Psicologo delle cure primarie, audizione sulla proposta di legge in commissione VII

Nell'organismo presieduto da Giuseppe Simeone, ascoltati gli esperti sulla proposta di legge a firma Sara Battisti.
Donne in difficoltà. 25/03/2021 - Audizione oggi in commissione settima del Consiglio regionale sulla proposta di legge regionale n. 138 concernente: ”Norme per la sperimentazione dello psicologo delle cure primarie”. Una proposta di legge “ambiziosa”, la ha definita il presidente della commissione Giuseppe Simeone, prima di lasciare la parola alla consigliera Sara Battisti, del Partito democratico, proponente della medesima. Quest’ultima, in una presentazione dei cinque articoli del testo,  ha aggiunto che i dati contenuti nella relazione allegata alla proposta, già preoccupanti, sono ulteriormente peggiorati in conseguenza degli effetti della pandemia, cui la proposta di legge è precedente, essendo del 2019.

Inoltre, va tenuto conto del fatto che al momento della presentazione di questo testo la Regione si trovava ancora nella fase di commissariamento della sanità, cosa che nel frattempo è cambiata, ha detto ancora Battisti con lo scopo di allargare le maglie delle possibili proposte da parte degli auditi, che sono stati invitati dalla consigliera alla più ampia collaborazione al fine di migliorare il testo di legge.

Primo a intervenire, il presidente dell’ Ordine degli psicologi del Lazio, dott. Federico Conte, che ha detto che la comunità degli psicologi è da molto tempo in attesa di una normativa di questo tipo, cosicché non si può che esprimere soddisfazione. Lo scopo è quello della prevenzione, soprattutto; la figura va messa in rete con altre professionalità, nell’ottica dell’integrazione sociosanitaria perseguita giustamente dalla Regione. Quando ad essere messa in discussione è l’identità stessa delle persone, come ha detto il dott. Conte con riferimento alla presente situazione, l’assistenza psicologica si configura necessariamente come un supporto di tipo primario, i cui costi non possono essere lasciati gravare sulle spalle del paziente.

A seguire, il preside della Facoltà di  medicina e chirurgia dell’università "La Sapienza" di Roma, prof. Fabio Lucidi, ha aggiunto da parte sua che l’offerta di consulto psicologico  del servizio pubblico non è assolutamente sufficiente a garantire la natura di livelli essenziali di assistenza, così come previsto, per lo stesso.  Anche chi sta affrontando in conseguenza della pandemia percorsi nuovi dal punto di vista professionale, come ad esempio la categoria degli insegnanti, necessita di un supporto psicologico, ha detto Lucidi.

Anche la direttrice del dipartimento di Psicologia dinamica e clinica dell’Università La Sapienza, prof.ssa Anna Maria Speranza, si è congratulata per questa iniziativa di legge, dicendosi d’accordo con gli interventi precedenti. Specialmente sull’aspetto della prevenzione, ha detto la prof.ssa Speranza, bisogna insistere, poiché intervenire prima che i disagi si cronicizzino risolve il problema alla radice. Importante anche il concetto di rete, che chiama in causa in primis il medico di base come necessario interlocutore dello psicologo delle cure primarie.

Il professor Felice Damiano Torricelli, presidente sia di ENPAP che della associazione Altra psicologia, ha detto essere a suo avviso molto importante costruire una sperimentazione che permetta di capire l’utilità concreta riscontrata dalle persone; le ricadute economiche del disagio psicologico delle persone in una fase come quella presente sono molto pesanti per la società tutta, ha aggiunto Torricelli. Il contributo degli psicologi può essere senz’altro quello di far conoscere questo nuovo servizio pubblico all’utenza, ha concluso Torricelli.

Per gli uffici regionali, il dottor Antonio Mastromattei ha evidenziato la necessità di rafforzare le strutture con la professionalità degli psicologi, in conseguenza di questa normativa, oltre alla necessaria connessione di questo servizio con quelli preesistenti. La casa della salute è a suo avviso il luogo ideale di collocazione di questo servizio. La dirigente ufficio salute mentale Carola Magni ha sottoscritto quanto detto da Mastromattei e si è detta molto favorevole alla definizione di protocolli proposta da Torricelli.

Tra i consiglieri, Rodolfo Lena del Partito democratico si è complimentato con Battisti per questa proposta di legge; a suo avviso, è più idonea la collocazione di questo servizio nell’unità di cure primarie piuttosto che nelle case della salute, anche se il rafforzamento degli organici resta la necessità principale. Non ci sono preclusioni, ha replicato Battisti, sulla collocazione del servizio in un contesto oppure in un altro, essendo di gran lunga più importante che il servizio sia realizzato il prima possibile, ha concluso la consigliera. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio