Turismo, proseguono le audizioni sulla modifica alla legge regionale di settore

Digitalizzazione di tutti i territori la necessità primaria, ma anche evitare la contrattualizzazione selvaggia e rivedere le competenze istituzionali degli enti locali.
Un piccolo comune del Lazio. 09/03/2021 - Terza audizione sulle modifiche alla legge di organizzazione del sistema turistico laziale, di iniziativa della Giunta regionale, in V commissione regionale, presieduta da Pasquale Ciacciarelli.

Invitati oggi le organizzazioni sindacali, l’Anci, Federlazio, l’Ebtl-Ente Bilaterale Turismo del Lazio e il Convention Bureau, quest’ultimo evocato nella precedente audizione dagli operatori turistici per essere formalmente inserito nella proposta.

Una volontà, quella di essere integrati all’interno della legge, confermata da Marco Misischia, consigliere del Convention bureau Roma e Lazio, ente attivo dal 2017 e costituito da 140 imprese, per il quale è indispensabile che la Regione Lazio lo supporti come sede di congressi nazionali ed internazionali. “Un mercato medio-alto spendente, quello congressuale, che costituisce una grandissima risorsa”.

Oltre alla valorizzazione dell’Osservatorio del turismo, necessità già pure registrata nella precedente audizione, la richiesta arrivata da più parti oggi è quella della digitalizzazione (sul tema, si veda l’audizione di ieri in VI commissione Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti con gli operatori di telecomunicazioni che hanno tracciato un quadro di pieno sviluppo delle reti che entro il 2022 connetteranno con varie tecnologie fino ad ogni più remoto angolo della regione). 

“I territori marginali hanno una digitalizzazione molto limitata”, ha ricordato Luisa Piacentini in rappresentanza dei 378 comuni riuniti in Anci Lazio. “Poiché è diffusa sempre più l’abitudine di bypassare le agenzie turistiche e gli operatori turistici, è fondamentale un sistema di digitalizzazione che consenta a tutti, fruitori e operatori dell’offerta turistica, di potersi connettere”. “La pandemia ha accelerato la necessità di digitalizzazione di tutte le province e i borghi”, ha detto anche Roberto Di Francesco della UIL, per il quale lo spostamento dal centro alla periferie e soprattutto verso una serie di paesi all’interno della regione è un fenomeno che si ridimensionerà ma rimarrà presente così come lo smart working.

Altro tema emerso quello dei contratti, punto nodale per Roberta Valenti sempre della UIL: “il fenomeno più impattante è quello delle “terzializzazioni” e esternalizzazioni delle attività, fenomeno diffuso e trasversale”. Occorre quindi circoscrivere la contrattazione dentro i contratti collettivi nazionali più rappresentativi applicati, per evitare che la contrattualizzazione selvaggia prenda il sopravvento, “quello che vogliamo contenere”, ha detto la rappresentante sindacale.

Al proposito la vice presidente Marta Leonori (Pd) ha ricordato l’inserimento nella legge regionale sul commercio di un intero articolo sul rispetto dei contratti di lavoro, arricchito anche con il tema delle pari opportunità. Nel caso del turismo, “parliamo di settori molto diversi fra loro, la ricettività alberghiera, extralberghiera, le agenzie di viaggio e altre professioni, ma sicuramente una delle nostre priorità è il rispetto dei contratti e dei lavoratori”, ha assicurato. Anche la consigliera Gaia Pernarella (M5s) è intervenuta sull’argomento ricordando le diverse interrogazioni presentate. “Questa è una legge ambiziosa che cerca di risolvere numerosi problemi”, ha detto, auspicando di riuscire a risolvere il tema dei contratti con questa norma.

Le competenze istituzionali sono un altro punto sollevato nel corso dell’incontro da parte dell’Anci. Per Piacentini, “è fondamentale il coinvolgimento dei comuni in un percorso di promozione dei territori, dell’opportunità di essere attori e protagonisti di un percorso di promozione delle nostre comunità e delle nostre ricchezze”, nonché “la prescrizione di un accordo obbligatorio delle pro loco con i comuni”. “C’è molto lavoro da fare per riordinare la situazione”, ha detto Leonori ricordando una prossima audizione anche con le rappresentanze delle Pro loco.

Per Pernarella, “quello che sarà il ruolo dei comuni è sicuramente un tema centrale nella nuova legge. Le province avevano un ruolo di coordinamento importante, e questo ruolo è andato scomparendo senza essere stato mai sostituito”, ha detto la consigliera pentastellata confermando la volontà politica di rivedere anche le competenze assegnate dalla Regione in seguito alla modifica del Titolo V della Costituzione.

Che la Regione prenda atto dell’unicità di Ebtl-Ente Bilaterale Turismo del Lazio, organismo paritetico costituito dalle associazioni datoriali di comparto aderenti a Confcommercio, Confesercenti e Confindustria, nonché dalle Organizzazioni Sindacali di categoria Cgil, Cisl e Uil, che, in quanto service di tutte le parti sociali, Cristina Solano può divenire “in maniera strutturale l’ente attuatore di politiche attive sul territorio dalla formazione al lavoro, al welfare”.

Infine, per Clara Fraticelli di Federlazio, è “importantissima la fase di ascolto ma rispetto a una legge così articolata è importante anche la fase successiva del regolamento di attuazione”.

“E’ importante ascoltare il punto di vista di coloro che ogni giorno si confrontano con i problemi”, ha ribadito il presidente Cicciarelli che ha auspicato di poter inviare presto il testo in Aula dove possa essere accolto da tutto il Consiglio. “Puntiamo ad avere una legge che non risponda soltanto alla pandemia ma ci aiuti a rilanciare la regione”, ha concluso Leodori.

All’audizione erano presenti anche i consiglieri Francesca De Vito (M5s), Marietta Tidei (Gruppo misto), Orlando Tripodi (Lega) e Roberto Ottaviani, Direttore dell'Agenzia Regionale del Turismo. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio