Illustrata in decima commissione la delibera sull'abbattimento del valore degli alloggi Erp

Parere rinviato per dare tempo ai consiglieri di preparare le osservazioni.
09/01/2020 - La commissione Urbanistica, politiche abitative, rifiuti, presieduta da Marco Cacciatore (M5s), si è riunita oggi per esprimere un parere sullo schema di deliberazione di Giunta n. 96, concernente "Individuazione dei criteri e dei pesi di abbattimento del valore degli alloggi ERP in zone di pregio sulla base delle 'Direttive per l’attuazione delle procedure di alienazione degli alloggi di elevato pregio immobiliare facente parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica' approvate con DGR n. 410/2019". Dopo l’illustrazione del provvedimento da parte di Manuela Manetti, direttore regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica, i consiglieri regionali hanno deciso di rinviare il parere per approfondire alcuni punti della delibera e preparare le relative osservazioni. La data della nuova seduta sarà decisa dall’ufficio di presidenza della commissione, come ha comunicato il presidente Cacciatore accogliendo la proposta di Emiliano Minnucci. Alla seduta hanno assistito i rappresentanti dei comitati e numerosi cittadini che abitano negli alloggi Erp.

In apertura di seduta, Manuela Manetti ha spiegato che lo schema di delibera n. 96 fa seguito alla delibera di Giunta n. 410 del 2019 che, unitamente al Piano di risanamento 2019-2023 dell’Ater del comune di Roma, ha definito le direttive per l’attuazione delle procedure di alienazione degli alloggi di elevato pregio immobiliare facenti parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (Erp), disponendo non solo modalità di alienazione e soggetti legittimati all’acquisto ma anche garanzie a tutela degli inquilini assegnatari non acquirenti, modalità di determinazione del valore di vendita mediante l’utilizzo dei valori minimi dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) e modalità di individuazione e approvazione dei criteri di abbattimento, fino a un massimo del 50 per cento degli stessi. Quest’ultimo punto è proprio l’oggetto del provvedimento presentato oggi in decima commissione.
Manetti ha quindi elencato i quattro criteri scelti dalla Giunta - con relative percentuali - per l'abbattimento del valore minimo Omi di alienazione dell’alloggio, sulla base sia della normativa nazionale sia di provvedimenti analoghi emanati in altre Regioni:

a)    stato occupazionale dell’alloggio – Abbattimento del 30 per cento qualora l’assegnatario sia regolare nel pagamento dei canoni (20% nel caso di morosità superiore a tre canoni di locazione);
b)    fabbricati senza ascensori – Abbattimento del 5 per cento (esclusi i fabbricati con altezza pari o inferiore ai due piani);
c)    stato conservativo del fabbricato – Abbattimento del 10 per cento per i fabbricati con più di 25 anni (esclusi quelli oggetto di interventi di riqualificazione negli ultimi 10 anni);
d)    localizzazione dei fabbricati in contesti degradati – Abbattimento del 5 per cento per le unità con affaccio in contesti degradati, discariche, ferrovie, tangenziali, autostrade, impianti industriali.

Tutti i criteri di abbattimento del valore degli alloggi si applicano in pieno solo ai soggetti il cui reddito complessivo dell’assegnatario e del nucleo familiare, alla data di approvazione del piano di alienazione, sia inferiore al limite di decadenza di cui all’articolo 50 della legge regionale n. 27/2006 (attualmente, con adeguamento annuale Istat, è pari a poco più di 27mila euro). In caso contrario, l’abbattimento è ridotto della metà.

Nello schema di delibera si fa riferimento anche alla destinazione dei proventi derivanti dai piani di alienazione degli alloggi di pregio, che saranno utilizzati, in parte, per la programmazione e l’attuazione di interventi riferiti all’acquisto/realizzazione di nuovi alloggi Erp, alla manutenzione straordinaria e al frazionamento degli stessi e, in parte, al risanamento economico-finanziario delle Ater. Proprio su questo punto si è sviluppato un dibattito in commissione, poiché molti consiglieri hanno segnalato poca chiarezza nella disposizione, auspicando una maggiore attenzione per il reinvestimento dei proventi in attività relative all’Erp e non al risanamento delle Ater. Tra questi, Gaia Pernarella (M5s), lo stesso Cacciatore ed Eugenio Patanè (Pd) che insieme a Minnucci ha indicato anche altri punti del provvedimento che necessitano di ulteriore approfondimento, come ad esempio una definizione più chiara di “alloggio di pregio”.

Al termine della discussione, accogliendo anche una proposta di Minnucci, il presidente Cacciatore ha rinviato l’espressione del parere della commissione ad altra seduta, che sarà fissata dall’ufficio di presidenza con i vice presidenti Enrico Panunzi (Pd) e Fabrizio Ghera (FdI), presente alla seduta odierna insieme ai consiglieri Rodolfo Lena (Pd), Paolo Ciani (Centro Solidale – DemoS) e Giuseppe Simeone (FI).

Una numerosa rappresentanza di comitati civici e di inquilini degli alloggi Erp ha assistito ai lavori della commissione ed è stata poi incontrata informalmente al termine della seduta da Cacciatore e da altri consiglieri regionali. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio