Lockdown e scuola, focus in commissione con l'assessore Di Berardino e le associazioni

Nell'audizione di oggi in commissione IX, si è fatto il punto su ciò che il virus ha comportato per le attività scolastiche e sulle prospettive per la ripresa delle attività stesse.
Educazione sessuale e patti educativi, secondo ciclo di audizioni 11/06/2020 - Audizione oggi in commissione nona del Consiglio regionale, presieduta da Eleonora Mattia, dell’assessore al Lavoro e nuovi diritti, formazione, scuola e diritto allo studio universitario, politiche per la ricostruzione, Claudio Di Berardino, e di varie associazioni e sigle sindacali, nell’ambito del Tavolo permanente "Scuola, Donne, Lavoro ed emergenza Coronavirus”, il cui compito, ha detto Mattia, è quello di “fare fronte comune tra istituzioni e famiglie” di fronte alle conseguenze del virus. Il tema era oggi quello della didattica a distanza realizzata durante il lockdown deciso in conseguenza dell’epidemia, delle sue criticità e dei suoi lati positivi e prospettive future. Soddisfatta si è detta la presidente al termine dell’audizione, annunciando una iniziativa sulla fascia 0-6 anni che è stata la più penalizzata dal lockdown. Riferire alla commissione ogni 20 giorni fino alla riapertura è stata invece la proposta dell’assessore Di Berardino.

Tra le associazioni, la prima ad intervenire è stata la Comunità Sant’Egidio con Evelina Martelli; la Scuola della pace – ha detto - è l’iniziativa della comunità che accompagna i bambini e si sono constatate,  in base a un’indagine effettuata, molte carenze nelle prime settimane di lockdown, a prescindere dalla possibilità o meno delle famiglie di mettere a disposizione dei ragazzi gli strumenti necessari; più di due terzi dei bambini intervistati non ha fatto lezione on line ma sono solo stati loro assegnati i compiti via mail. Per l’estate si prevedono ulteriori iniziative per far recuperare ai ragazzi la didattica persa ma soprattutto è importante che si trovino soluzioni per la ripresa delle attività didattiche a settembre. Per l’Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola (ANP) ha parlato invece Cristina Costarelli, che ha detto che il virus ha dato al mondo della scuola, oltre che criticità, anche delle opportunità di buone pratiche che prima erano ignorate quasi del tutto; ovviamente nessuno pensa che la didattica a distanza possa sostituire quella tradizionale, ha aggiunto.

Il presidente dell’Ordine degli psicologi del Lazio Federico Conte ha detto che la parte principale del problema riguarda i bambini nella fascia 0-6 anni, che è quella meno adattabile a moduli di insegnamento a distanza; gestire la frustrazione dei bambini sarà la principale problematica psicologica alla ripresa, a suo avviso. Bene la regione sui temi della violenza domestica ma si potrebbero aprire altri fronti a livello di disagio psicologico, in questi prossimi mesi. Per la Fondazione Mondo digitale, Mirta Michilli ha detto che la fondazione si occupa da anni di introdurre nella scuola gli strumenti digitali e in questo senso ha parlato di un grande esperimento di “innovazione collettiva” i cui risultati non vanno dispersi. Per questo ha chiesto la collaborazione della Regione e ha spiegato le attività concrete della associazione, tra cui opportunità formative per gli insegnanti.

Quindi, per ASAL - Associazione Scuole Autonome Lazio, Andrea Caroni ha detto che l’associazione rappresenta più di 200 scuole,  con adesione deliberata dal consiglio di istituto, quindi unitaria e non frammentata tra categorie. Gli sforzi dei docenti sono stati importanti, a suo avviso, e se qualcosa di buono è venuto da questa vicenda è stato proprio capire l’importanza della scuola.  Si sta lavorando a un documento sulla riapertura che affronti le tematiche più importanti, tra cui su tutte il tema del personale  e la semplificazione.Chiarezza sulla cornice normativa nella quale muoversi a settembre per le riaperture è stata chiesta da Aldo Guida di Gilda Unams (sindacato - prima associazione professionale di soli docenti); Patrizia Giovannini, della stessa sigla, ha ricordato l’atavico problema della scuola italiana, quello dei fondi.

A seguire, Stefania Stellino, dell'associazione nazionale genitori soggetti autistici, ha detto che l’autismo si declina in molti modi, e non tutti i pazienti all’interno del cosiddetto spettro autistico sono stati messi in condizione di seguire la didattica. Sono problemi a cui bisogna ovviare subito, specie se esiste effettivamente il rischio di una nuova interruzione della didattica in presenza. Barbara Greco Lucchina di Cittadinanzattiva Lazio – Onlus ha parlato di un sondaggio portato avanti dalla onlus, da cui sono emersi dati importanti: molti i temi posti, tra cui il fatto che la didattica al pc anzitutto mette in gioco la necessità di tempi di recupero per gli utenti; poi sul tema degli spazi più ampi richiesti dalla ripresa della didattica in presenza, c’è sempre l’annoso problema della capienza e dello stato delle scuole.

Tra i consiglieri, Valentina Grippo del Pd ha detto che gli spunti offerti sono stati molti e interessanti, alcuni anche inquietanti, come quelli dati dalla comunità di sant’Egidio o quelli relativi ai bambini con problemi di autismo. Ma stimoli ed elementi positivi non sono comunque mancati, pur in questa difficile situazione, ha ammesso la consigliera. Per Roberta Lombardi del Movimento 5 stelle, da elogiare sono stati gli sforzi degli insegnanti, così come anche quello della pubblica amministrazione, a superare i limiti di base di alfabetizzazione informatica preesistenti.

L’assessore Di Berardino ha evidenziato anche lui l’importanza degli elementi emersi dalla ricerca della comunità di S.Egidio; a suo avviso, si è salvaguardato nei limiti del possibile l’anno scolastico e si punta a realizzare gli esami in modo soddisfacente, nel rispetto delle norme di sicurezza. Certo è mancato l’elemento della socialità, ha aggiunto l’assessore, come pure altro elemento critico è stato quello del rapporto tra scuola e famiglie. Quindi l'impegno dell'assessore a riferire alla commissione sulla situazione ogni 20 giorni, fino alla riapertura delle attività scolastiche.



  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio