La pandemia nella Asl di Viterbo, audizione in commissione speciale Covid -19

La direttrice generale, Daniela Donetti: "recuperate tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale".
01/02/2022 - Proseguono in commissione speciale emergenza Covid-19, presieduta da Paolo Ciani, le audizioni con i direttori generali delle Asl del Lazio sull’impatto della pandemia in ogni azienda sanitaria nell’erogazione delle prestazioni sanitarie e rispetto all’organizzazione dei servizi di prevenzione, diagnosi e cura.

Oggi a fare il punto sul lavoro fatto nella Asl di Viterbo la direttrice generale, Daniela Donetti.

176 i posti letto disponibili per l’emergenza pandemica su 373. Attualmente i posti letto attivi per Covid sono 126 dei quali 50 nel reparto di Malattie infettive, di cui 12 rimodulabili in posti letto di terapia sub intensiva; 10 i posti nel modulo esterno di terapia intensiva.

Cinque i drive-in per attività di testing: due a Viterbo, uno ciascuno a Civita Castellana, Tarquinia e Acquapendente, e 14 punti vaccinali.

“Solo il 3.39% dei nostri pazienti sono stati ricoverati (pari a 72 persone) per aggravamento dei sintomi”, ha spiegato la direttrice illustrando i dati delle visite domiciliari per Covid arrivate a un totale di 2.123 a fine gennaio. “Stiamo lavorando fortemente sulla deospedalizzazione, mandando a domicilio i nostri presìdi, abbiamo potenziato tutta l’attività di telemedicina sia per i pazienti Covid che non Covid”, ha spiegato Donetti in un articolato intervento in cui, dati alla mano, ha illustrato l’operato di questi ultimi due anni. “Abbiamo recuperato praticamente tutte le prestazioni (di specialistica ambulatoriale) sospese, attraverso una centrale operativa che cerca di ricollocare i pazienti all’interno delle liste. Per gli interventi stiamo recuperando, non siamo ancora arrivati ai livelli 2019”. Si tratta di una riduzione complessiva del 22% rispetto all’anno pre-Covid ma del 18% in più rispetto al 2020.

La situazione del virus in provincia di Viterbo al 31 gennaio conta oltre 41mila casi, quasi 294mila tamponi effettuati, oltre 12mila gli attualmente positivi, 513 decessi. 660.604 le somministrazioni di vaccino effettuate al 31 gennaio. Notevole l’attività di supporto alle scuole. L’ultima settimana di gennaio si è conclusa con un incremento della pressione ospedaliera, ma sostanzialmente in linea con gli indicatori nazionali e regionali.

“La variante omicron è altamente diffusiva, ma abbiamo pazienti che arrivano in ospedale perché hanno altre patologie. Si inverte la tendenza: gli utenti che si ricoverano risultano positivi al Covid ma giungono alla nostra attenzione per altri problemi di salute. Aumenta il numero degli operatori sanitari positivi, con un impatto importante sugli aspetti assistenziali. L’aspetto più critico è la stanchezza degli operatori dopo due anni di pandemia”, ha sottolineato la direttrice.

Al termine della relazione sono intervenuti il consigliere Enrico Panunzi (Pd), del collegio elettorale di Viterbo, e il presidente del gruppo consiliare Forza Italia, Giuseppe Simeone, che si sono congratulati per il lavoro svolto. “Non si è abbassata l’asticella delle prestazioni ordinarie, difficile da riscontrare nelle altre Asl”, ha detto Simeone.

Panunzi, riferendosi al Pnrr, ha sottolineato la mancanza di investimenti e di una programmazione “intelligente, in linea con i tempi e flessibile del personale. Ad oggi non ci sono fonti di finanziamento supplementari, se non straordinarie, per il personale, è importante capire come si affronta questo problema, largamente enunciato ma mai approfondito. Ci vuole un’azione precisa”. Inoltre, ha aggiunto il consigliere, “sulla flessibilità si devono basare anche le norme. La normativa va adattata alle evoluzioni in atto e arriviamo sempre tardi”.

“L’intervento della nostra sanità sul Covid ha riconciliato molti dei nostri concittadini con la sanità pubblica, un credito di cui siamo fieri, dobbiamo forse capitalizzarlo perché anche in un intervento più ordinario riusciamo ad essere all’altezza dell’intervento straordinario che siamo riusciti a mettere in campo in questi due anni. Ecco forse questa è la sfida che ci lascia questa azione così importante di questi due anni”, ha concluso il presidente Ciani chiedendo di portare il ringraziamento a tutti gli operatori viterbesi. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio