In Commissione nona, ok a uno schema di delibera e audizione sui servizi per l'infanzia

Lo schema di delibera per l'istituzione del coordinatore pedagogico, presentato in una precedente seduta, ha ricevuto oggi parere favorevole prima dell'audizione.
Da una foto di Vincenzo Mainardi. 28/01/2021 - Ok oggi da parte della IX Commissione - Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, presieduta da Eleonora Mattia, allo schema di deliberazione di Giunta n. 159, concernente: "Legge regionale 5 agosto 2020, n.7: Disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione per l'infanzia. Istituzione del Coordinatore Pedagogico e dei Coordinamenti Pedagogici Territoriali". Dopo il voto su questo documento, che torna ora in Giunta per l’adozione definitiva, la commissione ha tenuto una audizione sul tema "Criticità servizi educativi per l’infanzia".

L’atto di giunta, illustrato nella precedente seduta del 19 gennaio dall’assessore Alessandra Troncarelli, presente ai lavori anche oggi, costituisce un adempimento relativo alla legge n. 7 del 2020. Il coordinatore pedagogico è una figura che necessita di laurea magistrale, e ha le funzioni di coordinare il gruppo educativo, garantire il rispetto del rapporto numerico tra operatori e bambini, le prassi relative alla sicurezza dei bambini e degli operatori, la realizzazione del progetto educativo e il suo aggiornamento con particolare riferimento all’accoglienza, all’inclusione, agli strumenti metodologici, alle attività e iniziative per la partecipazione delle famiglie e la continuità con la scuola dell’infanzia. Egli agisce in raccordo con gli altri servizi educativi del territorio e cura il rapporto anche con i servizi sociali. L’incarico può anche essere assegnato come funzione aggiuntiva a quella principale di educatore. Per Roma i coordinamenti sono istituiti a livello municipale, per gli altri comuni a livello di distretto sociosanitario.

Prima del voto finale sono state accolte quattro osservazioni al testo, due della consigliera Roberta Lombardi, del Movimento 5 stelle, due della presidente Mattia. In particolare, la prima delle osservazioni di Lombardi che sono state accolte cerca di contemperare, come spiegato dalla stessa consigliera,  le esigenze di  gestione del coordinatore con le funzioni che sono in capo al soggetto gestore. La seconda prevede una deroga  sull’ impegno minimo di un’ora richiesto nel testo della giunta. Le due osservazioni della presidente Mattia vanno ad incidere sul par. 2, Coordinamento pedagogico territoriale, del documento, in particolare la sezione riguardante la costituzione del coordinamento pedagogico territoriale e individuazione del coordinatore pedagogico territoriale, per modificare alcune formulazioni del documento.

A seguire, si è svolta l’audizione sul tema "Criticità servizi educativi per l’infanzia". Roberta Lombardi del Movimento 5 stelle ha detto che la necessità a cui si ispira questa audizione è appunto quella di ascoltare le problematiche esistenti per avere elementi utili a un intervento normativo puntuale.

Per il comune di Marino, Paola Tiberi ha riferito di una situazione urbanistica problematica, per cui alcune strutture sono classificate come ludoteche al momento, ma con somministrazione del pasto; è stato posto un quesito alla regione sul tema, ma senza risposta. Carenze di formazione da colmare con l’aiuto della regione sono state segnalate inoltre dalle rappresentanti del comune di Marino.

Per i sindacati, intervenuta per prima la Cgil con Eugenio Ghignoni, che ha detto come il tema prioritario sia quello della protezione sanitaria, per un contesto come quello dei servizi all’infanzia, in cui il distanziamento non può essere osservato per ovvi motivi. Anche una carenza di rilevamento scientifico dei contagi è stato segnalato dal rappresentante Cgil, così come una problematica di ritardo dei pagamenti nel comune di Roma. D’accordo Giancarlo Cosentino di Cisl sul tema dei dispositivi di protezione individuale come problema centrale, ma anche sui ritardi nei pagamenti la regione potrebbe intervenire proficuamente, a suo avviso. Per la Uil, Laura Latini ha detto di concordare sulla sostanza degli interventi precedenti e ha aggiunto come suggerimenti il monitoraggio dei nidi privati sul rispetto dei protocolli di sicurezza, ricordando l’ attenzione che in questa situazione meritano i piccoli disabili. Sostegno alle famiglie e individuazione del responsabile covid nelle strutture sono  le principali urgenze, a parere di Ugl, infine.

Dal lato delle strutture e delle associazioni di categoria, Onda Gialla – Nidi convenzionati Roma, con Valentina Delle Grotti ha ripreso il tema dei ritardi nei pagamenti, ma anche quello dei tamponi è un tema caldo, a suo avviso. Per Scarabocchiando, Paolo Costarelli ha parlato dei nidi domestici auspicando una norma transitoria che conceda del tempo alle strutture per ottenere i requisiti richiesti. Inoltre ha auspicato un aumento, fermo restando il rapporto 1 a 5, del numero di bambini che sia consentito ospitare, nella disponibilità di una metratura adeguata. Per UNISCI Aps, Barbara Basile e Laura Grasselli hanno elogiato lo spirito della normativa per lo 0-6 ma chiedono di aumentare il numero di bambini nelle “bolle”, da 7 a 10 almeno, stante la situazione sotto controllo dei contagi nel contesto dei nidi e le carenze di socializzazione dei piccoli. Per Finesi (Federazione Italiana Nidi e Scuole d’Infanzia), Elisa De Flavis ha posto dei quesiti sul tema dei fondi Miur ripartiti solo sui nidi pubblici nel Lazio, a differenza di altre regioni. Per il Gruppo Nidi Infanzia, Antonia Labonia ha  ripreso il tema dei numeri delle “bolle”, che possono essere aumentati, anche a suo avviso, ma ha anche raccomandato attenzione alla separazione dei ruoli di gestione e coordinamento nei nidi. Stefania Filipponi per La Ciliegia srl ha ripreso il tema dell’impoverimento dell’offerta di servizi dovuto al covid.

La presidente Mattia, nel concludere l’audizione, ha ricordato come il presidente Zingaretti sia stato uno dei primi presidenti di regione ad annunciare, dopo le fasce a rischio come operatori sanitari e anziani, l’esigenza prioritaria della vaccinazione degli operatori scolastici.

In conclusione, Alessandra Troncarelli ha detto che, come dimostra il primo punto esaminato dalla commissione oggi, la Giunta si sta occupando alacremente del tema servizi educativi per l’infanzia. Senza voler entrare nel tema vaccini, sull’ampliamento delle bolle ci si riserva una valutazione, ha detto Troncarelli; ma soprattutto si sta lavorando sul regolamento applicativo della legge 7. Un punto fermo ha messo l’assessore sull’accreditamento, che è previsto come necessario ai fini dell’ottenimento dei sussidi. Sui fondi Miur, la regione ha una discrezionalità, ha ricordato l’assessore in risposta a Finesi, ma sempre nei margini della normativa nazionale che è molto specifica, come confermato anche da Antonio Mazzarotto degli uffici regionali.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio