Politiche giovanili, al via le audizioni in commissione IX sulla proposta di legge 176

Le varie componenti della realtà universitaria laziale ascoltate oggi, nell'organismo presieduto da Eleonora Mattia, sul testo normativo in esame.
Studenti in biblioteca. 18/03/2021 - Prime audizioni in IX Commissione - Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, presieduta da Eleonora Mattia, sulla proposta di legge n. 176 del 2 agosto 2019, "Disposizioni in materia di politiche giovanili". Testo normativo che vuole intervenire a tutela di una fascia, quella giovanile, “particolarmente colpita dalle conseguenze della pandemia”, ha detto Mattia. Generale l’apprezzamento per il testo di proposta di legge in esame, pur con qualche osservazione su punti specifici, da parte degli intervenuti oggi, rappresentanti delle varie realtà universitarie.

Per l’ Ente regionale per il diritto allo studio e alla conoscenza (Disco), è intervenuto per primo Alessio Pontillo, che ha espresso la sua soddisfazione per questa iniziativa legislativa. I giovani, spesso portatori di innovazione, sono stati penalizzati dalla pandemia, quindi ben venga una azione regionale in loro favore, ha detto Pontillo. L’ente Disco è pronto alle funzioni che questa proposta normativa intende affidargli, ha aggiunto Pontillo, e in parte già si spende sul tema, con progetti come “Torno subito”. Con riferimento al tema dell’abbandono scolastico, mai come quest’anno sono state finanziate borse di studio universitarie, che sono uno strumento per prevenire l’abbandono, ha detto Pontillo, per il quale anche la cabina di regia (art. 7) prevista nella proposta può avere una funzione decisiva.

Per la Rete degli studenti medi del Lazio, Dario Rapiti ha espresso anch’egli compiacimento per il fatto che la Regione si spenda per le giovani generazioni; il problema degli spazi è prioritario, a suo avviso, così come quello della dispersione, affrontato dall’articolo 9. Le borse di studio sono importanti ma non bastano, è necessario anche un orientamento adeguato, ha concluso. Per le Consulte degli studenti del Lazio, Camilla Volante ha auspicato che nell’art. 9 siano previsti interventi più concreti; importante anche l’art. 10 sugli spazi di aggregazione, che dovrebbero essere localizzati nelle scuole, a suo avviso. All’articolo 19 è auspicato un inserimento anche delle Consulte nel Forum regionale giovani.

A nome di Sapienza in movimento, Antonino Carbonello ha parlato anch’egli del Forum, che potrebbe a suo avviso avere una funzione consultiva. Il problema degli spazi di studio è anch’esso importante, si potrebbe tentare di risolverlo attraverso una azione sui comuni.  Per Demos – Sapienza, Gianmaria Oroni ha rilevato come questa proposta vada in senso opposto alla recente spiacevole impressione, ricavata dai provvedimenti di contrasto al covid, per cui la scuola sembra quasi essere “sacrificabile”. Non è chiara però la ratio della composizione del Forum prevista dagli articoli 19 e 20, a suo avviso. Bene la carta regionale del giovane europeo e i provvedimenti antidispersione scolastica secondo Oroni, che ha chiesto però una tempistica più ampia nel coinvolgimento delle associazioni.

Per Studenti alla terza, Federico De Angelis Scorsone ha chiesto se la dotazione finanziaria sia già quantificabile e ha espresso il timore della parcellizzazione delle componenti studentesche che si potrebbe attuare nel Forum. Luca Torlai di UniRete Tor Vergata ha chiesto invece di sapere se si verrà di nuovo coinvolti in futuro anche a titolo diverso che come studenti universitari, al fine di poter dare i contributi più vari a questo lavoro. Per Primavera degli studenti, Valerio Renzoni ha parlato di una ottima iniziativa per questa proposta di legge ma ha rilevato all’articolo 17 sulla autonomia abitativa la necessità di prevedere interventi più mirati.

Da parte dell’Ass. Universitaria Cooperazione e sviluppo dell’ Università della Tuscia, Lucia Ferrante ha espresso il timore che la composizione del Forum possa essere troppo ampia. Una promozione a cura delle università del tema previsto dall’articolo 16, l’industria creativa, è stata anche auspicata da Ferrante, così come di avere più tempo a disposizione per entrare meglio nel dettaglio. A nome di Primavera studentesca – Cassino,  Achille Migliorelli è voluto tornare sul tema degli spazi studio; inoltre, un bonus formazione, così come è stato fatto per i computer, potrebbe essere utile agli studenti nel loro primo approccio alla vita lavorativa postuniversitaria, a suo parere. Il timore che il Forum si vada ad accavallare ai compiti della consulta regionale degli studenti è stato espresso poi da Migliorelli.

Per Link Roma, Stefania Nkombo ha sollecitato attenzione anche ai temi dell’identità di genere e dei consultori nonché dei centri antiviolenza, in questo testo. Il diritto allo studio come diritto fondamentale mal si concilia con criteri meritocratici troppo rigidi, a suo parere. La difficoltà di reperire spazi è sempre molto forte, ha detto ancora Nkombo, così come la mobilità va favorita, a livello di costi e di efficienza del servizio. Federica Lapegna della stessa associazione si è soffermata invece sull’emergenza abitativa. Per Azione Universitaria, Domiziano Salvati ha detto che sarà importante dare uno sviluppo pratico a tutte le buone idee contenute in questa legge; Forum “strumento molto importante”, a suo avviso. Matilde Santarelli di UDU, Unione studenti universitari, ha espresso apprezzamento per l’intervento del rappresentante Disco sul coinvolgimento dei giovani in dinamiche anche esterne all’università.

Tra i consiglieri, Salvatore Lapenna del Partito democratico, uno dei firmatari della proposta, ha brevemente riepilogato le motivazioni alla base della stessa, che si sintetizzano nella volontà di intervenire in più aspetti della problematiche giovanili; proposta soggetta a miglioramenti, sulla base dei feedback che la commissione riceverà, la ha definita Lapenna. Il delegato alle politiche giovanili del presidente Zingaretti,  Lorenzo Sciarretta, ha detto che con questa proposta dopo vent’anni si vuole intervenire in modo finalmente concreto nel campo delle politiche giovanili.

Nelle conclusioni, a proposito dei tempi per l’elaborazione di spunti di riflessione, cui vari partecipanti hanno fatto cenno, la presidente Mattia ha detto che ci si potrà prendere tutto il tempo che occorre e poi inviare contributi per iscritto a beneficio della commissione. Quanto al Forum, altro tema che ha sollevato dei dubbi, Mattia ha sottolineato come quello previsto dalla normativa sul Disco, a differenza di quello di cui all’articolo 19 di questo testo,  sia specifico per gli studenti. Infine, sulla dotazione finanziaria, ha ricordato agli intervenuti che, per quello che è l’iter delle proposte di legge in commissione, solo alla fine dei lavori quella potrà essere quantificata in modo preciso.

 

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio