Sviluppo economico, audizione su due regolamenti regionali in materia di commercio e di fiere

Si tratta degli schemi di deliberazione nn. 219 e 220, sui quali sono state ascoltate le sigle rappresentative delle categorie.
Mercato 04/04/2022 - Audizione oggi in commissione undicesima Sviluppo economico, presieduta da Marietta Tidei, su due schemi  di deliberazione contenenti regolamenti regionali: il n. 219, che contiene le  disposizioni attuative e integrative della legge regionale 6 novembre 2019, n. 22 (Testo Unico del Commercio), concernenti le attività commerciali in sede fissa e le forme speciali di vendita; e il n. 220, che concerne la normativa di dettaglio a proposito  della legge regionale 23 dicembre 2020, n. 21, Disciplina del sistema fieristico regionale. Molte le sigle intervenute, cosicché la presidente ha invitato tutte a condensare le osservazioni in note scritte da inviare alla commissione.

A tale proposito, Confcommercio Lazio e Roma ha preannunciato che le sue osservazioni scritte verteranno soprattutto sugli articoli 14 e 19 dello schema di deliberazione n.  219. Molta preoccupazione di questa sigla per gli aumenti dei prezzi dovuti alla crisi internazionale, ma segnalato anche un urgente bisogno di semplificazione per le attività. 

Da parte sua, Confesercenti ha ricordato l'importanza del regolamento ai fini dell'attuazione del testo unico. Attenzione è stata chiesta da questa sigla alla Regione sulla questione delle superfici di vendita dei grandi centri commerciali, che rileva anche ai fini dell'impatto ambientale, a suo parere. 

Per Legacoop Lazio, che rappresenta circa seicento punti vendita, ok all’ articolo 15 ma si condividono anche i rilievi sulla conferenza di servizi. Penalizzante per il commercio in sede fissa e con impegni troppo stringenti il regolamento, secondo la sigla. Ingiustificati gli obblighi di cui all'articolo 9 in campo energetico, che graverebbero di ulteriori costi gli utenti. Importante l’articolo 10 sulla sostenibilità sociale, ma il comma 2 va eliminato perché assegna troppa discrezionalità agli enti locali, secondo Legacoop. 

A parere di Federlazio, ci sono delle incongruenze nel regolamento, specie nella parte che tratta dei parcheggi da rendere disponibili da parte degli esercizi commerciali (articolo 4). Importante, secondo Unioncamere Lazio, a proposito dello schema di deliberazione n.  220, il coordinamento con il calendario nazionale degli eventi fieristici.

Per Confartigianato, importante era soprattutto innovare la materia dopo più di vent'anni. Evitare espressioni generiche che possono lasciare troppo spazio alla discrezionalità degli organi di controllo, questa la raccomandazione di Confartigianato. Unindustria, da parte sua, ha espresso apprezzamento specialmente per lo schema di deliberazione n. 220, che definisce a suo avviso un quadro completo della materia e ha suggerito alla Regione di realizzare un monitoraggio dei dati riguardanti le fiere.

Invece, ANCE ha espresso invece l’auspicio che il regolamento sia più chiaro possibile, per evitare che gli enti locali abbiano troppo margine applicativo ed eccedano con le richieste agli operatori. Anche l'ordine temporale va espresso nel modo più chiaro possibile, secondo ANCE. D'accordo con quanto già detto sugli altri punti, come parcheggi, smaltimento rifiuti e sostenibilità sociale, si è detta infine questa sigla. CISL Lazio ha chiesto soprattutto la condivisione tempestiva della documentazione riguardante i lavori con le organizzazioni di settore e sindacali, al fine di aumentare il grado di condivisione della normativa da formulare. Per Federconsumatori, poi, il codice del consumo va esteso, con le sue tutele, anche ai piccoli esercenti: importante, anche per questa sigla, è il tema della sostenibilità sociale. 

Per ANA, Associazione nazionale ambulanti, la preoccupazione è che la forbice tra piccolo e grande esercente vada sempre più aumentando. Obbligo di rendere disponibile il parcheggio potrebbe creare problemi agli esercenti, così come gli obblighi di tutela sociale. Il risparmio del suolo appare difficile da realizzare con queste regole. A proposito poi dello schema di deliberazione n. 220, le fiere e le sagre vanno valorizzate, secondo ANA. 

Sul tema del coordinamento con il calendario nazionale delle fiere, la consigliera Marta Leonori, del Partito democratico, ha voluto precisare che un intero articolo della legge ne tratta, per questo il regolamento non ne fa cenno.  La presidente Tidei, nel congedare gli intervenuti, ha precisato che la documentazione era stata inviata alle organizzazioni tempo fa, visto che questa audizione era già stata oggetto di una prima convocazione ma poi non si era svolta.

 

 

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio