Valorizzazione della montagna, secondo ciclo di audizioni

Prosegue il lavoro di approfondimento e ascolto della commissione Affari istituzionali, le proposte di Anci e Uncem.

Veduta dei Monti Simbruini 11/02/2021 -

Seconda tornata di audizioni sulla proposta di legge per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane, nella commissione Affari istituzionali, presieduta da Rodolfo Lena. Oggi è stata la volta delle associazioni dei Comuni.

Ha iniziato Riccardo Varone, presidente dell'Associazione nazionale comuni italiani (Anci) Lazio, che ha espresso apprezzamento per “la volontà costante dialogo con Anci Lazio della commissione. La proposta di legge – ha spiegato - è sicuramente molto attesa anche per la caratteristica di tanti comuni del Lazio”. Giudizio positivo sulle norme su che regolano le Unioni comuni, sulla promozione e la valorizzazione del territorio. Da definire meglio – secondo Anci Lazio - l'assetto territoriale delle Unioni dei comuni montani, “serve una definizione più precisa della perimetrazione, partendo da una nuova definizione di montagna che tenga conto dei cambiamenti avvenuti”. Altra proposta è quella di costituire un fondo regionale apposito, adeguato a garantire il corretto finanziamento dei nuovi enti: “Bene – ha spiegato Varone – lo stanziamento di 22 milioni di euro in tre anni previsto nella propota, un segnale importante, ma un fondo apposito darà la giusta autonomia e capacità di agire. Infine va chiarito bene l'organigramma delle unioni”.

E' stata poi la volta di Achille Bellucci (presidente dell'Unione nazionale comuni, comunità e enti montani (Uncem) Lazio): “Abbiamo aperto una campagna di ascolto e informazione nelle 22 comunità montane - ha spiegato - Per noi questo è il provvedimento più importante degli ultimi anni. Le comunità montane hanno avuto un ruolo importante, abbiamo elaborato una nostra proposta per rilanciare questo patrimonio. Serve un nuovo ente, ma che sia coerente con il quadro esistente, l'ambito territoriale non possono che essere sono le attuali Comunità montane, altrimenti si rischia di creare ulteriore frammentazione. Il modello istituzionale scelto nella proposta è quello dell'Unione dei Comuni, fallimentare quasi ovunque: noi crediamo sia un grave errore”.

Secondo la consigliera Valentina Corrado (M5s) “non possiamo disegnare perimetri legislativi in astratto, la sfida la vinciamo se saremo capaci di garantire un cambiamento volto a garantire i servizi essenziali, in maniera da valorizzare le aree montane. Ci devono essere criteri precisi che rispondano alle esigenze del territorio, dobbiamo creare una struttura stabile per garantire servizi di qualità con costi contenuti”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio