Audizioni Asp, ascoltate Irasp e Giovanni XXIII

Progetti e situazioni critiche spiegate alla commissione dai presidenti Marazziti e Pieri
La sede dell'Irasp 18/05/2023 - La commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia del Consiglio regionale, presieduta da Flavio Cera ha proseguito oggi il ciclo di audizioni con i presidenti delle Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp). Nella seduta odierna è stata la volta di Irasp e Giovanni XXIII.
Mario Marazziti, presidente degli "Istituti riuniti azienda di servizi alla persona – Irasp" di Roma da agosto del 2020, ha evidenziato una serie di problemi dovuti a mancanza di alcune professionalità, a partire dal responsabile della contabilità, e a problemi di liquidità, "dovute, come accertato da un'indagine conoscitiva della Regione, alle gestioni precedenti che hanno utilizzato fondi vincolati per le spese correnti".
Questo ha portato alla situazione attuale, in cui, pur in presenza di un sostanziale pareggio di bilancio per la gestione corrente nel 2022, la Regione ha chiesto alla Asp di ripristinare un avanzo vincolato di oltre un milione e 700mila euro. "Irasp – ha spiegato Marazziti – ha 15 dipendenti, di cui uno a tempo determinato, nelle sede di via Guattani gestisce una casa di riposo e una serie di servizi, fra cui un centro alzheimer, servizi però al momento ridotti per problemi di agibilità. Nella sede di Veio ci sono invece due comunità alloggio per anziani. In più abbiamo una serie di progetti in convenzione con la Regione sull'assistenza domiciliare agli anziani, per la creazione di punti di dimissione protetta. Il presidente ha chiesto alla Regione un'integrazione del fondo straordinario per il disavanzo pregresso delle Asp: "E' essenziale per risolvere la nostra situazione, simile a quelle della maggior parte di queste aziende".
Nella seconda parte dell'audizione è stato ascoltato Giuseppe Pieri, presidente dell'Asp "Giovanni XXIII" di Viterbo, che gestisce una casa di riposo con, al momento, circa 80 ospiti. "Nel bilancio 2022 – ha spiegato - abbiamo un disavanzo di circa 300mila euro, dovuti alle minori entrate del periodo del Covid e all'aumento dei costi legati all'energia. Contiamo di tornare in equilibrio non solo risailendo ai 90 ospiti che avevamo in media prima, ma anche con nuovi progetti come la realizzazione di una Rsa in una palazzina di nostra proprietà". A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio