Organizzazioni sindacali critiche sulla manovra economica

Per il vice presidente Leodori “una situazione di bilancio difficilissima”, in attesa del ricorso alla Corte dei Conti il 26 gennaio.
L'entrata del Consiglio regionale del Lazio. 13/12/2021 - Proseguono in commissione Bilancio, presieduta dal vice presidente Daniele Ognibene (Leu), le audizioni sulla Legge di Stabilità 2022 e Bilancio regionale 2022-24. Nel pomeriggio sono state ascoltate le organizzazioni sindacali e la Upi-Unione delle Province Lazio, l'associazione che rappresenta tutte le province della regione Lazio.

I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno lamentato la mancanza del tempo necessario per studiare la documentazione arrivata solo nel pomeriggio di venerdì scorso, ma anche la mancanza di un confronto preliminare, esprimendo contrarietà alla manovra dalla quale, uscendo dal commissariamento, si sarebbero aspettate scelte diverse.

“Giudizio molto negativo sul Bilancio”, da parte di Natale Di Cola, Cgil Roma e Lazio che ha spiegato: “la Regione sceglie di tagliare il Fondo “Taglia tasse” di 200milioni di euro. Dal 1 gennaio 2022 ci saranno nuove tasse per i redditi inferiori a 35mila euro. Scelte profondamente sbagliate, ci opporremo con tutti gli strumenti che ha il sindacato. Incredibilmente le tasse vengono aumentate, l’obiettivo è diminuirle”.

Anche Maria Veltri, Cisl, ha rilevato di essere rimasti “immensamente e negativamente stupiti. Viviamo in una regione tartassata, perché non abbassare l’addizionale regionale?”, dando la disponibilità a discutere la destinazione dell’auspicato recupero dello 0,50 che i cittadini del Lazio pagano in più.

Non di concertazione, “ma almeno di un processo informativo” quello sperato da Pier Luigi Talamo, Uil, che invece non c’è stato con la Regione. Un giudizio “altamente negativo” dunque anche per il rappresentante dell’Unione italiana del Lavoro che, auspicando la presentazione di un documento unitario sulle osservazioni alla manovra, ha ricordato le ragioni dello sciopero del 16 dicembre prossimo. La riduzione del Fondo apporterà “un aggravio enorme proprio per quelle categorie di lavoratori per le quali giovedì andremo in piazza”.

Se anche all’Upi la documentazione è stata letta molto velocemente senza riuscire quindi “a fare una valutazione complessiva”, il direttore Gaetano Palombelli ha incentrato il suo discorso sugli investimenti del Pnrr: “sarebbe opportuno accompagnare gli interventi anche con una prospettiva di riordino della legislazione regionale”, inserendo misure che consentano di “valorizzare il ruolo di supporto delle province sul territorio”, la proposta.

Ai rappresentanti sindacali ha replicato il vice presidente della Regione Daniele Leodori, scusandosi per il breve preavviso dovuto al fatto che la “parifica” della Corte dei Conti è arrivata solo il 28 ottobre scorso e “in meno di 40 giorni abbiamo dovuto predisporre un bilancio” che tuttavia per Leodori è “in aumento e non in diminuzione”.

Quanto al Fondo cosiddetto “Taglia tasse”, Leodori ha spiegato che nel bilancio pluriennale di previsione 2021, questo fondo “aveva stanziamento pari a zero sia per il 2022 che 2023”. Poiché la Regione ha presentato ricorso alla decisione della Corte dei Conti, ricorso che verrà discusso il 26 gennaio prossimo, “ci siamo trovati nell’impossibilità di riscrivere quella somma (328 milioni di euro, ndr)”. Il vice presidente ha poi ricordato anche le “difficoltà” a veder riconosciute dal Governo le spese per il Covid, stanziando comunque 130milioni di euro per il taglio delle aliquote e “rimandando la discussione sul taglio ai 120 giorni successivi all’entrata in vigore della legge di Bilancio”, in attesa del 26 gennaio da una parte e della discussione in corso con il Governo dall’altra sul Fondo sviluppo e coesione che, secondo le previsioni, si dovrebbe concludere entro metà febbraio. Per Leodori si tratta di “una situazione di bilancio difficilissima” ma “prevista”, rimandando ai mittenti lo stupore. “Rispetto al pluriennale dello scorso anno abbiamo previsto un fondo “cuscinetto” provvisorio”, ha detto Leodori impegnandosi ad aprire “un tavolo di confronto a 360 gradi” con i sindacati “subito dopo l’approvazione del Bilancio, nelle more del ricorso, anche in attesa della manovra del Governo sul taglio dell’Irap”.

Tuttavia la Cgil ha ribadito che non si è voluto discutere con il sindacato prima della manovra, “ci troviamo con le spalle al muro”, la risposta della Uil.

Dopo l’illustrazione da parte del presidente del Consiglio regionale, Marco Vincenzi, del Bilancio di previsione finanziario del Consiglio, è iniziata la discussione generale sulla manovra con gli interventi di Massimiliano Maselli (FdI) e Francesca De Vito (Gruppo misto).

“Un quadro d’insieme molto incerto”, per Maselli che ha ribadito come la riduzione delle tasse sia la “priorità assoluta per tutto il gruppo di Fratelli d’Italia e del centro-destra”. Maselli si è inoltre detto disponibile a “evitare ogni tipo di emendamento” al bilancio per concentrarsi su febbraio quando ci si augura di incrementare il Fondo “il più possibile”.

“Costernata dalle modalità con le quali stiamo andando incontro all'approvazione della legge più importante della nostra regione” e “dall’accelerata pazzesca” anche De Vito: “una manovra ai limiti di una correttezza politica. Spero che questa maggioranza decisamente più allargata rispetto all’anno passato non ne approfitti per fare colpi di mano”, ha concluso l’ex consigliera pentastellata. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio