Covid-19. D'Amato in commissione Sanità fa il punto sul piano vaccinazioni

La capacità di somministrazione è alta, ma mancano le dosi
16/02/2021 - “E' stata superata quota 54 mila over 80 vaccinati e oltre 260 mila prenotati sia per la prima che per la seconda dose del vaccino Pfizer e Moderna con orario e luogo. In altre realtà sugli over 80 non c’è prenotazione né della prima né della seconda dose ma c’è una disponibilità dell’assistito cui deve seguire la chiamata telefonica da parte di sistema sanitario regionale”. Così l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, nel corso dell’audizione sul piano vaccinazioni che si è svolta oggi in modalità telematica in settima commissione, Sanità, presieduta da Giuseppe Simeone (FI).

“Al più tardi da maggio nel Lazio inizieranno le vaccinazioni anti Covid per la classe di età 70/79 anni”, ha spiegato D’Amato il quale a tale proposito ha aggiunto che “si prevede di concludere entro aprile la vaccinazione degli over 80, che tiene conto delle dosi di cui abbiamo certezza, ma se queste dosi (Pfizer innanzitutto) dovessero subire un aumento, in virtù di una ricontrattazione che si sta facendo a livello europeo, significherà che concluderemo prima”. 

“Successivamente alle forze dell’ordine e al personale scolastico e universitario, intorno a metà marzo ci sarà una particolare categoria individuata dal piano nazionale e cioè il mondo delle carceri, sia il personale della polizia penitenziaria sia i detenuti. Speriamo per quella data – ha proseguito D’Amato - di avere a disposizione ulteriori vaccini che stanno completando il percorso autorizzativo, mi riferisco in particolare al vaccino Johnson and Johnson che, secondo autorevoli indiscrezioni che abbiamo raccolto, dovrebbe essere disponibile per quel periodo. Questo vaccino – ha aggiunto D’Amato - è molto simile a quello di Astrazeneca ma non ha bisogno della dose di richiamo e quindi sulle comunità chiuse è un elemento essenziale dal punto di vista organizzativo, per evitare di ritornare negli istituti di reclusione per la seconda dose”.

Secondo D’Amato, il Lazio può somministrare fino a 800 mila dosi di vaccino anti Covid al mese, circa 30 mila al giorno, ma per fare girare la macchina organizzativa a pieno regime servono le dosi di vaccino. “Nella recente campagna antinfluenzale – ha spiegato a tale proposito D’Amato - in circa due mesi e mezzo i medici di medicina generale hanno somministrato oltre 1,6 milioni di vaccini. Questo significa che hanno potenzialità di 800 mila vaccinazioni al mese. Ora stiamo marciando tra le 7 mila e le 9 mila vaccinazioni al giorno ma abbiamo una capacità di somministrazione superiore alle 30 mila al giorno, soprattutto dopo che tutte le sigle sindacali hanno sottoscritto l’accordo per somministrazione del vaccino di Astrazeneca da parte dei medici medicina generale, che ha una gestione analoga a quella del vaccino antinfluenzale nella modalità di conservazione”. D’Amato ha spiegato che il problema è l’insufficienza di dosi a disposizione per arrivare a una piena produttività. “Parliamo di 180 mila al mese rispetto a un potenziale cinque volte superiore ", ha detto D'Amato. 

Nel corso dell’audizione è intervenuto il consigliere Loreto Marcelli (M5s), il quale ha manifestato preoccupazione per gli over 80 residenti nelle isole ponziane e delle loro difficoltà per raggiungere i luoghi dove sono somministrati i vaccini. Sulle difficoltà riscontrate dagli anziani nelle prenotazioni, è intervenuto anche Simeone, il quale ha parlato dell’esigenza di estendere le vaccinazioni anche a tutto il personale ospedaliero (di mensa, pulizie ecc.), non solo a quello medico e paramedico. Paolo Ciani (Centro solidale Demos) si è soffermato sulle persone con fragilità e i malati cronici. La consigliera Valentina Corrado (M5s) ha ricordato il recente focolaio nel carcere di Rebibbia, le criticità rispetto ai luoghi in cui sono tenuti i detenuti positivi al Covid-19, e la sospensione della didattica, anche a distanza, per i detenuti che hanno intrapreso un percorso di studi. Nel corso dell’audizione sono intervenuti anche Chiara Colosimo (FdI) e Marco Vincenzi (Pd).

“La campagna vaccinale – ha detto D’Amato nel corso della sua replica - non si concluderà con la doppia dose del vaccino o la singola ma quando raggiungeremo un'immunizzazione di gregge ovvero una sconfitta del virus. Per cui sarà facilmente prevedibile che per i prossimi anni, accanto al vaccino antinfluenzale classico, dovremo fare anche quello anti Covid. Quindi, più vaccini avremo a disposizione, soprattutto se fatti sul suolo italiano, e meglio sarà. Da ciò che apprendiamo – ha concluso D’Amato - il vaccino Reithera potrebbe essere disponibile a settembre, nella modalità di 100 milioni di dosi”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio