Rischio usura, ok allo SD che ripartisce 2milioni di euro per individui, imprese e associazioni

Fra gli interventi, 700mila euro a sostegno per sovraindebitamento e prevenzione dell’usura, 650mila per assistenza e tutela e 450mila euro agli enti impegnati nella lotta ai fenomeni estorsivi.
23/11/2020 - Parere favorevole all’unanimità della commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia, presieduta da Rodolfo Lena, allo Schema di Delibera di Giunta n. 150 concernente “Legge regionale 3 novembre 2015, n. 14 (Interventi regionali in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o delle vittime di usura o di estorsione).

Sono due milioni di euro le risorse stanziate, per l’esercizio finanziario 2020 e attuazione art. 21, comma 2 bis, punto 2), sul Fondo in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o vittime di usura o di estorsione”, ripartite con questa delibera per interventi tesi a favorire uno sviluppo economico e sociale ispirato ai valori di legalità, attraverso iniziative di prevenzione e contrasto al fenomeno dell’usura, al fine di ridurre e compensare le situazioni di disagio economico e sociale riguardanti gli individui, le famiglie e le imprese in situazioni di sovraindebitamento.

700mila euro vanno a misure di sostegno nei casi di sovraindebitamento e per la prevenzione dell’usura; 170mila agli indennizzi per il sostegno alle vittime di usura; al sostegno psicologico sono destinati 30mila euro; 650mila per assistenza e tutela e infine 450mila euro i contributi agli enti impegnati nella lotta all’usura o ai fenomeni estorsivi.

Novità di quest’anno, rispetto agli altri schemi approvati da quando la legge è in vigore, un allegato con indicazioni operative più chiare sulla modalità della spesa e sui criteri per la rendicontazione prodotto in accordo e su richiesta delle associazioni, per una maggiore efficienza della norma e per venire loro incontro nella fase di istruttoria, come ha spiegato Alessandro Bacci, direttore del personale della Regione Lazio, il quale ha ricordato l’erogazione per l’emergenza causata dal Covid-19 di risorse aggiuntive a questi fini, pari a ulteriori 400mila euro. “Tutto l’impianto della norma è soprattutto per il sostegno alle vittime, cerchiamo di incrementare azioni che portino a denunce”, ha aggiunto Mario Pagano, dirigente dell’area preposta.

Sia la consigliera Valentina Corrado (M5S) che il consigliere Giuseppe Simeone (FI) hanno chiesto il quadro dei risultati finora conseguiti e dati dettagliati sul fenomeno usura e il suo grado di incidenza per territorio, “non in un’ottica di sindacato ispettivo”, come ha specificato Corrado, “ma per capire meglio il fenomeno e dirottare meglio le somme impegnate” (Simeone), dati necessari anche in vista del prossimo “collegato al bilancio”, come ha detto anche il presidente Lena, secondo il quale “la commissione dovrà proporre, da qui al prossimo collegato al bilancio, non soltanto emendamenti di natura economica ma anche una rivisitazione di questa legge su alcuni aspetti tecnico-legislativi che sono importanti soprattutto per il periodo Covid particolare”.

La direzione regionale competente quindi, integrerà la relazione annuale dell’Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza, la Legalità e la Lotta alla Corruzione, con i dati aggiornati richiesti.

Alla seduta erano presenti anche i consiglieri Sara Battisti (Pd), Chiara Colosimo (FdI), Alessandro Capriccioli (+ Europa Radicali) e Marta Leonori (Pd). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio