamo all’anno zero”, ha risposto Ricci - che ha inviato ai consiglieri due relazioni - spiegando che un ulteriore sopralluogo per il passaggio di consegne previsto per l’11 marzo e arrivare al protocollo di intesa è saltato per via dell’emergenza Covid-19.

Secondo l’assessore Onorati, “il problema non è dato dal passaggio transitorio ma risiede in un deficit strutturale organizzativo da parte del consorzio Aurunco. Quello che è purtroppo avvenuto con la stessa costanza – ha spiegato l’assessore dopo un minuzioso excursus dei numerosi atti amministrativi intercorsi fra le due Regioni per addivenire alla soppressione del Consorzio Aurunco per la parte pontina - oltre a deficit di servizio, è dovuto a ripetuti furti e atti vandalici su due impianti, in particolare su quello di Porto D’Arzino”, in particolare uno ad aprile 2019 per il quale “sono stati denunciati danni e furti per circa 60milioni di euro”, un altro ad aprile 2019 per ulteriori 400mila euro di danni e poi l’ultimo il 7 maggio scorso “che non fa che depotenziare la funzionalità di Porto d’Arzino che comunque è in corso di ristrutturazione”. “Gli ultimi due anni sono stati di lavorio importante sia a livello amministrativo che di confronto politico – ha tenuto a precisare Onorati - Non è un percorso semplice ma manca davvero poco per addivenire a un atto di giunta che possa continuare questo percorso” dettato dalla legge regionale 50/1994 e ribadito da un voto del Consiglio.

Come ha ricordato infatti Simeone, “è stata espressa volontà del Consiglio regionale inserire questi comuni nel Consorzio di bonifica pontino, siamo stati noi che abbiamo creato questo problema a questi imprenditori agricoli che ci chiedono “quando possiamo avere l’acqua dal consorzio?””.

“Quali sono i tempi?”, ha chiesto anche la consigliera Laura Cartaginese (Lega).

“Abbiamo a cuore questa vicenda ormai da due anni”, ha detto il direttore regionale Agricoltura Mauro Lasagna secondo il quale “il problema principale è la bonifica più che l’irrigazione. Non è una giustificazione ma i continui furti che si sono susseguiti a partire dal 2018 ci hanno spiazzato continuamente ma abbiamo raddoppiato la dotazione finanziaria su questa operazione, c’è una delibera con oltre 900mila proprio per i primi interventi di riattamento degli impianti in quei tre comuni”, ribadendo che i sopralluoghi fatti si sarebbero conclusi con l’ultimo saltato a marzo a causa del lockdown, “che era semplicemente una verifica che avremmo dovuto fare in contraddittorio insieme con le strutture del Consorzio del sud pontino. Non possiamo spendere ancora un euro se non c’è passaggio effettivo, ma avverrà in tempi brevissimi”, ha assicurato Lasagna, spiegando che “per l’irrigazione abbiamo trovato una consistenza di agricoltori che utilizzano l’acqua molto modesta, sarebbe anche difficilmente giustificabile andare a impiegare quelle somme soltanto per pochissimi agricoltori e per piccole estensioni di territorio da irrigare”.  

“Il Consorzio del sud pontino è prontissimo a intervenire sulla bonifica”, ha affermato Ricci. “C’è però un tema che è quello della sostenibilità economica, anche del personale, che compromette il nostro consorzio che andrà a unificazione. Siamo pronti a prenderci carico dei comuni in questione con le garanzie per il nostro territorio della Regione Campania rispetto al Consorzio Aurunco, a tutela di quei comuni e del consorzio”.

“Chi conosce il territorio come i presenti sa bene che è più un tema di bonifica non tanto quanto di irrigazione, ma dobbiamo andare avanti speditamente. Inciteremo ancora più il Consorzio Aurunco e la Regione Campania a fare la loro parte, e auspichiamo nelle prossime settimane, giorni, di fare questo sopralluogo congiunto e di avere gli elementi per la consegna. Abbiamo intenzione di portare a conclusione il processo”, ha concluso l’assessore.

“Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno”, ha risposto Simeone chiedendo una nuova audizione sul tema a fine mese. Al proposito il presidente Novelli ha proposto anche una risoluzione della commissione da portare in Aula. “La commissione è sempre stata con i fari accesi sui consorzi – ha concluso - credo possa tenere acceso questo faro, la presidenza su questo tema è particolarmente sensibile e lo riporterà il più presto possibile in commissione”.

Alla audizione hanno partecipato anche i consiglieri pontini Enrico Forte e Salvatore La Penna (Pd) e Eugenio Patané (Pd).

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio