Una legge per contrastare le discriminazioni fondate sul sesso e sull'identità di genere

Audizione e seduta ordinaria, la consigliera Di Biase illustra la sua proposta di legge sulle lauree Stem
La bandiera arcobaleno è uno dei simboli più noti del movimento di liberazione omosessuale. 12/01/2021 -

La commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, presieduta da Eleonora Mattia (Pd) si è riunita oggi in modalità telematica, per un’audizione in merito al testo unificato delle proposte di legge n. 15 (Di Biase-Leonori), n. 105 (Bonafoni, De Paolis, Quadrana, Leonori, Capriccioli, Ognibene), n. 129 (Movimento 5 stelle) e n. 156 (Tidei-Leonori), “Norme per promuovere l’uguaglianza e per prevenire e contrastare le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”.

Con questa proposta di legge s’intende promuovere l’integrazione sociale delle persone Lgtb (sigla con la quale si indica la comunità lesbica, gay, bisessuale e trans gender), vittime di violenza determinata dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, e contrastare ogni tipo di discriminazione, sostenendo il diritto all’autodeterminazione di ogni persona, in ordine al proprio orientamento sessuale e alla propria identità di genere, e promuovendo, in collaborazione con i comuni e con le altre istituzioni, politiche volte a prevenire le discriminazioni e a contrastare le violenze, determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.

“La Regione garantisce – si legge all’articolo 1 del testo unificato  -, senza alcuna discriminazione, l’accesso agli interventi e ai servizi di propria competenza e favorisce la diffusione della cultura dell’accoglienza e della non discriminazione sostenendo le famiglie e la scuola nell’adempimento dei loro compiti educativi e persegue l’integrazione tra le politiche scolastiche e formative e le politiche socio-sanitarie”. Per raggiungere tali obiettivi, la pl prevede che la Regione adotti, nell’ambito delle materie di propria competenza, un apposito piano degli interventi. Si prevede inoltre l’istituzione dell’Osservatorio regionale contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, dell’Ufficio per la prevenzione, il contrasto e l’assistenza alle vittime di discriminazioni e di un apposito fondo di solidarietà per le vittime delle discriminazioni. Sono stati ascoltati: la referente per le pari opportunità degli Ordine degli psicologi del Lazio, Paola Biondi; Rete Lenford - Avvocatura per i diritti Lgbti, Vincenzo Miri; Associazione famiglie arcobaleno, Alessia Crocini; Agedo - Associazione di genitori, parenti e amici di persone lebische, gay, bisessuali, trans gender, Paola Corneli; il Collettivo Prisma – Sapienza (Gruppo studentesco), Thomas Clist;  Collettivo Marielle – Roma Tre, Irene Proietto; Associazione Plus Roma, Giulio Maria Corbelli; Arcigay, Sonia Minnozzi; Pro vita e famiglia, Alessandro Fiore; Movimento per la vita, Pino Morandini. E’ intervenuta anche Laura Nikolassy, genitore. La pl è stata accolta favorevolmente dalla maggior parte degli intervenuti che, in molti casi hanno avanzato suggerimenti e proposte di modifica al testo.

Sono poi intervenute le consigliere Marta Bonafoni (Lista Zingaretti), Gaia Pernarella (M5s), Marietta Tidei (Misto), Chiara Colosimo (FdI), Valentina Grippo (Pd), e infine l'ssessora alle Pari opportunità, Giovanna Pugliese. La presidente Mattia ha ringraziato “tutte e tutti i partecipanti per la pazienza e l'intelligenza, nonché per gli spunti stimolanti, ad eccezione di alcune affermazioni davvero irricevibili”.

“Questa legge – ha proseguito Mattia - non rappresenta una sfida semplice e affrontiamo il percorso consapevoli che non è certo un'azione, un progetto, una legge a risolvere il problema delle discriminazioni e delle violenze omobitransfobiche. Ma tante leggi, tante azioni e tanti progetti possono imprimere un cambiamento”.

Dopo una breve interruzione, i lavori sono ripresi per una seduta ordinaria, nel corso della quale la commissione ha espresso il proprio parere favorevole
allo schema di deliberazione della Giunta regionale n. 154, concernente lo scorrimento delle graduatorie dei progetti delle associazioni senza scopo di lucro che operano nella conservazione e nella promozione della storia e della cultura delle donne, nell’azione di sostegno della libertà femminile e della prevenzione e contrasto alle discriminazioni di genere, ai sensi dell’articolo 72 della legge 7/2018.

Più lauree Stem alle donne

Infine, la consigliera Michela Di Biase (Pd) ha illustrato la proposta di legge n. 256, di cui è la proponente, “Disposizioni a favore delle donne della Regione Lazio per il contrasto dei pregiudizi e degli stereotipi di genere, per la promozione dell’apprendimento, della formazione e del rafforzamento delle competenze, dell’aumento della presenza nell’ambito lavorativo e dell’abbattimento delle barriere ai percorsi di sviluppo delle carriere nelle discipline Stem”. Come ha spiegato Di Biase, appannaggio soprattutto degli uomini sono i percorsi di laurea nell’ambito della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica (Stem, appunto), mentre le ragazze si orientano di più verso le materie umanistiche. Basti pensare che, secondo AlmaLaurea, nel 2017 il 74 per cento delle lauree in ingegneria sono state conseguite da studenti di genere maschile. “L’ottanta per cento delle professioni del prossimo futuro .- ha spiegato Di Biase – richiederà competenze di tipo digitale e le Stem sono il settore occupazionale che registrerà la maggiore crescita. Il compito delle istituzioni, quindi, deve essere quello di spingere sempre di più sulle opportunità che dal mondo Stem possono provenire sia per i ragazzi che per le ragazze”.

Di qui la proposta di legge che prevede che la Regione promuova, sostenga e finanzi programmi, progetti e interventi volti alla promozione dell’uguaglianza e delle pari opportunità, contrastando i pregiudizi e gli stereotipi di genere che alimentano il gap di conoscenze tra le donne e gli uomini rispetto alle materie Stem. Campagne di comunicazione nelle scuole sono al centro della proposta. Dopo la relazione della consigliera Di Biase, sono intervenute le consigliere Roberta Lombardi (M5s) e Marta Bonafoni (Lista civica Zingaretti): entrambe hanno sottoscritto la proposta di legge. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio